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Concetti Chiave

  • Le Corbusier, nato in Svizzera nel 1887, è stato un architetto di rilievo del Novecento, influente nel panorama artistico e teorico europeo attraverso opere e pubblicazioni come "Esprit Nouveau".
  • Ha sviluppato l'estetica purista con progetti come il "maison domino" e "maison citrohan", focalizzati su alloggi standardizzati, funzionali ed economici, con un'estetica di purezza dei volumi.
  • Le Corbusier ha definito cinque principi architettonici per le ville: pilotis, facciata libera, pianta libera, tetto-giardino e finestra a nastro, esemplificati nella Villa Savoye.
  • Nel periodo post-bellico, ha esplorato l'estetica brutalista, utilizzando materiali grezzi e tecniche innovative, visibili nella Unitè d'habitation di Marsiglia, caratterizzata da cemento a vista e frangisole.
  • Ha concepito un modello di città moderna incentrato su luce, aria, spazi verdi e mobilità, rifiutando la struttura medievale e proponendo una disposizione organizzata e funzionale.
In questo appunto di storia dell’arte e dell’architettura si approfondisce l’opera di Le Corbusier, architetto svizzero tra i più importanti di inizio Novecento.
Storia dell’architettura: Le Corbusier articolo

Indice

  1. L'estetica purista: l’alloggio tipo
  2. Le Corbusier: biografia
  3. Le ville e i 5 principi base
  4. L’estetica brutalista

Le Corbusier: biografia

Charles-Edouard Jeanneret

, detto Le Corbusier, nasce in Svizzera nel 1887 e dopo essersi formato presso la locale Scuola di arti applicate, decide di approfondire ulteriormente la propria cultura viaggiando in Europa e in Medio Oriente e stabilendosi infine a Parigi.

Qui si dedica alla pittura ed entra in contatto con numerosi artisti e intellettuali. Fino ad aprire uno studio di architettura proprio assieme al cugino e a fondare la rivista "Esprit Nouveau”, che ben presto diventa il principale strumento di diffusione delle sue idee artistiche e della sua ricchissima attività teorica. Le Corbusier si inserisce tra le figure più importanti dell’architettura contemporanea, insieme a Ludwig Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright, Walter Gropius e Alvar Aalto e le sue opere sono inserite tra i siti patrimonio UNESCO poiché ritenute “una testimonianza dell'invenzione di un nuovo linguaggio architettonico che segna una rottura con il passato”.
Per ulteriori approfondimenti su Le Corbusier vedi qui

L'estetica purista: l’alloggio tipo

Egli elabora un alloggio-tipo piccolo, funzionale, economico e salubre ideando:

  • Il modello maison domino che prevede una cellula abitativa standardizzata in cemento armato a due piani e corpo scala laterale;
  • Il modello maison citrohan, più complesso del precedente, che viene concepito sulla base di uno schema razionale uguale per tutti che utilizza elementi standardizzati e riproducibili in serie con camere e servizi basate su due livelli che pur essendo basata sulla funzionalità e praticità d’uso e presenta anche una specifica estetica basata sulla purezza dei volumi;
  • Il modello immeuble-villa che realizza un’unità immobiliare di grandi dimensioni costituita dall’accostamento di più alloggi improntati al modello precedente ed arricchiti i più spazi verdi;
  • Il modello ville radieuse che nasce a seguito del confronto con i modelli dei quartieri operai di altri architetti del tempo e presenta un notevole ridimensionamento degli spazi: le camere diventano simili a scompartimenti ferroviari, gli elementi divisori diventano pannelli di minimo spessore e lo spazio viene ottimizzato attraverso l’utilizzo di arredi mobili.

Inoltre realizza il progetto della metropoli. Ritenendo che la città medioevale basata sulla “strada corridoio” non sia in grado di soddisfare le esigenze dell’uomo moderno egli realizza un modello di città basato sui nuovi bisogni dell’uomo - ossia luce, aria, spazi verdi, mobilità veloce e la suddivisione in aree distinte - efficacemente collegate fra loro - delle varie attività urbane; giunge così a progettare una metropoli ottenuta moltiplicando i vari alloggi-tipo lungo isolati rettangolari organizzati a verde secondo un’innovativa disposizione a greca.
Per ulteriori approfondimenti sull’architettura vedi qui

