Concetti Chiave
- I Fenici, stanziati nell'attuale Libano, dominarono il commercio marittimo nel Mediterraneo grazie alla loro posizione strategica e alle risorse naturali, come il legname di cedro.
- Erano noti per la loro potente flotta, utilizzata sia per il commercio che per la guerra, con frequenti atti di pirateria come parte delle loro attività commerciali.
- Le navi fenicie erano tecnologicamente avanzate, con innovazioni come la chiglia robusta e un sistema di propulsione misto, che le rendevano veloci e manovrabili.
- I Fenici contribuirono alla diffusione di importanti conoscenze, tra cui l'invenzione dell'alfabeto, che facilitò la registrazione delle merci e il commercio.
- Diffusero anche la lavorazione del ferro e la moneta coniata, trasformando le economie mediterranee e facilitando il commercio e i pagamenti.

Indice
Fenici: un popolo di commercianti e navigatori
A nord della Palestina, sul territorio dell’attuale Libano, si erano stanziati i Fenici.
Sebbene fossero un piccolo popolo, dominavano su grandi territori agricoli ai confini dei grandi imperi Babilonese ed Egizio, ed erano una grande forza militare soprattutto grazie alla loro flotta. Per vivere, scelsero la via del commercio e della navigazione offrendo ai grandi imperi servizi specializzati. A questa scelta, i Fenici furono spinti dalla loro stessa collocazione geografica: le loro città, Biblo, Tiro, Sidone, Ugarit (sviluppatesi tra il 2000 e il 1550 a.C.) erano situate su eccellenti porti che formavano la cerniera di congiunzione tra il mediterraneo e le grandi regioni dell’interno, come la Siria, la Mesopotamia, la Persia. Lo stesso viaggio per mare da Biblo al Delta del Nilo durava circa una settimana. Inoltre, le foreste del Libano offrivano ottimo legname di cedro per la costruzione delle navi. Il commercio marittimo pertanto, più agevole, rapido e meno costoso di quello via terra, permise alle città fenicie di accumulare grandi ricchezze.
I Fenici, come anticipato, avevano una grande flotta commerciale e una potente flotta militare. Le navi da guerra infatti erano necessarie ai Fenici, sia per proteggere le proprie rotte commerciali, sia per attaccare, con veri e propri atti di pirateria, le navi dei loro concorrenti, in particolare dei Greci (nell’antichità, del resto, non c’era grande distinzione tra commercio e pirateria, che venivano visti come due aspetti di una stessa attività). Ad ogni conquista, il bottino era costituito non solo dal carico delle navi catturate, ma dagli uomini dell’equipaggio nemico o dai territori dei villaggi costieri attaccati. I prigionieri poi venivano venduti come schiavi e rappresentavano una merce preziosa che i Fenici cominciarono a far circolare nel mondo antico.
Per ulteriori approfondimenti sui Fenici vedi qui
Le navi fenicie: vere e proprie macchine da guerra
La navi da guerra proteggevano lo stanziamento delle colonie fenicie, che vennero stabilite nei punti chiave delle maggiori rotte commerciali. Queste colonie erano inizialmente costituite da scali per le navi commerciali, dotati di attrezzature per la riparazione delle navi e di magazzini per la raccolta delle merci. Le colonie fenicie erano stanziate soprattutto nell’Occidente mediterraneo, cui si affacciavano zone ricche di materie prime e ancora semibarbare intorno all’anno 1000 a.C. (Africa settentrionale, Sicilia, Sardegna, Spagna). Le navi fenicie da guerra presentavano una grande innovazione tecnologica che le rendeva nettamente superiori alle navi egiziane sia per robustezza che per velocità: la chiglia, la trave longitudinale che unisce l’imbarcazione da poppa a prua, era realizzata con un solo pezzo di legno a grande resistenza. Con il bordo molto basso sulla linea dell’acqua, lo sprone affilato a prua, il sistema di propulsione misto, a remi e a vela, queste navi erano veloci e potenti mezzi da combattimento, assai manovrabili in battaglia e resistenti alle tempeste. I fenici trovarono la maniera per ricavare molto denaro dalle loro flotte militari: le affittavano, assieme agli equipaggi, come truppe mercenarie, agli imperi dell’interno che non disponevano di molte navi, né delle conoscenze tecnologiche per costruirle e manovrarle.
Per ulteriori approfondimenti sulle navi fenicie vedi qui
Mappa delle innovazioni dei Fenici: dall’alfabeto al ferro
I Fenici non si limitarono a diffondere nel Mediterraneo le merci: diffusero molte conoscenze tecniche e culturali:
- La scrittura alfabetica, da loro inventata, permise a tutti di imparare a scrivere, mentre prima la scrittura era riservata ai sacerdoti. I Fenici ne fecero un agile strumento per il commercio, la utilizzavano per registrare le merci e le vendite;
- La lavorazione del ferro, che non fu inventata da loro ma che loro contribuirono a diffondere facendo così tramontare definitivamente l’Età del Bronzo. Fino a che gli strumenti erano stati di bronzo, la loro realizzazione era stata limitata: solo i grandi imperi potevano permettersi la produzione di strumenti in metallo. La ricchezza necessaria per organizzare le lunghe spedizioni marittime per procurarsi il rame e lo stagno era esorbitante. Quando invece si cominciò a usare il ferro, tutti i popoli, grandi e piccoli, poterono fabbricare strumenti in metallo, poiché il ferro era un metallo assai diffuso nell’area del Mediterraneo;
- La moneta coniata diffusa intorno al 700 a.C. non fu inventata dai Fenici, comparve forse per la prima volta nell’Impero Ittita ma furono i Fenici a farla conoscere nel Mediterraneo. Anche i salari venivano così pagati in denaro anziché in cibo.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo principale dei Fenici nel Mediterraneo?
- Quali innovazioni tecnologiche caratterizzavano le navi da guerra fenicie?
- In che modo i Fenici contribuirono alla diffusione della scrittura?
- Come influenzarono i Fenici la transizione dall'Età del Bronzo all'Età del Ferro?
- Qual è stato il contributo dei Fenici nella diffusione della moneta coniata?
I Fenici erano grandi navigatori e commercianti che dominavano il commercio del Mediterraneo, offrendo servizi specializzati ai grandi imperi grazie alla loro posizione geografica strategica e alla loro potente flotta.
Le navi da guerra fenicie erano superiori per robustezza e velocità grazie alla chiglia realizzata con un unico pezzo di legno resistente, un sistema di propulsione misto a remi e a vela, e uno sprone affilato a prua.
I Fenici inventarono la scrittura alfabetica, rendendola accessibile a tutti e utilizzandola come strumento per il commercio, registrando merci e vendite.
I Fenici contribuirono a diffondere la lavorazione del ferro, permettendo a tutti i popoli del Mediterraneo di fabbricare strumenti in metallo, poiché il ferro era più accessibile rispetto al bronzo.
Sebbene non abbiano inventato la moneta coniata, i Fenici la diffusero nel Mediterraneo, facilitando il pagamento dei salari in denaro anziché in cibo.