Fabrizio Del Dongo
Genius
7 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il contenuto esplora i massacri storici, evidenziando come siano stati spesso considerati normali o addirittura gloriosi in molte civiltà antiche.
  • Il Cristianesimo e la filosofia successiva hanno introdotto il concetto di persona, influenzando gradualmente l'opinione sui massacri, sebbene con incoerenze storiche.
  • Il concetto di "guerra giusta" è emerso nel Medioevo, cercando di imporre limiti etici ai conflitti, anche se non sempre rispettati.
  • L'età dei diritti ha iniziato a svilupparsi nel XVIII secolo, influenzata da pensatori come Kant, portando al riconoscimento dei crimini contro l'umanità.
  • I massacri del XX secolo, come l'Olocausto e il genocidio armeno, hanno spinto la comunità internazionale a prendere provvedimenti, anche se spesso motivati da interessi politici.
In questo appunto, presentato sotto forma di tema di storia, vengono descritti i principali massacri e genocidi che ci sono stati nel corso della storia, partendo dall'antichità fino all'età dei diritti. Si fa un excursus storico molto preciso e specifico dell'argomento che purtroppo è comune a tutte le civiltà della storia.
ricerca sulla Shoah

Indice

  1. Massacri nella storia - Dall’Antichità all’età dei diritti
  2. La situazione che ha condotto all'età dei diritti

Massacri nella storia - Dall’Antichità all’età dei diritti

Il massacro dei nemici e dei civili, oggi è un riconosciuto crimine contro l’umanità, ma non è sempre stato così. Infatti in passato, questo poteva costituire perfino un vanto e motivo di orgoglio. Il massacro è stato sempre una pratica molto diffusa fra tutte le civiltà, anche fra quelle più evolute. Nell’Odissea, Ulisse fa strage dei proci usurpatori: di ritorno da 20 anni di guerra e di peripezie, Ulisse trovò il suo palazzo occupato dai pretendenti della moglie Penelope. Essi dissipavano le ricchezze di famiglia e facevano pressione sulla donna perché acconsentisse a sposare uno di loro; per tutta risposta, Ulisse li sterminò uno ad uno, ancelle ed amanti inclusi, senza porsi alcun problema di ordine giuridico. Nel mito greco, riportato anche su pitture vascolari, la vendetta era sacra, qualunque dimensione essa avesse preso. L’uccisione di massa dei civili non era un caso raro. Anche nelle antiche civiltà orientali il massacro era vista di buon occhio. Infatti, nella civiltà sumero-babilonese, il delitto collettivo dimostrava la potenza dello Stato vincitore e maggiore era il numero morti e più grande era il trionfo del vincitore. Nella Bibbia si parla di due genocidi in piena regola: Dio che ordina il diluvio universale come punizione e la distruzione di Sodoma e Gomorra. Lo stesso Vangelo di S. Matteo parla di Strage degli innocenti, voluta da Erode per eliminare il Bambino Gesù. Anche se qualche storico mette in dubbio la veridicità dell’episodio, comunque questo costituisce una prova di come simili decisioni non fossero rare. Occorre ricordare anche Teucidide narra lo sterminio degli abitanti di Milo da parte degli Ateniesi nel 416 a.C.
per ulteriori approfondimenti vedi anche qua tutto sul genocidio degli Armeni
La situazione cominciò a cambiare con l’avvento del Cristianesimo e soprattutto con l’affermarsi del concetto di “persona”, come entità degna di tutto rispetto perché figlia di Dio. A questo proposito, è molto significativa la scomunica lanciata da Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, contro l’imperatore Teodosio che, nel 390, aveva fatto sterminare migliaia di cristiani ribelli. La questione, però, è piuttosto controversa perché la Chiesa non ha sempre mantenuto la stessa intransigenza nel condannare e punire i massacri, specialmente quelli diretti verso gli “infedeli”. Infatti, durante il Medioevo il diritto canonico non si espresse mai nei confronti degli eccidi commessi contro eretici, musulmani o pagani: anzi sappiamo che un legato pontificio a proposito del massacro dei Catari pronunciò questa frase “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”. Va però riconosciuto che Tommaso d’Aquino, padre della Chiesa, nel XIII secolo gettò i fondamenti della condanna della crudeltà in guerra nonché il concetto di “guerra giusta”, capace di rispettare alcune regole, fra quali non esisteva alcun spazio per i massacri. Nonostante queste buone intenzioni, l’Italia continuò ad essere teatro di grandi massacri come quello che dei Vespri Siciliani che causò circa 5.000 morti. Secondo la tradizione, la scintilla fu causata all’uccisione di un soldato francese per mano di un siciliano geloso delle attenzioni riservate alla moglie, ma in realtà da tempo stava covando una rivolta anti francese. Al grido “Muoiano i francesi” fu attuata una caccia al francese senza precedenti che in breve tempo dilagò in tutta l’isola; sopravvissero solo coloro che riuscirono a rifugiarsi sulle navi al largo della costa. Un paio di secoli dopo, i Lanzichenecchi, su ordine di Carlo V di Asburgo, si lanciarono contro Roma, lasciandosi andare a razzie, torture, stupri, violenze e la stessa Basilica di San Pietro fu trasformata in scuderia. Alla fine di quell’anno, la popolazione di Roma sui era ridotta del 50%.

