Concetti Chiave
- I Fenici erano abili navigatori che esploravano il Mediterraneo e oltre, commerciando spezie, metalli preziosi e schiavi.
- Stabilirono numerose colonie in diverse regioni, tra cui la Spagna, l'Africa settentrionale, la Sardegna e la Sicilia.
- Erano noti per le loro abilità artigianali, producendo porpora, vetro, avorio e oro con tecniche avanzate.
- Inventarono l'alfabeto fonetico, che semplificò la scrittura, anche se mancavano segni per le vocali, aggiunti successivamente dai Greci.
- Le città principali dei Fenici, come Sidone, Tiro e Biblo, erano centri vitali di commercio e cultura.
Indice
Le avventure marittime dei Fenici
I Fenici, con le loro navi agili e veloci, percorsero, a forza di remi e con l’ausilio dei venti che gonfiavano le grandi vele, tutto il Mediterraneo e si spinsero anche oltre lo stretto di Gibilterra, forse fino al Mare del Nord. Secondo la tradizione, circumnavigarono l’Africa per incarico del faraone Neco.
Commercio e astuzia fenicia
I Fenici trasportavano in Occidente spezie, pietre preziose, stoffe, profumi, tappeti e seta; ritornavano con le navi cariche dello stagno della Cornovaglia (odierna Inghilterra), dell’argento, del ferro e del piombo della Spagna, dello zolfo e dall’allume fi Tera, dell’oro di Taso (isole dell’Egeo) e del rame di Cipro. Agivano con sottile astuzia e con brutale violenza, rapivano uomini, donne e bambini, che vendevano poi come schiavi. Barattavano, di solito, le merci. La sete di ricchezza e l’amore dell’avventura erano i sentimenti che spingevano i Fenici a tutto osare sulle vie, ancora malsicure, dei mari.
Espansione e colonie fenicie
Questo popolo così attivo e dinamico si espanse oltre la propria terra, così che troviamo delle colonie fenicie un po’ in ogni luogo: nella Spagna Cadice e Malaga, nell’Africa Utica, Leptis Magna e Cartagine, nella Sardegna Cagliari, nella Sicilia Palermo e Trapani. Le principali città della madrepatria erano Sidone, Tiro e Biblo, grandi alveari umani, brulicanti di una folla sempre indaffarata.
Artigianato e innovazioni fenicie
L’artigianato e la scrittura. I Fenici erano pure abilissimi artigiani. Tingendo il panno di lana con la sostanza rossoviolacea ricavata ricavata da un mollusco (il murice), ottenevano la porpora; lavoravano in modo mirabile il vetro, l’avorio, l’ebano e l’oro; costruivano belle e solide nani, sfruttando i boschi di cedri e di lecci che coprivano le pendici delle montagne del Libano. Essi inventarono l’alfabeto, che semplificò assai la scrittura. Escogitarono, tuttavia, segni grafici solo per le consonanti; a questi, più tardi, i Greci aggiunsero altri segni per le vocali.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali rotte commerciali dei Fenici?
- Quali erano le principali colonie fenicie e dove si trovavano?
- Quali erano le principali innovazioni artigianali e culturali dei Fenici?
I Fenici percorrevano tutto il Mediterraneo e si spingevano oltre lo stretto di Gibilterra, forse fino al Mare del Nord, trasportando spezie, pietre preziose, stoffe e altri beni preziosi.
Le colonie fenicie si trovavano in vari luoghi, tra cui Cadice e Malaga in Spagna, Utica, Leptis Magna e Cartagine in Africa, Cagliari in Sardegna, e Palermo e Trapani in Sicilia.
I Fenici erano abili artigiani, noti per la produzione di porpora, vetro, avorio, ebano e oro. Inventarono l'alfabeto, semplificando la scrittura, anche se inizialmente includeva solo consonanti.