Concetti Chiave
- Clistene, diventato Arconte nel 508 a.C., introdusse la "Riforma di Clistene" per una distribuzione equa del potere politico tra i cittadini.
- La riforma suddivise l'Attica in tre zone: città, interno e costa, con ulteriori divisioni in Trittìe e Demi per una gestione amministrativa efficiente.
- Il Bulè, un organo di 500 membri, aveva il compito di preparare le leggi da portare all'Ekiclesia, garantendo rappresentanza da tutte le tribù.
- Il governo cittadino comprendeva circa 700 magistrature, con gli Arconti come figure chiave, eletti per evitare favoritismi.
- Gli Strategi, non eletti, gestivano le iniziative militari, mentre i diritti politici erano riservati ai cittadini maschi, escludendo donne, schiavi e stranieri.
Indice
L'ascesa di Clistene
Nel 508 a.C. Clistene divenne Arconte.
Grazie a lui tutti poterono partecipare al potere politico, anche se in piccola parte.
La riforma di Clistene
Clistene fece una riforma che porta il suo nome, “Riforma di Clistene”, che stabiliva la ripartizione del territorio dell’Attica.
La riforma
Struttura amministrativa dell'Attica
L’Attica venne suddivisa in tre zone:
1) la città
2) l’interno
3) la costa
Ogni zona fu ulteriormente divisa in dieci unità amministrative chiamate Trittìe.
Ogni Trittìa era ancora suddivisa in piccole unità chiamate Demi.
Lo scopo di Clistene era quello di organizzare le tribù in modo che ognuna di esse avesse una popolazione omogenea:
città: aristocratici
interno: contadini
costa: pescatori e commercianti
Il ruolo del Bulè
Oltre all’Assemblea c’era anche un altro organo molto importante, il Bulè, formato da 500 persone. Il suo compito era quello di preparare la bozza delle leggi da sottoporre poi al parere dell’ Ekiclesia (assemblea del popolo) che le avrebbe dovute votare.
I 500 membri non lavoravano tutti insieme, ovviamente, ma a gruppi di 50 persone per volta, i quali si avvicendavano ai lavori di quest’assemblea, ogni Pritania, cioè periodo dell’anno che dura circa 35 giorni.
Le 50 persone provenivano da tutte le tribù, per garantire il ricambio continuo delle persone che lavoravano nella Bulè e non si poteva partecipare alla Bulè più di due volte .
Le magistrature e i diritti politici
Le funzioni di governo della città erano suddivise in circa 700 magistrature.
I magistrati più importanti erano gli Arconti, scelti da ogni tribù, 10 per ognuna di esse ( a differenza di Solone, Clistene aggiunge un Arconte, che ha la funzione di segretario). I magistrati vengono eletti per evitare favoritismi; l’unica carica che non veniva decretata tramite elezione era quella dello Stratega, che costituiva l’esecutivo militare (iniziative belliche).
I diritti politici erano limitati ai cittadini maschi, con esclusione, ovviamente di donne, di schiavi e stranieri
Domande da interrogazione
- Qual è stata la principale riforma introdotta da Clistene?
- Qual era il ruolo del Bulè nell'antica Atene?
- Come erano suddivise le funzioni di governo nella città sotto Clistene?
Clistene ha introdotto la "Riforma di Clistene", che ha suddiviso l'Attica in tre zone e ulteriormente in Trittìe e Demi, per organizzare le tribù in modo omogeneo.
Il Bulè era un organo composto da 500 persone che preparava le bozze delle leggi da sottoporre all'Ekclesia per la votazione, lavorando a gruppi di 50 persone per garantire un ricambio continuo.
Le funzioni di governo erano suddivise in circa 700 magistrature, con gli Arconti come magistrati più importanti, eletti per evitare favoritismi, mentre lo Stratega, responsabile delle iniziative belliche, non era eletto.