eddie guerrero
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Concetti Chiave

  • La Rivoluzione francese segnò il passaggio dall'epoca moderna a quella contemporanea, abbattendo la monarchia assoluta in Francia e influenzando l'Europa intera.
  • Il 14 luglio 1789, l'assalto alla Bastiglia da parte del popolo di Parigi simboleggiò l'inizio della Rivoluzione, portando alla soppressione dei privilegi feudali e alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino.
  • L'Assemblea Costituente, ispirata da idee illuministiche, sancì la separazione dei poteri e promosse la Costituzione civile del clero, mentre i girondini e giacobini si alternarono al potere in un clima di tensione crescente.
  • Il periodo del Terrore, dominato da Robespierre, vide l'istituzione di Tribunali rivoluzionari e la leva in massa per difendere la Repubblica dalle minacce interne ed esterne, terminando con la caduta di Robespierre nel 1794.
  • La Rivoluzione si concluse con il colpo di Stato di Napoleone Bonaparte nel 1799, portando all'età napoleonica e stabilendo cambiamenti duraturi nello Stato francese e nella società.
In questo appunto di storia per le scuole viene fornita una sintesi della Rivoluzione francese, momento caratterizzante per la storia d’Europa e non solo.
gli eventi della Rivoluzione francese e Napoleone Bonaparte

Indice

  1. Rivoluzione francese, introduzione
  2. 14 luglio, cosa accadde
  3. La conclusione della rivoluzione

Rivoluzione francese, introduzione

Viene presentato un piccolo schema sulla Rivoluzione francese. Il movimento rivoluzionario, che abbatté la monarchia assoluta francese e segnò nella storia europea il passaggio dall'epoca moderna a quella contemporanea.

Le guerre del XVIII secolo avevano prostrato le finanze degli Stati europei; i re e i governi si trovarono costretti ad aumentare le imposte alle classi già oltremodo colpite (popolo e borghesia), sia di estenderle ai ceti privilegiati (clero e nobiltà), che fino ad allora ne erano stati esenti. In Francia, inoltre, il sostegno finanziario in funzione antinglese alla guerra d'indipendenza americana aveva aggravato il debito dello Stato. Sotto la pressione dell'aristocrazia e di tumulti popolari il re Luigi XVI e il ministro Loménie de Brienne convocarono per il maggio 1789 a Versailles gli Stati Generali, che non erano stati convocati dal 1614. I lavori dell'assemblea resero evidente la nuova forza politica assunta dal Terzo Stato, il quale al fine di dotare la nazione di una carta costituzionale si proclamò Assemblea Nazionale, trasformata (9 luglio) in Assemblea Nazionale Costituente.
per un ulteriore approfondimento sulle cause della rivoluzione francese vedi anche qua

