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Concetti Chiave

  • Sparta e Atene incarnano due modelli opposti di polis nell'antica Grecia, con Sparta oligarchica e Atene in evoluzione verso la democrazia.
  • Il sistema di schiavitù differiva tra le due città: Sparta aveva gli Iloti, proprietà dello stato, mentre ad Atene gli schiavi erano per lo più privati.
  • Sparta, situata in Laconia, era conosciuta per la sua disciplina militare e sfruttava le sue risorse naturali, come le miniere di ferro, per costruire un potente esercito.
  • La società spartana era divisa in Spartiati, Perieci e Iloti, con gli Spartiati come élite guerriera e gli Iloti come popolazione asservita.
  • Atene si sviluppò politicamente attraverso riforme significative che favorirono la nascita della democrazia, contrastando con la rigida stabilità oligarchica di Sparta.

Indice

  1. Contrasti tra Sparta e Atene
  2. Struttura sociale spartana
  3. Espansione e dominio spartano
  4. Società spartana e il controllo sugli Iloti
  5. Evoluzione politica ateniese
  6. Cariche e gerarchie ateniesi

Contrasti tra Sparta e Atene

Sparta e Atene rappresentano due modelli opposti di organizzazione politica nell’antica Grecia. Mentre Sparta mantenne un sistema oligarchico, ad Atene ci fu un'evoluzione verso un regime democratico. Le due città-stato presentavano anche differenze significative nella struttura sociale.

A Sparta, i cittadini con pieni diritti erano pochi e altamente selezionati, mentre ad Atene solo i maschi liberi, col tempo, acquisirono pari diritti politici.

Struttura sociale spartana

A Sparta non esistevano schiavi individuali, ma un'intera popolazione subordinata, gli Iloti, era di proprietà dello stato. Al contrario, ad Atene, molti schiavi erano di proprietà privata e svolgevano un ruolo importante nell'economia cittadina.

Atene seguiva un percorso democratico che rendeva la società meno rigida e più accessibile, anche se le differenze di classe erano ancora marcate. Sparta, invece, aveva un sistema più totalitario, in cui ogni aspetto della vita dei cittadini-soldati era sotto il controllo dello stato.

Sparta si trova in Laconia, nel Peloponneso, e si ritiene sia stata fondata da popolazioni doriche intorno all'XI secolo a.C. La città nacque dall’unione di vari villaggi disseminati sul territorio e il suo nome deriva proprio dal termine che significa “sparso” o “disseminato”. Situata in una valle fertile e difesa dalle catene montuose del Taigeto e del Parnone, la città era attraversata dal fiume Eurota.

Grazie alle miniere di ferro situate sulle pendici del Taigeto, gli Spartani poterono produrre armi di alta qualità e si distinsero come uno dei popoli guerrieri più temuti della Grecia. Il loro stile di vita era austero, segnato da una rigida disciplina militare e una profonda religiosità.

Espansione e dominio spartano

La politica spartana non puntava alla fondazione di colonie, ma all'espansione territoriale. Dopo aver sottomesso la Laconia, gli Spartani conquistarono le fertili pianure della Messenia attraverso due guerre messeniche. La prima guerra si svolse tra il 730 e il 710 a.C., mentre la seconda verso la metà del VII secolo a.C. Gli abitanti della Messenia furono ridotti in schiavitù, e le loro terre distribuite tra i guerrieri spartani. Nel VI secolo a.C., grazie alla Lega Peloponnesiaca, Sparta consolidò il proprio dominio militare su molte città del Peloponneso, imponendo un regime oligarchico ai suoi alleati.

Società spartana e il controllo sugli Iloti

Gli Spartiati erano i cittadini con pieni diritti, detti anche homoioi (gli “uguali”). Essi erano discendenti dei Dori conquistatori e detenevano le terre migliori, coltivate dagli Iloti. Gli Spartiati si dedicavano unicamente alla guerra, componendo l'esercito oplitico, temuto in tutta la Grecia per la sua coesione e organizzazione.

