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La merenda su ordinazione in una scuola di Pordenone

La ricreazione è un momento irrinunciabile di studenti e docenti che nemmeno il Covid-19 può cancellare. Sicuramente le modalità di fare la piccola pausa mattutina sono cambiate in tutte le scuole per poter rispettare le principali norme di sicurezza, prima fra tutte quella del distanziamento sociale.

Molte scuole, soprattutto quelle prive di spazi aperti tali da contenere gli studenti lontani gli uni dagli altri, hanno infatti imposto lo svolgimento della ricreazione ognuno seduto al proprio banco. Per evitare il rischio di assembramenti infatti milioni di studenti non possono più circolare liberamente per i corridoi della scuola o creare lunghe file alle macchinette o ai bar degli istituti ma devono attenersi alle regole che ogni scuola ha ritenuto prudente adottare. Secondo i risultati di un sondaggio svolto da Skuola.net su 3mila studenti di scuole medie e superiori rientrati a scuola l scorso 14 settembre, i dati dimostrano che più di 7 alunni su 10 durante la ricreazione sono obbligati a rimanere seduti al banco mentre nelle scuole dove sono presenti distributori automatici di snack, per 1 alunno su 2 sono inaccessibili.

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Come conciliare allora la possibilità di fare merenda con il rispetto delle misure di sicurezza? La soluzione proposta dalla dirigente Laura Borin, alla guida dell’Istituto Tecnico tecnologico J. F. Kennedy di Pordenone, è finalizzata proprio a questo scopo. La preside ha infatti avanzato una proposta curiosa che permetterebbe a tutti gli studenti di fare merenda, sempre seduti al proprio banco, in modo sicuro attraverso l’ideazione di un sistema di ordinazione facile e accessibile a tutti. Ordinare è semplicissimo e veloce: basta scannerizzare un Qr Code che permette di vedere gli snack disponibili e di ordinarli entro le ore 12:00, per poi ricevere l’ordinazione il giorno successivo. Il pagamento verrà infatti effettuato in contanti direttamente al momento della ricezione. Insomma, questa soluzione potrebbe rivelarsi un buon compromesso per assicurare il rispetto del distanziamento sociale senza però sottrarre agli studenti il diritto fare merenda.

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