Le ville e i 5 principi base

L’idea di un’abitazione come oggetto d’uso standardizzato finisce per essere applicato solamente nei suoi progetti di case collettive mentre nella realizzazione di ville private tale principio viene invece sostituito dalla concezione dell’architettura fatta di volumi, forme e linee pure e sull’idea di un’abitazione più da ammirare che da utilizzare. In esse egli applica i cinque punti più significativi della sua concezione architettonica ossia i pilotis, la facciata libera, la pianta libera, il tetto-giardino e la finestra a nastro i quali vengono ben rappresentati in quella che poi diventerà il prototipo di tali enunciati ossia: Maison Dominò, realizzata durante l’esperimento urbanistico del quartiere Weissenhof al quale parteciparono numerosi grandi esponenti del tempo e durante il quale a ciascuno di essi venne chiesto di progettare - a partire da lotti eterogenei loro assegnati - un edificio che rispecchiasse il movimento moderno. Villa Savoye si presenta come un nitido prisma bianco con quattro facciate quasi identiche e sopraelevato rispetto al giardino, grazie a una maglia quadrata costituita da numerosi pilotis (rispettando quindi uno dei 5 punti per un’architettura nuova ossia i pilotis); l’asse di simmetria viene sottolineato dapprima dal corpo che ospita il garage e in seguito da un’imponente rampa di scala, che assieme alla scala a chiocciola sottolineano il valore scultoreo attribuito ai volumi e soprattutto la concezione della villa come oggetto da ammirare più che da vivere. L’appartamento padronale posto al piano di sopra presenta pareti con una struttura del tutto autonoma rispetto a quella degli altri piani (rispettando quindi uno dei 5 punti per un’architettura nuova ossia la pianta libera) e si affaccia grazie a una lunga vetrata a nastro, che permette inoltre un’illuminazione ottimale ulteriormente migliorata grazie all’uso di punti di setti che non arrivano al soffitto (rispettando quindi uno dei 5 punti per un’architettura nuova ossia le finestre a nastro), su di un terrazzo-giardino.
Per ulteriori approfondimenti su Le Corbusier
Storia dell’architettura: Le Corbusier articolo

L’estetica brutalista

Nel secondo dopoguerra Le Corbusier sviluppa un nuovo interesse per materiali, tecniche tradizionali e forme non più strettamente razionali ma al contrario bizzarre e inusuali, assenti invece nell’estetica purista, introducendo così nei propri progetti muri in pietra a vista, volte in mattoni sottili, pannelli lignei, strutture in cemento armato non rivestite, materiali dalla consistenza materica accentuata; nonostante l’abbandono dell’estetica rigorosa egli ricerca comunque delle basi scientifiche per la propria progettazione individuando un sistema di misure standardizzate basate sulle proporzioni di un modello ideale di corpo umano. Unitè d'habitation di Marsiglia è un imponente edificio in cemento armato non rivestito sostenuto da massicci piloni, anch’essi in cemento armato, che include più di 300 appartamenti a due piani, un ampio corridoio interno e servizi comuni sia interni sia dislocati sul terrazzo posto sulla sommità della struttura. Di particolare importanza sono i camini-scultura e i frangisole in facciata in cemento grezzo in quanto contribuirono a diffondere l’estetica brutalista.
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Domande da interrogazione

  1. Chi era Le Corbusier e quale fu il suo contributo all'architettura moderna?
  2. Le Corbusier, nato Charles-Edouard Jeanneret in Svizzera nel 1887, è stato uno degli architetti più influenti del Novecento. Ha contribuito a creare un nuovo linguaggio architettonico, rompendo con il passato, e le sue opere sono riconosciute come patrimonio UNESCO.

  3. Quali sono i modelli di alloggio-tipo sviluppati da Le Corbusier?
  4. Le Corbusier ha sviluppato diversi modelli di alloggio-tipo, tra cui la maison domino, la maison citrohan, l'immeuble-villa e la ville radieuse, tutti caratterizzati da funzionalità, economicità e un'estetica basata sulla purezza dei volumi.

  5. Quali sono i cinque principi base dell'architettura di Le Corbusier?
  6. I cinque principi base dell'architettura di Le Corbusier sono i pilotis, la facciata libera, la pianta libera, il tetto-giardino e la finestra a nastro, applicati in progetti come la Villa Savoye.

  7. Come si evolve l'estetica di Le Corbusier nel dopoguerra?
  8. Nel dopoguerra, Le Corbusier sviluppa un'estetica brutalista, caratterizzata dall'uso di materiali grezzi come il cemento armato non rivestito e forme bizzarre, come visto nell'Unitè d'habitation di Marsiglia.

  9. Qual è l'importanza dell'Unitè d'habitation di Marsiglia nell'estetica brutalista?
  10. L'Unitè d'habitation di Marsiglia è un esempio chiave dell'estetica brutalista di Le Corbusier, con il suo uso di cemento armato non rivestito, camini-scultura e frangisole, influenzando l'architettura successiva.

Domande e risposte