I Perieci, abitanti liberi della Laconia, erano artigiani e contadini con una certa autonomia amministrativa e obbligo di fornire truppe ausiliarie. Gli Iloti, invece, erano discendenti della popolazione asservita durante le conquiste spartane e privi di qualsiasi diritto, subendo un duro sfruttamento per sostenere la società spartana.

Una pratica simbolica del controllo sugli Iloti era la Krypteia: i giovani spartiati, all’età di 18 anni, vivevano per un anno isolati, armati di un solo pugnale e nascosti durante il giorno. Di notte, attaccavano gli Iloti per consolidare il terrore tra gli schiavi e dimostrare il proprio valore come guerrieri.

Evoluzione politica ateniese

Gli ateniesi erano orgogliosi della propria autoctonia, ovvero del fatto di essere nati nel territorio che abitavano, l’Attica, una penisola ricca di risorse come viti, ulivi, marmo e miniere. La nobiltà ateniese era costituita dagli Eupatridi, che si organizzarono politicamente tra il XII e il IX secolo a.C., assumendo sempre più potere fino a relegare il re a un ruolo prevalentemente religioso.

  • Leggi di Dracone: stabilite intorno al 624 a.C., con norme particolarmente severe.
  • Riforme di Solone: introduzione della timocrazia.
  • Tirannia di Pisistrato: e dei suoi figli.
  • Riforme di Clistene: che sancirono l’isonomia e la democrazia.

Cariche e gerarchie ateniesi

Le cariche principali in Atene erano occupate da magistrati, tra cui l’Arconte (responsabile della giustizia civile e penale), il Polemarcho (responsabile delle attività militari) e i sei Tesmoteti (controllori delle leggi).

Pur apparendo entrambi regimi oligarchici, Sparta si fondava su una rigida gerarchia etnica, basata sulla contrapposizione tra vincitori e vinti. Atene, invece, sebbene dominata dalla nobiltà, non aveva una distinzione etnica così marcata, e il suo sistema politico era più flessibile. Questo permise ad Atene di evolversi verso forme di governo democratico, che contrastavano nettamente con la stabilità oligarchica di Sparta.

Alla fine del VII secolo a.C., Atene era segnata da disuguaglianze sociali e politiche, con un popolo sempre più impoverito che accusava gli Eupatridi di sfruttamento. Le riforme che si susseguirono gettarono le basi per la democrazia ateniese, mentre Sparta restava fedele al proprio sistema oligarchico e militarista, garantendo un modello sociale e politico unico e in contrasto con quello di Atene.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze tra Sparta e Atene in termini di organizzazione politica?
  2. Sparta manteneva un sistema oligarchico con una rigida gerarchia etnica, mentre Atene evolse verso un regime democratico, con una maggiore flessibilità politica.

  3. Come era strutturata la società spartana?
  4. La società spartana era composta da Spartiati, Perieci e Iloti, con i primi come cittadini con pieni diritti, i secondi come abitanti liberi con obblighi militari, e gli ultimi come popolazione subordinata senza diritti.

  5. Qual era il ruolo degli Iloti nella società spartana?
  6. Gli Iloti erano una popolazione subordinata, discendenti delle conquiste spartane, che lavoravano le terre per sostenere la società spartana e subivano un duro sfruttamento.

  7. Quali furono le riforme politiche significative ad Atene?
  8. Le riforme significative ad Atene includono le leggi di Dracone, le riforme di Solone, la tirannia di Pisistrato e le riforme di Clistene, che portarono all'isonomia e alla democrazia.

  9. In che modo la krypteia rifletteva il controllo spartano sugli Iloti?
  10. La krypteia era una prova di coraggio per i giovani spartiati, che attaccavano gli Iloti di notte per consolidare il terrore tra gli schiavi e dimostrare il proprio valore come guerrieri.

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