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Concetti Chiave

  • Il carcere è un istituto per il confinamento di persone condannate per crimini, evolutosi dal XVIII secolo come principale metodo di punizione.
  • Lo sviluppo del sistema carcerario in Europa ha portato alla creazione di istituzioni per la riabilitazione, nonostante le pessime condizioni igienico-sanitarie iniziali.
  • In Italia, il sistema penitenziario è stato riformato con il Codice Zanardelli nel 1889, introducendo cambiamenti significativi come l'abolizione della pena di morte.
  • I sistemi carcerari globali variano, con carceri di massima sicurezza per criminali gravi e istituzioni municipali per reati minori, adattando l'incarcerazione alle tipologie di detenuti.
  • La reclusione serve a dissuadere dalla recidiva e a proteggere il pubblico, con una crescente attenzione alla riabilitazione e al lavoro a sostegno dello Stato in alcuni paesi.

In questo appunto viene descritto il carcere. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni relativi a che cosa sia un carcere, lo sviluppo del sistema carcerario, il carcere in Italia, i tipi di carceri e qual è il fine della reclusione.

Indice

  1. Evoluzione storica delle carceri
  2. Condizioni e riforme carcerarie
  3. Carceri nel Regno d'Italia
  4. Tipologie di istituzioni carcerarie
  5. Profilo dei detenuti e sicurezza
  6. Scopi della reclusione

Evoluzione storica delle carceri

Quando si parla di carcere si intende un istituto per il confinamento di persone, chiamate detenuti, che sono state private della libertà a causa di un crimine commesso e di conseguenza gli è stata assegnata una condanna.

Infatti se una persona è stata giudicata colpevole di un determinato crimine o addirittura di un delitto, deve scontare una pena carceraria. Intorno alla fine del XVIII secolo, le carceri erano utilizzate soprattutto per il confinamento di debitori, ma anche di persone accusate di crimini in attesa di processo e detenuti in attesa delle loro sentenze. Evoluzione e impatto del sistema carcerario nel mondo moderno articoloInvece se fossero stati commessi reati minori, sarebbe stato molto raro che venisse stabilita una pena detentiva. Successivamente, quando l'uso della pena capitale iniziò a diminuire, la prigione fu sempre più utilizzata dai tribunali come luogo di punizione, divenendo il mezzo principale per punire chi aveva trasgredito. Poco dopo l'uso della carcerazione si è diffusa in varie parti del mondo.

Condizioni e riforme carcerarie

Durante il XVI secolo, in Europa furono istituite alcune case con lo scopo di riabilitare minorenni e vagabondi. In questi luoghi veniva adoperata una rigorosa disciplina e un duro lavoro. Con il passare degli anni, la reclusione è stata accettata come un metodo adatto per dare una punizione ai criminali che venivano condannati, però le scarse condizioni igienico-sanitarie all’interno di queste Istituzioni iniziarono a causare malattie che si sono diffuse a macchia d’olio tra i prigionieri. Infatti, iniziarono a scoppiare focolai di tifo epidemico, conosciuto anche come “febbre carceraria”, che colpiva i detenuti, ma anche chi stava a contatto con loro come giudici e avvocati coinvolti nei processi. Successivamente il carcere moderno si è sviluppato intorno alla fine del XVIII secolo come reazione alle condizioni delle carceri locali dell'epoca.

Carceri nel Regno d'Italia

Quando venne proclamata la formazione del Regno d’Italia, si ebbe un cambiamento riguardo l’ordinamento penitenziario che venne riformato dopo il 1889, quando venne pubblicato il Codice Zanardelli, momento in cui il Codice penale venne sostituito e venne esteso a tutte le provincie presenti in Italia, tranne in Toscana. Con la creazione della Repubblica e la stesura della Costituzione, venne abolita la pena di morte per tutti i reati però poteva essere applicata a determinati reati fino al 1994.

Tipologie di istituzioni carcerarie

I detenuti vengono suddivisi tra vari tipi di Istituzioni. La maggior parte dei Paesi gestisce sistemi carcerari nazionali. Per esempio, negli Stati Uniti i criminali condannati per reati sono detenuti in istituti che presentano vari livelli di sicurezza.

