Concetti Chiave
- La lotta per l'assimilazione delle istituzioni plebee nella costituzione comune di Roma richiese circa un secolo.
- Durante la prima secessione, Roma affrontò una grave crisi dopo la Battaglia del lago Regillo contro la Lega Latina.
- La crisi fu risolta grazie all'Apologo di Menenio Agrippa, che sottolineò l'importanza della cooperazione tra le classi sociali.
- Agrippa paragonò la società a un corpo umano, in cui ogni parte è essenziale al funzionamento complessivo.
- I plebei furono convinti a tornare a Roma, riconoscendo il loro ruolo vitale nello Stato come le mani che nutrono il corpo.
La lotta plebea e la costituzione
Prima che questi istituti (solo plebei) verranno assimilati dalla città, diventando costituzione comune c’è bisogno che questa lotta si protragga per circa un secolo: finora si tratta di istituzioni, di organizzazioni rivoluzionarie ed estranee, non riconosciute dagli altri cittadini.
La crisi di Roma e l'apologo
Durante la prima secessione Roma entrò gravemente in crisi: essa aveva appena affrontato tutta la Lega Latina nella Battaglia del lago Regillo e che, presumibilmente, non aveva ancora firmato il Foedus Cassianum; secondo la tradizione essa venne risolta con il famoso Apologo di Menenio Agrippa , denominato “del ventre e delle mani”, che convinse i plebei a tornare a Roma: egli, per far capire il senso della cooperazione, ricordò ad entrambe le parti che i singoli membri del corpo, per quanto apparentemente possano avere differente importanza, in realtà non funzionano se tutto il corpo non funziona complessivamente; esso recitava: “Cari plebei, vi siete ritirati sul Monte Sacro (o sull'Aventino) perché ritenete di essere coloro che lavorano costantemente, che fanno tutto e tuttavia non avete quello che hanno quanti mangiano tutto ciò che voi fate; dunque, siete come le mani che portano il cibo al ventre e il ventre si ingrandisce grazie al lavoro delle mani, che portano il cibo alla bocca. Ma attenzione: se le mani smettono di nutrire il corpo esso tutto deperisce, non solo il ventre, quindi anche le mani; dunque, i plebei sono essenziali a tutto lo stato, come la singola parte (il ventre) che apparentemente si nutre solo grazie al lavoro delle mani (ma il ventre è parte del corpo, che senza di esso si distrugge)”.