Concetti Chiave
- L'ordine tuscanico deriva dalla cultura etrusca e si distingue per colonne lisce e capitelli simili a quelli dorici, utilizzato anche in architettura romana e rinascimentale.
- La civiltà etrusca, avvolta nel mistero, influenzò l'architettura occidentale e ha lasciato importanti città come Firenze e Bologna, nonostante la scarsità di testimonianze scritte.
- Le tombe etrusche, realizzate in pietra o tufo, riflettono la cultura funeraria del popolo con diverse tipologie come tumuli e tombe a pozzetto, spesso decorate con affreschi.
- I templi etruschi, di cui restano solo basamenti e modellini, erano in gran parte costruiti con materiali deperibili e caratterizzati da un pronao con doppia fila di colonne.
- Le città etrusche fortificate utilizzavano l'arco a tutto sesto, un'innovazione architettonica che influenzò la cultura romana, come evidenziato dagli esempi di Volterra.

Indice
Caratteristiche dell’ordine architettonico tuscanico
L’ordine tuscanico (dal latino tuscanicus) è un ordine architettonico di derivazione etrusca.
Esso prende il nome dalla regione dove erano insediati, l’Etruria che coincide con l’attuale Toscana. E’ caratterizzato da colonne con fusto liscio non scanalato, con entasi e rastremazioni modeste, poggianti su una grossa base variamente sagomata simile a quella attica (detta ionica), capitello simile a quello dorico formato da un echino più basso e rigonfio con abaco quadrangolare o talvolta circolare. Fu impiegato anche successivamente nell’architettura romana e ripreso in età rinascimentale soprattutto dal Cinquecento in poi.
Il popolo degli Etruschi
Per capire l’architettura etrusca è bene fare una piccola parentesi sulla cultura poiché le opere architettoniche ne sono strettamente collegate. La civiltà etrusca mantiene un alone di mistero per quanto riguarda sia le sue origini, sia la sua cultura. Non ci sono giunti testi scritti di questa civiltà nonostante pare che siano stati proprio gli Etruschi a trasmettere la cultura dell’alfabeto e quindi della scrittura a Roma. Le ipotesi sulla loro origine sono varie: si ipotizza che possano essere popoli del Nord o che siano autoctoni della zona. Ipotesi difficili da verificare anche per la questione delle stratificazioni delle dominazioni del territorio italico
L’Etruria è considerata una delle prime potenze del mediterraneo occidentale antico, le prime testimonianze affermano che si sia affermata tra il IX e il VII secolo a.C. e importanti città europee sono di origine etrusca come Firenze, Pisa, Siena, Bologna, Mantova e molte altre. L’Etruria nel momento del suo apice arrivava a comprendere zone del Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio fino alla Campania.
Non avendo quindi testi o notizie dirette possiamo conoscere la loro cultura attraverso le testimonianze storico-artistiche e sono soprattutto rilevanti quelle che riguardano il mondo dei morti.
La religione etrusca era particolarmente ostile al mondo degli uomini. Seguivano una religione politeista con un Pantheon di divinità ostili ed inintelleggibili. Divinità mostruose, demoniache e ostili con un volere incomprensibile che gli uomini non potevano modificare ma che ad ogni modo si cercava di individuare attraverso la natura: gli auguri e gli aruspici attraverso le viscere degli animali mentre i sacerdoti interpretavano i fulmini e l’incenso. Avevano una visione pessimistica in cui tutta la vita era un funzione della morte e questo lo sappiamo grazie alle testimonianze delle tombe. Sono giunte a noi pochissime testimonianze di città, abitazioni e templi perché venivano fatti con materiali deperibili a simboleggiare che la vita non era passeggera ed era più importante ingraziarsi gli dei per il tempo dopo la morte.
L’arte quindi non era mai fine a sé stessa e la maggior parte degli sforzi artistici degli Etruschi furono indirizzati alla realizzazione di sepolture degne per i defunti.
Per approfondimenti sulla civiltà etrusca vedi anche qua
Tipologie di tombe etrusche
Sono moltissime le testimonianze del mondo dei morti. Erano soliti costruire in pietra o scavare nel tufo, pietra porosa e facilmente lavorabile, le loro città dei morti, che sorgevano appena al di fuori delle mura delle città, mentre costruivano abitazioni e templi con materiali deperibili, argilla e legno.
