Concetti Chiave
- L'arco a tutto sesto, o a pieno centro, ha una forma semicircolare con centro nel mezzo della corda, risalente all'età classica greca.
- Il sito archeologico di Elea, parte della Magna Grecia, ospita la Porta Rosa, il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia, datato 350-340 a.C.
- La struttura della Porta Rosa, realizzata con undici blocchi di pietra arenaria, serviva come viadotto ma venne chiusa per motivi difensivi.
- Il design dell'arco riflette l'influenza greca e le sue radici mediorientali, introdotte in Italia dai Focèi dell'Asia Minore.
- Gli Etruschi adottarono l'arco a tutto sesto in varie strutture, tra cui l'Arco etrusco di Volterra, influenzando l'architettura romana caratterizzata da forme curvilinee.
Indice
Descrizione dell'arco a tutto sesto
L’arco a tutto sesto chiamato anche “a pieno centro” ha la forma di semicerchio il cui centro si trova nel mezzo della corda che coincide con il diametro mentre la freccia è pari al raggio del cerchio. Il termine “sesto”, deriva da “sesto”, cioè dall’antico nome del compasso; esso ci fa pensare anche al “sestante”, cioè a quello strumento, simile a un compasso, utilizzato per misurare l'angolo di elevazione di un oggetto della volta celeste al di sopra l'orizzonte.
Inizialmente, l’arco a tutto sesto era formato da una sequenza di cunei in adobe, in pietra o in mattone; l’adobe è un mattone ottenuto impastando dell’argilla mescolata a paglia e fatto seccare al sole. La sua origine risale alla civiltà greca dell’età classica.Scoperta della Porta Rosa
Elea è un sito archeologico dell’odierno Cilento, un tempo facente parte della Magna Grecia. In esso, tra il 1964 e il 1971 fu scoperta la Porta Rosa, il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia. Risalente al 350-340 a.C., l’arco, costituito da undici blocchi di pietra arenaria squadrata, aveva la funzione di viadotto; probabilmente, nel tempo, l’apertura fu ostruita perché si pensava che costituisse un punto debole per la difesa della città.
Esso è stato costruito secondo misure perfettamente calcolabili; infatti, la larghezza di m 2,68, è pari alla metà dell’altezza totale; per questo motivo, nella luce dell’arco possono essere iscritte due circonferenze uguali, una posta sopra l’altra. Per l’equilibrio, la misura e l’organicità si capisce facilmente che l’arco appartiene alla cultura greca che fin dal secolo precedente doveva conoscere la tecnica dell’arco a tutto sesto, o arco reale. Elea fu fondata dai Focèi dell’Asia Minore, i quali, non dimenticandosi delle loro radici orientali, avrebbero importato in Italia questo nuovo modello architettonico per diffonderne poi l’uso, per si potrebbe affermare che l’arco a tutto sesto affonderebbe le radici nelle civiltà mediorientali. Sempre al IV secolo, appartiene l’Arco etrusco di Volterra i cui costruttori avrebbero fatto proprio l’insegnamento dei Focèi. D’altra parte, non bisogna tralasciare il fatto che secondo alcuni studiosi, gli Etruschi sarebbero stati originari della Lidia (odierna Anatolia) e che le tracce di arrivi dall’Asia Minore sono da attribuire a migrazioni avvenute almeno 5000 anni fa.
Caratteristiche dell'arco di Volterra
L’arco di Volterra è costituito da conci in pietra sgrossata che poggiano su pilastri in pietra arenaria. Alla base e alla sommità dell’arco sono poste tre teste sporgenti in peperino scuro (un tipo di roccia magmatica) che forse rappresentano tre divinità. La testa centrale nasconde la pietra di volta che permette di scaricare lateralmente il peso del materiale sovrastante, dividendolo così in due. Gli Etruschi adoperarono l’arco a tutto sesto anche in altri casi come nella Porta Marzia o nella Porta di Augusto di Perugia. I Romani lo adottarono sistematicamente per cui la loro architettura sarà soprattutto curvilinea, a differenza di quella greca, sempre rettilinea.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine dell'arco a tutto sesto e come si è diffuso in Italia?
- Qual è l'importanza della Porta Rosa nel contesto dell'arco a tutto sesto?
- Come si differenzia l'uso dell'arco a tutto sesto tra Etruschi e Romani?
- Quali sono le caratteristiche strutturali dell'arco a tutto sesto?
L'arco a tutto sesto ha origini nella civiltà greca dell'età classica e si è diffuso in Italia grazie ai Focèi dell'Asia Minore, che fondarono Elea e importarono questo modello architettonico.
La Porta Rosa, scoperta tra il 1964 e il 1971 a Elea, è il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia, risalente al 350-340 a.C., e dimostra l'uso avanzato di questa tecnica architettonica.
Gli Etruschi utilizzarono l'arco a tutto sesto in strutture come l'Arco etrusco di Volterra, mentre i Romani lo adottarono sistematicamente, rendendo la loro architettura prevalentemente curvilinea.
L'arco a tutto sesto ha la forma di un semicerchio con il centro nel mezzo della corda, e la freccia pari al raggio del cerchio; è costruito con misure calcolabili, permettendo l'iscrizione di due circonferenze uguali nella sua luce.