Concetti Chiave
- Il tardo gotico si diffonde tra il 1370 e il XV secolo in Europa, caratterizzando le corti rinascimentali e influenzando artisti come Pisanello e Gentile.
- Esalta la ricchezza attraverso un'architettura decorativa e l'uso di materiali preziosi, con stili noti come gotico internazionale, fiorito e fiammeggiante.
- Il Duomo di Milano, iniziato nel 1386, rappresenta un esempio iconico di architettura gotica con la sua struttura in marmo di Candoglia e elementi verticali tipici.
- Giotto, pittore fiorentino, rinnova la pittura gotica introducendo realismo e superando la rigidità stilistica, rendendo il gotico accessibile a un pubblico più ampio.
- Tra le opere di Giotto, il Crocifisso di Santa Maria Novella e gli affreschi della Cappella degli Scrovegni mostrano innovazioni come la prospettiva e il realismo emotivo.

Indice
Introduzione allo stile tardo gotico: che cos'è e quando si diffonde
Il tardo gotico è una fase della storia dell'arte europea che coincide con la fine dell'arte gotica e che si può collocare tra il 1370 circa e buona parte del XV secolo, anche se in alcune zone rimase fino al XVI secolo. Si tratta di uno dei linguaggi figurativi fondamentali, assieme al Rinascimento fiorentino e fiammingo, che caratterizzarono il Quattrocento. Fu un fenomeno legato soprattutto alle corti rinascimentali ed ebbe una diffusione piuttosto uniforme in tutta l'Europa, favorita dai frequenti scambi di oggetti d'arte e di artisti stessi, soprattutto tra i centri dell'Italia settentrionale, della Francia e della Germania, irradiandosi poi in gran parte del resto del continente.
Tra i più noti artisti dell'epoca tardo gotica ci furono Pisanello e Gentile in Italia, Claus Sluter e i fratelli Limbourg in Francia, Stephan Lochner in Germania, e altri.
Il tardo gotico come celebrazione della ricchezza e le sue caratteristiche
Il tardo gotico è espressione della corte signorile, ovvero il linguaggio per celebrarne la ricchezza, diffusa in diversi aspetti:
- a livello architettonico, con un’architettura ricca di decorazioni;
- a livello di arte non monumentale, con una ricca produzione di oggetti raffinati destinati ai signori della corte (oreficeria, manoscritti, arazzi, ecc.);
- a livello di materiali, con un ampio uso dell’oro e di pietre preziose, come il lapislazzulo.
Oltre a "tardo gotico", questo periodo è noto anche con termini diversi che ne evidenziano alcune caratteristiche:
- Gotico internazionale: mette in evidenza la diffusione che ebbe questo stile in molti Paesi europei.
- Gotico fiorito: si riferisce all'amore per la raffinatezza decorativa e per il lusso che contraddistingue questo periodo.
- Gotico cortese: evidenzia la diffusione di questo stile all'interno di un ambiente sociale aristocratico, che poi fu quello che ne decretò il successo.
- Gotico fiammeggiante: evidenzia l'andamento sinuoso delle linee architettoniche.
- Stile dolce: mette in risalto l'amore per la pittura delicata e raffinata, con stesura modulata e sfumature morbide.
Edificio simbolo dell’architettura gotica è il Duomo di Milano.
Per ulteriori approfondimenti sul gotico cortese e internazionale vedi qui
Il Duomo di Milano: l'architettura gotica per eccellenza
Realizzato tra il 1386 e il 1965, il Duomo di Milano è uno dei maggiori esempi di architettura gotica. Voluto da Giangaleazzo Visconti, signore di Milano, con l’appoggio dell’arcivescovo Antonio da Saluzzo, l'obiettivo era celebrare l'espansione territoriale dei Visconti.
Il Dumo è realizzato in marmo di Candoglia, vicino al Lago Maggiore, e ha una pianta longitudinale a croce latina immissa: il transetto taglia il braccio longitudinale in maniera ortogonale ai due terzi della sua lunghezza; sono presenti 5 navate nel corpo longitudinale e 3 nel corpo trasversale; è caratterizzata da un ampio transetto, un profondo coro con deambulatorio e due sacrestie, elementi altamente gotici. All’interno si possono notare due tra le principali caratteristiche dell'arte gotica: grandi finestre decorate da cui penetra la luce e il verticalismo, grazie alla presenza di pilastri a fascio con capitelli a nicchia ricchi di decorazioni, sui quali si impostano le volte a crociera di andamento ogivale.
