Concetti Chiave
- I Fenici erano un popolo di origine semitica, noti per la loro abilità nel commercio e nella navigazione nel Mediterraneo.
- La regione della Fenicia, situata tra i monti del Libano e il Mediterraneo, era caratterizzata da porti naturali e foreste di cedri.
- I Fenici costruirono una potente flotta mercantile, stabilendo relazioni commerciali con i grandi imperi e navigando in tutto il Mediterraneo.
- La Fenicia era divisa in città-stato come Ugarit, Biblo, Sidone e Tiro, centri di produzione di manufatti di pregio e commercio.
- Le città fenicie erano inizialmente governate da re controllati da aristocrazie mercantili, evolvendo poi in governi oligarchici con magistrati eletti annualmente.
Indice
Movimenti migratori e origine semitica
La regione siraco-palestinese onobbe ripetuti movimenti migratori alimentari da tribù dedite alla pastorizia; da ciò derivò una sovrapposizione di popoli di provenienza diversa ma di sicura origine semitica. I Cananei, insediati a ridosso della costa, furono il popolo che prevalse sugi altri. In seguito, alle popolazioni canee che si erano stabilite nella zona montuosa settentrionale della Palestina verrà dato il nome di Fenici, dal greco phoinks, che significa porpora, cioè una tintura ottenuta dalla lavorazione di un mollusco, utilizzata per colorare i tessuti.
Fenici e la loro espansione
Il nome di questo popolo passò a indicare anche quello della regione, che si estendeva per circa 200 chilometri tra i monti del Libano e il Mediterraneo orientale, e che venne chiamata appunto Fenicia. Il suo territorio era ricco di insenature naturali e proprio queste, già dal III millennio a.C., favorirono la nascita di porti e città. Approfittando dell'abbondanza di legname ricavato dalle foreste di cedri, i Fenici verso la fine del II millennio a.C. costruirono una potente flotta mercantile, stabilirono relazioni commerciali con i grandi imperi vicini e navigarono in tutto il Mediterraneo, tanto da meritarsi l'appellativo di carrettieri del mare.
Organizzazione politica delle città fenicie
La presenza di alture trasversali digradanti verso il mare favorì il frazionamento politico della Fenicia in numerose città-stato, come Ugarit, Biblo, Sidone e Tiro. In queste città confluivano i prodotti e le materie prime provenienti dai paesi interni dell'Oriente e vi si producevano manufatti di pregio, come oggetti di oreficeria, vetro colorato e tessuti di porpora. Nel periodo più antico le città fenicie furono governate da re che non esercitavano un potere assoluto, poichè il loro operato era sottoposto al controllo delle aristocrazie mercantili. Successivamente si svilupparono dei governi oligarchici, cioè formati da una ristretta minoranza, affidati a magistrati che venivano eletti annualmente.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine dei Fenici e come si sono stabiliti nella regione siraco-palestinese?
- Come si espanse la civiltà fenicia e quale ruolo ebbe nel Mediterraneo?
- Qual era l'organizzazione politica delle città fenicie e come si evolveva il loro governo?
I Fenici derivano da popolazioni di origine semitica che si sovrapposero ai Cananei nella regione siraco-palestinese. Si stabilirono nella zona montuosa settentrionale della Palestina, dove furono conosciuti per la produzione di porpora.
La civiltà fenicia si espanse grazie alla costruzione di una potente flotta mercantile, favorita dall'abbondanza di legname di cedro. I Fenici stabilirono relazioni commerciali con grandi imperi e navigarono in tutto il Mediterraneo, guadagnandosi il titolo di carrettieri del mare.
Le città fenicie erano organizzate come città-stato, governate inizialmente da re sotto il controllo delle aristocrazie mercantili. Successivamente, si svilupparono governi oligarchici con magistrati eletti annualmente.