Concetti Chiave
- Il Biennio Rosso fu un periodo di intense mobilitazioni sociali e occupazioni post-Prima Guerra Mondiale, con agitazioni contadine e operaie.
- Nei paesi con istituzioni democratiche stabili, come la Gran Bretagna, le proteste furono gestite all'interno delle strutture politiche esistenti.
- In Francia, le agitazioni sindacali portarono alla nascita del partito comunista, ma il paese mantenne una certa stabilità grazie alla politica estera.
- Negli USA, la paura del bolscevismo creò fazioni conservatrici e portò a politiche di repressione e restrizioni migratorie.
- In Italia, il sistema politico liberale fu messo alla prova, con Mussolini che cercava di guadagnare potere attraverso un approccio paternalistico.
Il biennio rosso e le sue conseguenze
“Biennio Rosso” è la locuzione con cui alcuni storici chiamano il periodo della storia europea immediatamente successivo alla prima guerra mondiale in cui si verificarono mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche con in alcuni casi tentativi di autogestione. Le agitazioni si estesero anche alle zone rurali e furono accompagnate da scioperi, picchettaggi e violenti scontri.
Il biennio 1919-20, infatti, è quello dove maggiormente si avverte la crisi e si assiste alla massima mobilitazione sociale e delle istituzioni liberali. Negli stati con istituzioni democratiche più solide gli effetti della crisi furono incanalati nell’istituzione rappresentativa, invece negli stati più deboli (come l’Italia) il sistema politico liberale non resse e presero posizione i metodi reazionari e autoritari:
Gran Bretagna = l’economia è in crisi ed è stata soppiantata dall’egemonia USA; inoltre, dal punto di vista delle risorse, l’avvento dell’energia elettrica e del petrolio, sminuiscono il carbone. Ci sono 2000 000 di disoccupati. L’impero coloniale scricchiola e l’Irlanda ottiene l’indipendenza nel 1927. Le proteste degli operai culminarono nel 1926. Il partito laburista riesce a incanalare nella legalità le agitazioni operaie, quindi si continuerà nella tradizionale politica bipolarista. La strategia politica reggerà la situazione del paese.
Francia = ci sono grandi agitazioni di movimenti sindacali. Nel 1920 nasce il partito comunista al congresso socialista, che aderirà poi alla terza internazionale di Lenin, tuttavia persiste una certa instabilità politica. La forza del paese rimane nella solidarietà della politica estera.
USA = Gli americani arricchiti con la guerra sono intimoriti dalla paura del “bolscevismo” che crea fazioni conservatrici. Sono bloccate le emigrazioni e ci sono repressioni politico-religiose. Nel 1929 il presidente alla guida del paese è Herbert Clark Hoover.
Italia = è vitale il principio paternalistico. Benito Mussolini pensa di guadagnare il consenso e il potere politico adeguandosi al pensiero liberale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali manifestazioni sociali durante il Biennio Rosso?
- Come reagirono i diversi paesi europei alla crisi post-bellica?
- Quali furono le conseguenze economiche e politiche in Gran Bretagna dopo la prima guerra mondiale?
Durante il Biennio Rosso si verificarono mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche, e in alcuni casi tentativi di autogestione.
Nei paesi con istituzioni democratiche solide, come la Gran Bretagna, le agitazioni furono incanalate nella legalità, mentre in paesi con istituzioni più deboli, come l'Italia, prevalsero metodi reazionari e autoritari.
L'economia britannica era in crisi, soppiantata dall'egemonia USA, con 2 milioni di disoccupati. L'impero coloniale scricchiolava e l'Irlanda ottenne l'indipendenza nel 1927. Le proteste operaie culminarono nel 1926, ma furono incanalate nella legalità dal partito laburista.