Esistono varie tipologie di tombe: quelle a tumulo caratterizzate da un anello esterno in pietra e coperte di terra, quelle a cupola che ricordano le tombe di Tolos micenee a forma di cupola sorrette all’interno da una colonna e quelle a pozzetto scavate in profondità.
Molte tombe riproducevano le abitazioni, tombe con utensili scolpiti nella pietra, con letti e altri oggetti domestici, spesso affrescate e decorate con pitture parietali con colori vivaci che ritraevano scene gioiose di caccia e banchetti che avrebbero dovuto allietare i defunti.
Di particolare importanza è la Tomba dei rilievi di Cerveteri, nella quale viene ricostruita una vera e propria abitazione che ci permette di conoscere come erano fatte le abitazioni dei vivi.
Un’altra tipologia di tomba è quella a edicola, una tomba fuori terra con il tetto spiovente.
Quando gli Etruschi morivano venivano cremati e riposti in urne cinerarie con un tappo dalle fattezze umane, chiamati canopi. Usavano terracotta e bucchero, un materiale particolare ottenuto mischiando argille nere e grigiastre.
I Templi etruschi
Non abbiamo testimonianze dirette del tempio etrusco poiché veniva spesso costruito con materiali deperibili, conserviamo solo dei basamenti di pietra e modellini di terracotta trovati all’interno delle tombe. Spesso le tombe infatti avevano ricchi corredi e di questi corredi facevano parte i modellini dei templi.
Marco Vitruvio Pollione, architetto romano del I secolo a.C., ci riporta descrizioni dei templi etruschi. L’interno era diviso in tre celle e un pronao costituito da una doppia fila di colonne molto largo, che era uno spazio all’aperto dove si celebravano rituali. Si ipotizza che le tre celle fossero dedicate a tre divinità o una divinità trina. E’ nei templi che viene introdotto l’ordine architettonico tuscanico.
Le città etrusche
Le città etrusche erano fortificate ed erano dotate di porte di accesso. Queste porte di accesso come nella cultura micenea avevano una particolarità: gli etruschi forse per primi impiegarono una struttura architettonica ad arco, in particolare l’arco a tutto sesto, ovvero con una forma curva a semicerchio perfetto di cui Volterra è uno dei primi esempi. Con Tarquinio il Superbo, che era di origine etrusca, si fondono le culture etrusca e romana, unione che porterà a sviluppare la struttura dell’arco in tutta la cultura romana.
Per la realizzazione degli archi gli etruschi usavano le centine, impalcature lignee che servivano per sorreggere la struttura degli archi durante la loro costruzione.
Per approfondimenti sull’arco a tutto sesto vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dell'ordine architettonico tuscanico?
- Qual è l'origine e l'importanza storica del popolo etrusco?
- Quali sono le tipologie di tombe etrusche e le loro caratteristiche?
- Come erano strutturati i templi etruschi e quali materiali venivano utilizzati?
- Quali innovazioni architettoniche hanno introdotto gli Etruschi nelle loro città?
L'ordine tuscanico è caratterizzato da colonne con fusto liscio non scanalato, con entasi e rastremazioni modeste, poggianti su una base simile a quella ionica, e capitello simile a quello dorico. Fu utilizzato anche nell'architettura romana e rinascimentale.
Gli Etruschi sono una civiltà misteriosa con origini incerte, considerata una delle prime potenze del Mediterraneo occidentale antico. Hanno influenzato la cultura romana, specialmente nell'alfabeto e nella scrittura, e fondato importanti città come Firenze e Pisa.
Le tombe etrusche includono quelle a tumulo, a cupola, a pozzetto e a edicola. Erano spesso decorate con affreschi e oggetti domestici scolpiti, e i defunti venivano cremati e riposti in urne cinerarie chiamate canopi.
I templi etruschi erano costruiti con materiali deperibili, con basamenti di pietra e modellini di terracotta. Avevano tre celle e un pronao con doppia fila di colonne. L'ordine tuscanico veniva introdotto nei templi.
Gli Etruschi hanno introdotto l'arco a tutto sesto nelle loro città fortificate, utilizzando centine per la costruzione. Questa innovazione è stata poi adottata e sviluppata nella cultura romana.