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Concetti Chiave

  • Atene fu la prima città al mondo a scegliere la democrazia, diventando un modello politico per altri popoli, come evidenziato nel discorso di Pericle.
  • Le riforme di Solone miravano a risolvere i conflitti sociali ad Atene, tra cui l'abolizione della schiavitù per debiti e la divisione della società in classi basate sulla produzione agricola.
  • Clistene introdusse una maggiore uguaglianza dividendo Atene in dieci tribù basate su criteri geografici, aumentando il potere del popolo attraverso la bulé e introducendo l'ostracismo.
  • Atene e Sparta erano due polis con visioni politiche contrastanti; Atene evolse verso la democrazia, mentre Sparta mantenne una struttura monarchica-aristocratica.
  • Nonostante il periodo di tirannia sotto Pisistrato, Atene visse uno sviluppo socio-culturale significativo, sostenendo la democrazia come valore fondamentale, soprattutto durante le guerre persiane.
In questo appunto viene descritta la città di Atene. «Il nostro sistema politico non si propone di imitare le leggi di altri popoli: noi non copiamo nessuno, piuttosto siamo noi a costituire un modello per gli altri. Si chiama democrazia, poiché nell’amministrare si qualifica non rispetto ai pochi, ma alla maggioranza». Così, Pericle (495 a.C. – 429 a.C.), nel discorso riportato da Tucidide, parlò della politica di Atene, prima città al mondo a scegliere la democrazia.
Atene: la città greca culla della democrazia articolo

Indice

  1. Sparta e Atene: mappa concettuale e differenze
  2. Le riforme di Solone (594 a.C. - 593 a.C.)
  3. Clistene: la democrazia ateniese cambia ancora
  4. La tirannia di Pisistrato

Sparta e Atene: mappa concettuale e differenze

A partire dalla loro origine, Sparta e Atene sono sempre state polis in contrasto tra di loro a causa delle loro diversità: Sparta era di stirpe dorica, Atene ionica.
Esse avevano due tipi di pensiero completamente inconciliabili e le loro storie le hanno portate a prendere strade differenti.

Difatti, Sparta nasce come una polis monarchica con a capo due re che si succedevano al potere di padre in figlio. Tuttavia, la sua politica espansionistica la porta a diventare una polis monarchico-aristocratica in quanto il potere era concentrato nelle mani degli spartiati (circa 15000). Il resto della popolazione era formato dai Perieci e dagli Iloti, gli abitanti della Laconia e della Messenia, le terre conquistate da Sparta. Essi non avevano nessuna importanza, quindi solo una parte della popolazione partecipava attivamente alla politica.
Come Sparta, agli inizi, anche Atene era una polis monarchica: era cioè governata da un re chiamato “basileus” che veniva incaricato a vita di governare la città. Ad Atene però, la classe aristocratica decise fin da subito di eliminare parte dei poteri del re aggiungendo una serie di magistrati chiamati “arconti” che, a differenza del basileus avevano solo un incarico annuale.
Esistevano tre tipi di arconti:

  • l'arconte basileus che aveva i poteri sacrali;
  • l'arconte polemarco che era a capo dell'esercito;
  • l'arconte eponimo, che dava il nome all'anno.

Ad essi si aggiungevano cinque arconti “tesmoteti” che avevano il potere legislativo. In questo modo Atene aveva abbandonato definitivamente la monarchia per passare ad un governo di tipo aristocratico. Infatti, il potere era concentrato nelle mani dei nobili che ne conservarono a lungo il controllo. Il malcontento della popolazione, tuttavia, si faceva sentire sempre di più: il popolo era stanco dei privilegi degli aristocratici e voleva più uguaglianza. Non erano rari, inoltre, i casi in cui un cittadino veniva reso schiavo non potendo saldare i debiti che veniva costretto a creare con i ricchi per potersi mantenere.
Per ulteriori approfondimenti su Sparta e Atene vedi qui

Le riforme di Solone (594 a.C. - 593 a.C.)

La soluzione a questi conflitti venne trovata da Solone, arconte in carica tra il 594 e il 593 a.C.
Egli prese una serie di provvedimenti mirati a far fronte alle lotte interne che si iniziavano a formare. Il primo fu la “seisachtheia” ovvero lo scuotimento dei pesi: essa prevedeva la cancellazione di tutti i debiti presenti e l'eliminazione della possibilità di diventare schiavo di qualcun altro a causa dei debiti. In secondo luogo, egli divise la popolazione in quattro classi sociali in base alla produzione agricola, questo tipo di divisione venne chiamata “timocrazia”:

  • I “pentacosiomedimni”, la classe più elevata, erano coloro che producevano più di cinquecento medimni (un'unità di misura) di grano o di un altro prodotto agricolo;
  • La seconda classe era quella dei cavalieri, cioè coloro che producevano trecento medimni di grano; essi, insieme ai pentacosiomedimni erano gli unici a poter partecipare alle cariche maggiori nel governo dello stato. Inoltre, nell'esercito, formavano la cavalleria poiché erano gli unici a potersi fornire un equipaggiamento adeguato al combattimento che, a differenza dei nostri giorni, non veniva procurato dallo stato stesso;
  • La terza classe, quella degli “zeugiti”, era formata da quelle persone che producevano almeno duecento medimni di prodotti agricoli e prendevano parte all'esercito solamente come opliti;
  • I teti, l'ultima delle classi, era formata dagli uomini che producevano meno di duecento medimni o non ne producevano affatto. Essi partecipavano nell'esercito soltanto come rematori. La loro importanza accrebbe con l'introduzione di una flotta di circa cento triremi (navi da guerra equipaggiate con tre file di rematori una sovrapposta all'altra) secondo l'idea di Temistocle durante le guerre persiane.

