
Anche il dibattito pubblico si divide, tra chi ritiene che all'interno delle mura scolastiche occorra un abbigliamento consono, e chi invece vorrebbe gli studenti liberi di esprimersi, anche tramite il vestiario. In merito, alcuni istituti hanno diramato il nuovo regolamento ancora prima dell'inizio dell'anno, come un istituto di istruzione superiore di Gorizia che ha posto l'obbligo di ”un abbigliamento adeguato” negli ambienti scolastici.
-
Leggi anche:
- Gli studenti tornano a scuola pensando al portafoglio: 1 su 2 spenderà meno dello scorso anno. Per molti stop agli accessori griffati
- Ritorno a scuola, più di 8 milioni gli studenti in classe. Ma in 10 anni sono quasi un milione in meno
- Si torna a scuola, il ministro Bianchi: "Non mancano i docenti". Sul caro-energia: "Mai parlato di settimana corta"
Stop a minigonne, canottiere e abiti strappati: la circolare arriva prima del ritorno a scuola
Nella circolare, diramata già lo scorso 6 settembre, si legge: ”Gli studenti sono tenuti ad avere un abbigliamento adeguato, inteso come sintomo di rispetto verso un ambiente comune e verso le persone che fanno parte di quell’ambiente”. Stop quindi ad abiti strappati, jeans corti e pantaloni “bassi” per gli studenti. Alle studentesse viene imposto invece di evitare scollature evidenti e minigonne. Ma – si legge nella circolare – sono banditi anche infradito e abbigliamento fit da palestra come ”magliettine succinte per le ragazze, che mostrano ombelico e costole, canottiere larghissime aperte sui fianchi, di moda tra i ragazzi”.
Data pubblicazione 14 Settembre 2022, Ore 12:13
Data aggiornamento 14 Settembre 2022, Ore 12:16