Concetti Chiave
- La rivoluzione russa si sviluppò in un contesto economico-corporativo, non ancora caratterizzato dall'influenza della società civile e degli intellettuali.
- Secondo Gramsci, lo stato è una combinazione di società politica e società civile, con l'egemonia come elemento centrale, contrariamente alla visione hobbesiana dello stato come sovrano.
- Gramsci considera il comunismo come una società regolata, in cui il compito coercitivo della società civile si esaurisce, avvicinandosi all'ideale liberale di riduzione dello stato.
- Lenin criticava l'idea di una democrazia pura, vedendola come un'espressione del dominio di classe, e affermava che la democrazia dei soviet non rappresentava un'evoluzione di quella borghese.
- Gramsci sosteneva che la rivoluzione bolscevica non poteva essere un modello per l'Europa, dove le società civili erano più sviluppate e gli intellettuali avevano un ruolo cruciale.
Indice
La rivoluzione russa e Gramsci
La rivoluzione in Russia è nata da una guerra di movimento (ad una sede del potere), in una fase economico-corporativa dove ancora non è dispiegato il terreno della società civile, dell’egemonia e quindi degli intellettuali. Per Gramsci lo stato non è il sovrano (no linea hobbesiana), ma è egemonia corazzata di coercizione (teoria Hegel della società civile).
Per lui lo stato è società politica più società civile ed è quest’ultima l’aspetto di Hegel che gli interessa. La filosofia del diritto, secondo Gramsci, fornisce inconsapevolmente una dialettica tra società civile e stato senza rendersi conto che la società civile, dal punto di vista di Gramsci, è già lo stato. Il comunismo per Gramsci è la società regolata, il progressivo esaurire del compito coercitivo della società civile; il comunismo realizza l’ideale di fondo del pensiero liberale, la riduzione dello stato al minimo. La rivoluzione riproduce questo movimento storico. Il comunismo è l’egemonia senza l’elemento politico. Il merito dii Hegel è quello di aver smesso di pensare attraverso le caste, in tal senso sembrerebbe pensatore marxista (teoria sul rapporto tra Gramsci ed Hegel elaborata da Bobbio). L’egemonia era stata che menzionata da Gioberti per indicare la funzione del Piemonte Sabaudo nel processo risorgimentale. Era anche comparsa nell'introduzione al primo volume delle opere di Zinov’ev, di cui Gramsci si serve per una breve biografia d Lenin.Il concetto di società civile
La società civile è una struttura autonoma collocata tra la struttura economica e lo stato politico. Lenin in “democrazia borghese e democrazia proletaria” aveva attaccato Kautsky (contrario al radicalismo di Luxemburg, si oppose alla rivoluzione bolscevica) poiché credeva in una democrazia pura, in una società divisa in classi necessaria per l’uguaglianza democratica; Lenin diceva che tutto ciò era espressione di un dominio di classe; per Lenin la stessa democrazia dei soviet non era un perfezionamento di quella borghese, né una maggiore democrazia. Per Lenin tra lo stato e le classi non c’è nulla di intermedio, vi sono solo due classi che lontano per il potere.
Rivoluzione russa e teoria europea
Per quanto riguarda la Rivoluzione russa del 17, Gramsci dice che non poteva essere un modello per l’Europa (Berlinguer>l’Europa doveva trovare una propria teoria rivoluzionaria). Nelle società europee, a differenza della Russia, vi era una società civile e dunque ci potevano essere degli intellettuali che ricoprissero il ruolo assegnato loro da Gramsci. Lenin aveva compreso questo è lo fece emergere nel 4° congresso seguendo la teoria della traducibilità (impossibilità di tradurre il concetto di soviet). Le superstrutture europee erano più sviluppate: inoltre Gramsci parla del Cesarino e dei suoi due sbocchi:
• Reazionario regressivo (fascista)
• Progressivo (sovietico) che non aderisce al Marxismi o ma che tende comunque a favorire la classe.
Gramsci ritiene che quella bolscevica sia una rivoluzione contro il capitale di Marx (la rivoluzione contro il capitale del 17)
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Gramsci dello stato e della società civile?
- Come Gramsci interpreta il comunismo in relazione allo stato?
- Qual è la critica di Lenin alla democrazia borghese secondo il testo?
- Perché Gramsci ritiene che la Rivoluzione russa non possa essere un modello per l'Europa?
Gramsci vede lo stato come un'egemonia corazzata di coercizione, combinando società politica e società civile, quest'ultima essendo l'aspetto che lo interessa di più.
Per Gramsci, il comunismo è una società regolata che riduce il compito coercitivo della società civile, realizzando l'ideale liberale di uno stato minimo.
Lenin critica la democrazia borghese come espressione di dominio di classe, sostenendo che non esiste una democrazia pura in una società divisa in classi.
Gramsci crede che l'Europa, a differenza della Russia, abbia una società civile sviluppata e intellettuali che possono svolgere un ruolo rivoluzionario, richiedendo una teoria rivoluzionaria propria.