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Vietati armi e coltelli di tutte le dimensioni: regolamento di 30 pagine in una scuola articolo

Ormai si sente quotidianamente parlare di episodi di violenza a scuola e non stupisce che in molti istituti la questione della sicurezza sia diventata centrale, un tema prioritario per molti dirigenti e per tutto il personale scolastico. 

Sta facendo discutere l’azione messa in atto da un istituto professionale di Udine per far fronte all’ondata di violenza che ha colpito le scuole con prepotenza soprattutto negli ultimi tempi.

Qui il dirigente scolastico ha adottato un regolamento di circa 30 pagine che impedisce di introdurre nell’ambiente scolastico armi o altri oggetti potenzialmente pericolosi.

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La violenza nell’ambiente scolastico

Negli ultimi tempi, in diverse scuole si è diffusa un’atmosfera di violenza. Episodi di bullismo sempre più frequenti, continue aggressioni ai docenti e al personale scolastico che deve guardarsi non solo dagli studenti ma anche dai loro familiari, che pur di prendere le difese dei loro ragazzi sono disposti a tutto. Minacce e insulti sono all’ordine del giorno nell’ambiente scolastico, ma non ci si limita solo a questo. Ormai capita sempre più frequentemente che litigi e discussioni sfocino in comportamenti violenti che mettono a rischio tutte le persone che ogni giorno vivono l’ambiente scolastico. Questo contesto ha allarmato anche i vertici dell’Istruzione e, proprio in questi giorni, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sta valutando azioni e provvedimenti da mettere in atto per contrastare la violenza nelle scuole.

I provvedimenti delle scuole

Il mese di febbraio è cominciato da appena una settimana e dall’inizio dell’anno le segnalazioni di aggressioni a scuola hanno già raggiunto quota 36. Non stupisce quindi che molti istituti si stiano adoperando per individuare soluzioni a questo grave problema. Un esempio di chi ha già messo in atto una strategia volta a ridurre il rischio di aggressioni è un istituto professionale di Udine, che ha deciso di adottare un nuovo regolamento di circa trenta pagine in cui viene esplicitato il divieto di introdurre nell’edificio scolastico qualsiasi oggetto potenzialmente pericoloso, in cui vengono illustrate norme contro il porto d’armi e severe sanzioni disciplinari, nelle quali si rischia di incorrere, se si violano le direttive dell’istituto.

Una scuola di Pordenone ha invece annoverato tra le infrazioni più gravi l’introduzione di armi o di sostanze pericolose all’interno dell’istituto. Anche in questo caso i provvedimenti disciplinari, che verranno applicati a chi dovesse violare le norme di sicurezza, sono severissimi e prevedono conseguenze dirette sul percorso scolastico degli studenti coinvolti. In base alla gravità dell’infrazione commessa da un alunno si rischia anche la bocciatura o la non ammissione all’esame di Stato, qualora si trattasse di uno studente frequentante l’ultimo anno.

Chiara Galgano