14 luglio, cosa accadde

Il 14 luglio 1789 il popolo di Parigi insorse e s'impadronì della Bastiglia, simbolo dell'assolutismo regio, dando vita quindi alla Rivoluzione francese. Luigi XVI si recò a Parigi, dove riconobbe la sovranità del popolo e l'esistenza della Guardia Nazionale, formata da borghesi e comandata da Lafayette. Alla rivoluzione del Terzo Stato nelle città per ottenere i privilegi politici, si unì impetuosa la rivolta contadina. Sotto la spinta degli avvenimenti, l'Assemblea Nazionale soppresse (4 agosto) i privilegi feudali dell'antico regime ed il 26 agosto fu votata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Al rifiuto del re di sanzionare il decreto, il popolo parigino marciò su Versailles costringendo il re a tornare a Parigi con l'Assemblea Nazionale Costituente (5-6 ottobre 1789), i cui lavori furono sempre più influenzati dal club degli amici dell'89, portavoce della grande borghesia. La Costituente, ispiratasi alle idee di Montesquieu sulla separazione dei poteri e a quelle del Rousseau sulla sovranità popolare, sancì la separazione dei poteri, affidando il potere legislativo all'Assemblea Legislativa, il potere giudiziario ai giudici e quello esecutivo al re e ai suoi ministri. Il 12 luglio 1790 fu votata la Costituzione civile del clero, che sopprimeva gli ordini religiosi e introduceva il principio elettivo nella nomina dei parroci e dei vescovi. Si faceva strada, intanto, il malcontento dei ceti popolari (i sanculotti), che riteneva di non aver avuto alcun vantaggio dalla Rivoluzione francese. La fuga di Luigi XVI, arrestato a Varennes (20 giugno 1791), portò un colpo decisivo al prestigio della monarchia. Il 30 settembre 1791 l'Assemblea Costituente si sciolse per lasciare il posto all'Assemblea Legislativa. Le elezioni per la sua formazione portarono alla ribalta una forte componente, capeggiata dai girondini, favorevole a un programma di decisa democrazia politica. I girondini, contraddicendo al proclama di pace del 22 maggio 1790, dichiararono guerra all'Austria. Il 10 agosto 1792 il popolo parigino, il più grande protagonista della Rivoluzione francese, invase le Tuileries e massacrò le guardie svizzere: il Comune rivoluzionario sostituì la municipalità borghese. I girondini concedettero nuove elezioni a suffragio universale per una Convenzione Nazionale. Nemmeno la vittoria a Valmy dell'esercito rivoluzionario (20 settembre 1792) servì a placare la tensione crescente tra radicali democratici e borghesia moderata, culminata con il massacro di migliaia di prigionieri politici (stragi di settembre). Il 21 settembre la Convenzione proclamò la Repubblica. La minaccia della I coalizione europea, formatasi dopo l'esecuzione di Luigi XVI (21 gennaio 1793), il tradimento del generale Dumouriez, comandante dell'esercito legato ai girondini, la rivolta vandeana e l'inflazione, che arricchiva i borghesi alle spalle del popolo minuto, provocarono l'espulsione dalla Convenzione dei girondini (2 giugno 1793) e la presa del potere da parte dei giacobini. Votata la Costituzione dell'anno I della Repubblica, il governo fu affidato a un Comitato di salute pubblica con poteri straordinari per la difesa delle istituzioni repubblicane dai nemici interni e dagli eserciti delle potenze monarchiche. Il Comitato, dominato da Robespierre, proclamò la 'leva in massa' per difendere “la patria in pericolo” invasa dalle truppe straniere e con misure draconiane salvò da ogni tentativo di revisione il regime repubblicano (periodo del Terrore): i Tribunali rivoluzionari con procedure sommarie mandavano alla ghigliottina o in carcere ogni sospetto controrivoluzionario. Agli inizi del 1794 Robespierre fece ghigliottinare i maggiori oppositori, fra i quali Hébert e Danton. Il progressivo isolamento del Comitato e l'avversione dei nuovi ricchi determinarono, il 9 termidoro (27 luglio) 1794, la caduta e l'esecuzione di Robespierre e dei suoi seguaci. I termidoriani abolirono tutte le leggi sociali e scatenarono il Terrore bianco.
per un ulteriore approfondimento sulle conseguenze che portò la rivoluzione francese vedi anche qua
Eventi principali della Rivoluzione francese articolo

La conclusione della rivoluzione

Dopo l'approvazione della nuova Costituzione (dell'anno III), che aboliva il suffragio universale, un'insurrezione monarchica fu soffocata il 13 vendemmiale (30 agosto) 1795 dai cannoni del generale Bonaparte e il potere esecutivo fu affidato al Direttorio. Seguì un periodo di agitazioni da parte di forze democratiche (congiura degli eguali) e monarchiche, che il Direttorio represse con l'aiuto dell'esercito. Infine il colpo di Stato del generale Bonaparte il 18 brumaio dell'anno VII (9 novembre 1799) rovesciò il Direttorio e concluse la Rivoluzione francese avviando l'età napoleonica. La Rivoluzione francese in breve contribuì a grandi cambiamenti in seno allo Stato francese, facendo sentire quindi la voce del popolo.
per un ulteriore approfondimento sull'età napoleonica vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della Rivoluzione francese?
  2. Le cause principali furono le difficoltà finanziarie dovute alle guerre del XVIII secolo, l'aumento delle imposte, e il sostegno alla guerra d'indipendenza americana, che aggravarono il debito dello Stato francese.

  3. Cosa accadde il 14 luglio 1789?
  4. Il 14 luglio 1789, il popolo di Parigi insorse e prese la Bastiglia, simbolo dell'assolutismo regio, segnando l'inizio della Rivoluzione francese.

  5. Quali furono le conseguenze immediate della presa della Bastiglia?
  6. Conseguenze immediate furono il riconoscimento della sovranità popolare da parte di Luigi XVI, la soppressione dei privilegi feudali, e la proclamazione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino.

  7. Come si concluse la Rivoluzione francese?
  8. La Rivoluzione si concluse con il colpo di Stato di Napoleone Bonaparte il 18 brumaio dell'anno VII (9 novembre 1799), che rovesciò il Direttorio e avviò l'età napoleonica.

  9. Quali furono le principali riforme politiche durante la Rivoluzione francese?
  10. Le principali riforme furono la separazione dei poteri, la Costituzione civile del clero, e l'istituzione della Repubblica, con l'abolizione della monarchia e l'introduzione del suffragio universale.

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