Per ulteriori approfondimenti sul Duomo di Milano vedi qui
Giotto: rinnovatore della pittura italiana e dello stile gotico
Pittore e architetto italiano, Giotto nasce a Firenze nel 1267 e qui diventa il pittore di riferimento della classe mercantile. Giotto rinnova il modo di dipingere grazie al realismo proposto, oltre a cambiare il linguaggio, superare la rigidità, i simboli e il frontalismo.
Allievo di Cimabue, Giotto riesce a trasformare il gotico da un linguaggio per pochi a un linguaggio per molti.
I primi lavori attribuiti a Giotto si possono collocare fra il 1290 e il 1292, quando Giotto all’epoca avrebbe dovuto avere tra i 23 e i 26 anni. L’esordio di Giotto rimane comunque avvolto nel mistero.
Tra le prime opere Il Crocifisso di Santa Maria Novella, croce sagomata conservata nella navata centrale della basilica e databile intorno al 1290-295. La croce rappresenta Cristo in croce sofferente. Il realismo qui è evidente dalla testa che crolla in avanti, gli occhi chiusi, il ventre rigonfio e le gambe che sporgono: è l’immagine di un corpo morto che tende a cadere.
Quando Giotto si trova ad Assisi, si occupa di affrescare la Basilica di San Francesco raffigurando Le storie di San Francesco, ciclo pittorico che interessa la parte inferiore dell'unica navata della basilica. Compaiono i cieli e gli sfondi architettonici resi in maniera credibile; troviamo la prospettiva obliqua che si basa sull’osservazione e non su calcoli geometrici; c’è una resa dei volumi, delle solidità e delle emozioni.
Tra il 303 e il 1305 Giotto affresca la Cappella degli Scrovegni a Padova. La facciata è a capanna ed è presente una trifora centrale; all’interno è decorata da volti a botte azzurre con stelline divise in due parti. Tutte le pareti sono affrescate e le storie sono dipinte dall’alto verso il basso.
Dopo essere stato ad Assisi, Giotto torna a Firenze e qui, intorno al 1310, realizza la Maestà di Ognissanti. Si tratta di un'opera su tavola di legno che rappresenta il tema della Maestà in un tradizionale sfondo oro. Novità significative invece sono le massicce figure della Madonna e di Gesù Bambino, alludendo alla prospettiva gerarchica e alla tridimensionalità dell’immagine.
Per ulteriori approfondimenti su Giotto vedi qui
Domande da interrogazione
- Qual è il periodo di diffusione del tardo gotico?
- Quali sono le caratteristiche principali del tardo gotico?
- Perché il Duomo di Milano è considerato un simbolo dell'architettura gotica?
- In che modo Giotto ha rinnovato la pittura italiana e lo stile gotico?
- Quali sono alcune delle opere principali di Giotto e le loro caratteristiche?
Il tardo gotico si diffonde tra il 1370 circa e buona parte del XV secolo, rimanendo in alcune zone fino al XVI secolo.
Il tardo gotico è caratterizzato da un'architettura ricca di decorazioni, una produzione di oggetti raffinati, e l'uso di materiali preziosi come l'oro e il lapislazzulo.
Il Duomo di Milano è un esempio di architettura gotica per eccellenza, con caratteristiche come grandi finestre decorate, verticalismo, e pilastri a fascio con capitelli a nicchia.
Giotto ha rinnovato la pittura italiana introducendo il realismo, superando la rigidità e i simboli, e trasformando il gotico in un linguaggio accessibile a molti.
Tra le opere principali di Giotto ci sono il Crocifisso di Santa Maria Novella, gli affreschi della Basilica di San Francesco ad Assisi, e la Cappella degli Scrovegni a Padova, caratterizzate da realismo, prospettiva obliqua, e resa delle emozioni.