Dividendo la popolazione in base al censo agricolo tuttavia, non si assicurava l'uguaglianza tra tutti i cittadini, infatti ad esempio i commercianti e gli artigiani, pur essendo ricchi, non producevano nessuna quantità di grano. Venendo quindi divisi nella categoria dei teti, si vedevano tolto il diritto di partecipare personalmente alla vita politica della polis.
Il governo della città infatti, a quel tempo, era principalmente nelle mani degli aristocratici che potevano permettersi di partecipare alle cariche maggiori come quella di arconte o membro dell'areopago (il consiglio degli ex arconti). All'assemblea dei cittadini chiamata ecclesia e all'eliea, un tribunale popolare istituito da Solone, poi, partecipavano gli estratti a sorte tra tutti i cittadini (chiunque aveva così la possibilità di farne parte).
Come già detto, tuttavia, non tutti avevano le stesse possibilità di accedere alle cariche pubbliche: i ceti sociali inferiori non potevano ad esempio diventare arconti.
Atene: la città greca culla della democrazia articolo
Per ulteriori approfondimenti su Solone vedi qui

Clistene: la democrazia ateniese cambia ancora

Una maggiore uguaglianza venne raggiunta con Clistene nel 508 a.C., il cui maggiore provvedimento fu quello di dividere la città di Atene, non più in base al censo, ma in base alla posizione geografica.
Divise l'intero territorio in dieci tribù, divise a loro volta in tre “trittie” ciascuna. Ogni tribù era formata da:

  • una trittia di montagna, abitata prevalentemente da contadini;
  • una trittia di costa, abitata principalmente da pescatori e commercianti;
  • una trittia di pianura, abitata dagli aristocratici.

Le tre trittie non dovevano essere necessariamente vicine geograficamente. In questo modo, in una eventuale elezione dei membri degli arconti, dell'areopago o degli strateghi (dieci comandanti militari, uno per ogni tribù), il popolo era in maggioranza numerica e poteva riuscire a far prevalere il proprio candidato a quello aristocratico. Inoltre, Clistene istituì la “bulé” o consiglio dei cinquecento, formato da cinquanta membri per ogni tribù che aveva funzioni amministrative. In questo modo tolse parte dei poteri all'areopago dando più potere al popolo. Clistene inoltre introdusse l'ostracismo: un metodo per l'esilio di personaggi pericolosi per la democrazia. Esso consisteva nello scrivere su un coccio il nome della persona che si voleva fosse mandata in esilio e se il nome di questa persona veniva scritto dalla maggioranza in un'assemblea di almeno seimila uomini, allora egli veniva allontanato dalla polis con l'accusa di essere pericoloso per l'incolumità della democrazia.
Per ulteriori approfondimenti su Clistene vedi qui

La tirannia di Pisistrato

Questa serie di riforme di Solone e Clistene fu resa necessaria dal bisogno di evitare che si ripresentassero avvenimenti come quelli del passato. Pochi anni prima, precisamente nel 561 a.C. la democrazia aveva lasciato il posto al regime tirannico di Pisistrato, un uomo che riuscì a conquistare Atene con la forza. Inizialmente fu scacciato ma infine ritornò al potere e ci restò fino all'anno della sua morte. Il termine tiranno, che oggi ha una connotazione negativa, si riferiva unicamente al fatto che il potere era stato preso con la violenza. Infatti Pisistrato portò la città di Atene in una fase di intenso sviluppo socio-culturale, soprattutto grazie all'introduzione delle feste Dionisie in cui oltre alla celebrazione dei riti sacri, venivano rappresentati spettacoli teatrali di ogni genere; egli fece inoltre raccogliere per iscritto i poemi omerici.
Il valore e il rispetto per la democrazia furono alcuni dei fondamentali principi di Atene che la portarono addirittura a combattere nelle guerre persiane, sostenendo l'ideologia dell'autonomia contro l'ideologia imperiale dei Persiani. Inoltre, la presenza della democrazia nelle varie città di origine greca fu uno dei fattori di unità nazionale: tutti si sentivano parte di un unico grande popolo.
Per ulteriori approfondimenti sulla Democrazia ad Atene vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è il sistema politico di Atene descritto da Pericle?
  2. Pericle descrive il sistema politico di Atene come una democrazia, dove l'amministrazione è guidata dalla maggioranza e non da pochi, rendendo Atene un modello per gli altri.

  3. Quali sono le principali differenze tra Sparta e Atene?
  4. Sparta era una polis monarchico-aristocratica con potere concentrato negli spartiati, mentre Atene, inizialmente monarchica, si evolse in un governo aristocratico con magistrati chiamati arconti.

  5. Quali furono le riforme principali introdotte da Solone?
  6. Solone introdusse la "seisachtheia" per cancellare i debiti e prevenire la schiavitù per debiti, e divise la popolazione in quattro classi sociali basate sulla produzione agricola, chiamata "timocrazia".

  7. Come Clistene ha modificato la democrazia ateniese?
  8. Clistene divise Atene in dieci tribù basate sulla posizione geografica, istituì la "bulé" o consiglio dei cinquecento, e introdusse l'ostracismo per esiliare individui pericolosi per la democrazia.

  9. Qual è stato l'impatto della tirannia di Pisistrato su Atene?
  10. Nonostante il potere preso con la forza, Pisistrato portò Atene a uno sviluppo socio-culturale, introducendo le feste Dionisie e raccogliendo i poemi omerici, contribuendo alla crescita della città.

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