Concetti Chiave
- Cleopatra, figura centrale e strategica della storia romana, salì al trono grazie a Cesare dopo che suo fratello Tolomeo fu eliminato.
- Il rapporto tra Cesare e Cleopatra era motivato da necessità politico-economiche, con l'Egitto come essenziale fornitore di grano per Roma.
- Blaise Pascal sottolinea l'importanza di Cleopatra nella storia con la metafora del suo naso, suggerendo il suo impatto determinante.
- Cleopatra, dotata di straordinaria intelligenza e padronanza di 12 lingue, consolidò il suo potere mantenendo l'indipendenza egiziana sotto Roma.
- La campagna di Cesare contro Farnace nel Ponto culminò nella vittoria rapida di Zela, dove pronunciò la celebre frase "Veni, vidi, vici".
Indice
L'arrivo di Pompeo in Egitto
Pompeo si recò in Egitto e lì Tolomeo, il fratello di Cleopatra, lo fece fuori per avere credito presso Cesare (perché in tutti gli stati intorno Roma cercavano di capire, nel tremendo caos in cui verteva la città, con chi dovevano allearsi); naturalmente Cesare non poteva sopportare che un estraneo uccidesse un generale romano e quindi fece fuori Tolomeo e mise al suo posto Cleopatra (diciassettenne bellissima e furbissima da cui ebbe un figlio, la quale conosceva 12 lingue e poteva dialogare alla pari con i nobili di tutto il mondo), una delle poche figure femminili della storia (come la regina Zenobia) che ebbero un ruolo determinante.
Cleopatra e Cesare: un'alleanza strategica
Attraverso una metafora, Blaise Pascal cerca di esprimere l’importanza storica di una figura come Cleopatra: “Se il naso di Cleopatra fosse stato meno lungo, la faccia della storia romana sarebbe cambiata”; Cesare resta un po’ di tempo in Egitto con Cleopatra, il cui rapporto nasce da una necessità reciproca: entrambi si avvicinavano l’uno all’altra per ragioni politico-economiche, oltre che affettive, come invece il loro rapporto viene descritto formalmente. Dalla prospettiva di Cesare c’era un problema di rifornimento della capitale, perché al di là della Sicilia era l’Egitto il vero granaio del Mediterraneo, mentre la regina Cleopatra aveva bisogno di consolidare il trono e soprattutto di mantenere l’indipendenza del suo popolo sotto la tutela di Roma.
La campagna di Cesare contro Farnace
Un figlio di Mitridate, Farnace, cominciò ad operare nel Ponto dando via ad una nuova politica espansionistica: si allargò in Crimea, in Cappadocia, in Anatolia, riuscendo ad espandersi per tutta l’attuale Turchia, fino all’Armenia (concepita da Roma come uno stato cuscinetto per proteggere l’impero dai Parti, il nuovo contraltare di Roma in Oriente); fu in occasione di questa campagna che Cesare pronunciò la famosissima frase Veni, vidi, vici (“sono arrivato, ho visto, ho vinto”), perché con le sue legioni, legate a lui da un rapporto profondissimo, lo sconfisse nella battaglia di Zela (nel Ponto) nel 47 a.C., in tre giorni (una vittoria fulminea).
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Cleopatra nella storia romana secondo il testo?
- Qual era la natura del rapporto tra Cesare e Cleopatra?
- Qual è il significato della frase "Veni, vidi, vici" nel contesto del testo?
Cleopatra è descritta come una figura femminile determinante nella storia, paragonabile alla regina Zenobia, che ha avuto un ruolo cruciale nel consolidare il suo trono e mantenere l'indipendenza del suo popolo sotto la tutela di Roma.
Il rapporto tra Cesare e Cleopatra era basato su necessità reciproche politico-economiche, oltre che affettive, con Cesare che cercava rifornimenti per Roma e Cleopatra che voleva consolidare il suo potere.
La frase "Veni, vidi, vici" fu pronunciata da Cesare dopo la vittoria fulminea nella battaglia di Zela contro Farnace, figlio di Mitridate, nel 47 a.C., dimostrando la rapidità e l'efficacia della sua campagna militare.