La situazione che ha condotto all'età dei diritti

Soltanto del XVIII secolo, a seguito della Guerra dei trent’anni, cominciò a farsi strada l’età dei diritti. Fino ad allora, con la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese, di diritti umani non si era mai parlato e i massacri venivano considerati alla stregua di un male inevitabile, spesso rimasto impunito.
Le poche voci che si sollevarono rimasero molto isolate come il caso del vescovo cattolico Bartolomé de Las Casa che nella sua relazione all’imperatore Carlo V denunciò apertamente il genocidio compiuto dai conquistadores spagnoli nei territori americani. Soltanto con il pensiero di Kant, il problema viene affrontato seriamente. Per questo motivo, la nostra cultura giuridica trova le sue radici in Kant, nell’Umanesimo e nel pensiero di Descartes. Tuttavia anche questa filosofia non riuscì ad evitare i feroci massacri perpetrati nel XX secolo, anche se fu introdotto, finalmente il concetto di “crimine contro l’umanità”: sterminio degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale, sterminio degli Armeni all’inizio del secolo, regime di Pol Pot in Cambogia, strage nel conflitto 1991-1995 nella ex-Jugoslavia, strage di Nanchino ad opera dei Giapponesi, sterminio nel Darfur o dell’Uganda, strage di Marzabotto e la strage di Stazzema e l'eccidio delle Forze Ardeatine, nel 1944. Talvolta gli Stati hanno reagito con sanzioni economiche nei confronti delle nazioni colpevoli, altre volte con aiuti umanitari. Resta però un problema di capire quando le ragioni sono davvero umanitarie oppure quando nascondono altri interessi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evoluzione storica del concetto di massacro e genocidio?
  2. Il testo descrive come i massacri e i genocidi siano stati pratiche comuni e talvolta motivo di orgoglio nelle civiltà antiche, ma con l'avvento del Cristianesimo e il concetto di "persona", si è iniziato a condannare tali atti, sebbene con molte contraddizioni storiche.

  3. Come ha influenzato il Cristianesimo la percezione dei massacri?
  4. Il Cristianesimo ha introdotto l'idea della sacralità della persona, portando a una condanna dei massacri, anche se la Chiesa non è sempre stata coerente, specialmente nei confronti degli "infedeli".

  5. Quali eventi storici hanno contribuito all'affermazione dei diritti umani?
  6. La Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese nel XVIII secolo hanno segnato l'inizio dell'età dei diritti, portando a una maggiore consapevolezza e condanna dei massacri come crimini contro l'umanità.

  7. Quali sono alcuni esempi di massacri e genocidi nel XX secolo menzionati nel testo?
  8. Il testo cita lo sterminio degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale, il genocidio degli Armeni, il regime di Pol Pot in Cambogia, e le stragi nei Balcani, tra gli altri.

  9. Quali sono le sfide attuali nel riconoscere e reagire ai crimini contro l'umanità?
  10. Il testo sottolinea la difficoltà di distinguere tra interventi umanitari genuini e quelli motivati da altri interessi, nonostante l'introduzione del concetto di "crimine contro l'umanità".

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino