Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Atene inizialmente era una monarchia, ma si trasformò in una repubblica oligarchica governata dagli eupatridi dopo il sacrificio del re Crodo.
  • Dracone fu incaricato di redigere leggi scritte che confermassero i privilegi dei ricchi, ma non apportarono reali cambiamenti per i cittadini comuni.
  • Solone cercò di democratizzare Atene, permettendo a tutti i cittadini di partecipare all'assemblea, ma la divisione in classi basata sulla ricchezza limitava l'accesso alle cariche pubbliche.
  • Pisistrato prese il potere come tiranno, governando saggiamente e ridistribuendo terre, ma il suo governo non fu duraturo a causa dei suoi figli.
  • Clistene attuò una riforma che abolì le classi sociali, dividendo la popolazione in tribù, e trasformò Atene nella prima vera democrazia.

Indice

  1. Le origini monarchiche di Atene
  2. La transizione verso la repubblica
  3. Le leggi di Dracone
  4. Le riforme di Solone
  5. L'ascesa di Pisistrato
  6. La riforma di Clistene

Le origini monarchiche di Atene

Agli inizi Atene era una monarchia, ma non conosciamo il nome dei re, né l’epoca in cui essi vissero. Sappiamo soltanto chi fosse l’ultimo re: si chiamava Crodo e visse verso l’VIII secolo d.C. Secondo la leggenda, quando Atene subì la minaccia dei Dori, l’oracolo di Delfi predisse che avrebbe vinto i, popolo il cui re sarebbe stato ucciso in battaglia.

Allora, Crodo pensò di sacrificarsi volontariamente, si introdusse nel campo nemico e fingendosi un semplice soldato riuscì a farsi uccidere.

La transizione verso la repubblica

Gli ateniesi vinsero la guerra, ma i cittadini più ricchi, con la scuola che non ci sarebbe mai stato un monarca altrettanto dedito alla patria, non individuarono alcun successore ed il governo di Atene fu trasformato in repubblica. Tuttavia, si trattava di una repubblica oligarchica. Infatti, il governo della città veniva affidato non nelle mani di un solo sovrano, bensì affidato ad un gruppo privilegiato di un gruppo di cittadini ricchi, chiamati “eupatridi”. Essi sceglievano fra di loro nove amministratori dello Stato, chiamati “arconti” e i membri dell’“areopàgo”, cioè dell’assemblea che amministrava la giustizia. Poiché non esistevano leggi scritte, questi ultimi amministravano lo Stato e la giustizia secondo i propri interessi.

Le leggi di Dracone

Fu allora conferito ad uno degli arconti, Dracone, l’incarico di elaborare delle leggi scritte. Egli dette ad Atene delle leggi scritte e stabili, che, tuttavia, non facevano altro che mettere per iscritto i sistemi di governo e le pene crudeli che fino ad allora erano applicate fino ad allora dagli eupatridi. Per questo motivo, si può affermare che le leggi di Dracone servirono soltanto a confermare i privilegi dei ricchi.

Le riforme di Solone

Il primo passo verso una vera democrazia fu compiuto da Solone. Egli cercò di risolvere il problema dando a tutti i cittadini la possibilità di partecipare al governo della città. Infatti, tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, si riunivano in un’apposita assemblea, chiamata “ecclesia” per approvare o meno le leggi. Tuttavia, la società era divisa in quattro classi (pentacosiomedimni, cavalieri, zeugiti e teti), secondo la ricchezza posseduta e soltanto coloro che appartenevano alle prime due potevano accedere alle cariche pubbliche. Un cittadino, però, poteva accedere alla classe superiore se, con il proprio lavoro, riusciva ad aumentare i propri beni e quindi ad arricchirsi. Questo era già un notevole passo in avanti verso la democrazia, ma presentava un grande difetto: per accedere al governo occorreva essere ricchi o diventarlo. Per questo motivo, la riforma di Solone creò malcontento fra I cittadini.

L'ascesa di Pisistrato

Ad un certo punto, ad Atene si arrivò sull’orlo della guerra civile e nel 561 a.C., Pisistrato, un uomo abile quanto energico approfittò di tale situazione per impadronirsi del potere e rimase così padrone (= tiranno) della città per ben trenta anni. Tuttavia, egli governò con saggezza: confiscò le terre a coloro che ne possedevano troppe per distribuirle ai contadini; inoltre, favorì il commercio marittimo e dotò Atene di strade, palazzi e acquedotti. Alla sua morte, avvenuta nel 528 a.C., la situazione ripiombò nel caos perché i suoi due figli governarono da tiranni; uno fu assassinato e l’altro fu costretto a fuggire. Per ristabilire l’ordine, si pensò di ritornare alla riforma di Solone, ma non ci si rese conto che nella città era molto cresciuto di importanza il ceto medio, composto da artigiani e da commercianti, i quali reclamavano una rappresentanza più significativa all’interno degli organi governativi.

La riforma di Clistene

Per accontentarli, Clìstene attuò una nuova riforma, apportando opportune modifiche a quella di Solone. Innanzitutto, egli abolì la suddivisione in classi sociali secondo la ricchezza e la popolazione fu divisa in dieci tribù ognuna delle quali comprendeva cittadini di ogni categoria. Finalmente, tutti i cittadini avevano ottenuto le stesse possibilità di salire alle più alte cariche dello Stato e quindi Atene, dopo secoli di lotte, era diventata la prima democrazia della storia.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la struttura del governo di Atene prima delle riforme democratiche?
  2. Prima delle riforme, Atene era governata da una repubblica oligarchica, dove il potere era nelle mani degli "eupatridi", un gruppo di cittadini ricchi che sceglievano gli arconti e i membri dell'areopago.

  3. Qual è stato il contributo di Dracone alla legislazione ateniese?
  4. Dracone ha elaborato le prime leggi scritte di Atene, che però confermavano i privilegi dei ricchi e mantenevano le pene crudeli già esistenti.

  5. In che modo Solone ha cercato di avvicinare Atene alla democrazia?
  6. Solone ha permesso a tutti i cittadini di partecipare all'ecclesia per approvare le leggi, ma solo i più ricchi potevano accedere alle cariche pubbliche, creando malcontento.

  7. Come ha governato Pisistrato durante il suo periodo di potere?
  8. Pisistrato ha governato con saggezza, redistribuendo le terre ai contadini, favorendo il commercio e migliorando le infrastrutture di Atene.

  9. Quali cambiamenti ha introdotto Clìstene per stabilire la democrazia ad Atene?
  10. Clìstene ha abolito la suddivisione in classi sociali basate sulla ricchezza, dividendo la popolazione in dieci tribù, permettendo a tutti i cittadini di accedere alle cariche dello Stato.

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