Profilo dei detenuti e sicurezza

La maggior parte dei prigionieri è detenuta in Istituzioni statali, alcune delle quali accolgono diverse migliaia di detenuti in strutture di massima sicurezza. Invece i prigionieri che sono stati accusati di reati minori oppure che stanno scontando condanne di breve durata vengono detenuti all’interno di carceri municipali. In Paesi che presentano un sistema di governo federale come Brasile, Germania e India, le carceri sono amministrate dai singoli Stati e non dal governo nazionale come in altri casi.

La maggior parte dei prigionieri in tutto il mondo sono soprattutto maschi adulti. Tra questi, solamente una piccola parte ha commesso reati di una certa gravità. Per tale motivo è responsabilità dei sistemi carcerari e dei carceri proteggere il pubblico da tali detenuti che potrebbero ricommettere reati simili. Tra gli altri prigionieri ci sono criminali che commettono furti costantemente, i quali vengono catturati e condannati ad un periodo di reclusione. Sono comuni anche tra i detenuti persone ai margini della società che commettono reati meno gravi; tra questi possono esserci tossicodipendenti oppure alcolisti, possono avere disturbi mentali. La maggior parte dei sistemi carcerari ha diversi tipi di prigioni per contenere questi diversi gruppi di persone. Per i criminali più gravi, ci sono carceri di massima sicurezza, dove il movimento di ogni detenuto è fortemente controllato in modo che abbiano poche possibilità di fuga, mentre chi commette dei crimini minori ha la possibilità di avere qualche “libertà” in più all’interno del carcere.

Scopi della reclusione

Sono svariati i motivi per cui si fa uso della reclusione: uno di questi mira a dissuadere coloro che altrimenti potrebbero commettere altri crimini e per rendere meno probabile che coloro che scontano una pena detentiva commettano reati dopo il loro rilascio. Inoltre, in alcuni casi, è necessario proteggere il pubblico da coloro che commettono reati, soprattutto da coloro che lo fanno con insistenza. Proprio per l’aiuto che spesso si cerca di dare a persone che hanno commesso dei crimini, alcuni sistemi carcerari nelle carceri possono essere chiamati istituti di correzione. Questa sorta di detenzione viene applicata soprattutto ai Paesi dell'Europa e del Nord America. La detenzione in Cina è stata storicamente utilizzata come mezzo per riformare le menti dei criminali e obbligava i prigionieri a lavorare a sostegno dello Stato. In un modo simile, la carcerazione in Unione Sovietica divenne un metodo per costringere i nemici dello stato a lavorare per suo conto.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il carcere e qual è la sua funzione principale?
  2. Il carcere è un istituto per il confinamento di persone private della libertà a causa di un crimine commesso. La sua funzione principale è punire chi ha trasgredito, diventando il mezzo principale per la punizione dopo la diminuzione dell'uso della pena capitale.

  3. Come si è sviluppato il sistema carcerario nel tempo?
  4. Il sistema carcerario si è sviluppato a partire dal XVI secolo con case per riabilitare minorenni e vagabondi, evolvendosi nel XVIII secolo in risposta alle condizioni delle carceri locali, con un'attenzione crescente alla disciplina e al lavoro.

  5. Quali sono stati i cambiamenti significativi nella storia del carcere in Italia?
  6. In Italia, un cambiamento significativo è avvenuto con la proclamazione del Regno d’Italia e la riforma dell'ordinamento penitenziario nel 1889 con il Codice Zanardelli. La pena di morte è stata abolita con la creazione della Repubblica e la stesura della Costituzione.

  7. Quali tipi di carceri esistono e come vengono suddivisi i detenuti?
  8. Esistono vari tipi di carceri, suddivisi per livelli di sicurezza. I detenuti sono assegnati in base alla gravità del crimine, con carceri di massima sicurezza per i criminali più gravi e carceri municipali per reati minori o condanne brevi.

  9. Quali sono i fini della reclusione?
  10. I fini della reclusione includono la dissuasione dal commettere crimini, la protezione del pubblico, e la riabilitazione dei detenuti. In alcuni sistemi, le carceri sono chiamate istituti di correzione, con un focus sulla riforma e il lavoro dei prigionieri.

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