
Diplomati e laureati alla ricerca di un lavoro: per tutti coloro che, dopo la scuola o l'università, cercano un impiego, è importante sapere la tendenza del mondo delle imprese. Per aiutare in questo, le pubblicazioni Excelsior Unioncamere sul lavoro dopo gli studi (aggiornate al 2018) cercano di fare chiarezza sul rapporto di domanda e offerta di laureati e diplomati.
Quali sono i più richiesti, e quali - invece - i più difficili da trovare per chi offre lavoro? Come spiegano i dati Excelsior - Unioncamere, ci sono delle tendenze che continueranno: per fare degli esempi, crescerà in generale la richiesta di personale qualificato, quindi continuerà ad espandersi la domanda di diplomati e laureati di area tecnica e scientifica; gli informatici e i programmatori saranno sempre più richiesti; anche le professioni di servizio alla persona e di insegnamento sono destinate a crescere, per l’invecchiamento della popolazione e per la maggiore diffusione della formazione in ogni fascia di età. Prevedono un’espansione le professioni legate al turismo, alla cultura, al “made in Italy”, all’uso del tempo libero.
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I laureati più richiesti dalle aziende
Le entrate (in azienda) previste per i laureati nel 2018 sono aumentate di più del 10%, circa 550.000, pari al 12,1% del totale. Anche se molti posti sono coperti dai trasferimenti di chi già lavora, crescono gli spazi per i neolaureati.
Le imprese più propense ad impiegare laureati, nuovi e vecchi, sono quelle dei servizi, che ne accoglieranno 83 su cento, in crescita, mentre 14 su cento andranno nelle imprese manifatturiere e meno di 3 su cento nelle costruzioni.
I primi cinque settori sia dei servizi che dell’industria manifatturiera comprendono circa il 70% delle entrate.
Per l’industria, al quinto posto si collocano le industrie alimentari, mentre, per i servizi, occupano l’ultimo posto i servizi operativi di supporto alle imprese.
Lauree che fanno trovare lavoro
Per quanto riguarda gli indirizzi di laurea, i più richiesti sono quelli dell’ambito economico, conquasi 150mila posti domandati. Seguono le lauree che portano a insegnamento e formazione, ma le lauree di ingegneria (elettronica e dell’informazione, industriale, gestionale e altri indirizzi, rispettivamente al terzo, quinto e sesto posto, più l’ingresso di ingegneria civile e ambientale) contano insieme 127mila posizioni nelle professioni soprattutto tecniche e scientifiche.
Il sanitario e paramedico, con quasi 40mila posti, passa al quarto posto. In sesta posizione troviamo l’indirizzo politico sociale, scavalcato al quinto posto da linguistico, traduttori e interpreti.
Professioni per cui sono richiesti laureati
Tra le professioni che hanno più spazio per i giovani laureati sono in testa due professioni sanitarie: gli educatori professionali e tecnici della riabilitazione, in prima posizione, e gli infermieri ed ostetriche in seconda.Seguono professioni che coprono gli ambiti dell’informatica, con gli analisti e progettisti software e i programmatori informatici. Si passa poi all’economia, con i tecnici del marketing e gli specialisti nei rapporti con il mercato ed infine la formazione, con tre diverse professioni (insegnanti nella formazione professionale, insegnanti di scuola pre-primaria ed esperti nella progettazione formativa). Tra gli ingegneri, i più richiesti sono quelli energetici e meccanici.
I laureati più richiesti perché introvabili
I laureati che le aziende richiedono ma che non riescono a trovare, sono quelli dei vari corsi di ingegneria, più della metà. Seguono con il 43,5% i laureati di indirizzo scientifico, matematico e fisico (che comprende informatica) e quelli a indirizzo linguistico: le imprese riescono a trovarne solo quattro su dieci.La motivazione varia a seconda dei settori: nell’industria i laureati mancano proprio, mentre nei servizi ce ne sono di più, ma con competenze meno adeguate.
Se si considera la percentuale di difficoltà di reperimento, le professioni più difficili da trovare sono gli insegnanti di lingue e di arti applicate e gli analisti e progettisti di software, ma guardando i valori assoluti analisti e progettisti di software rimangono in testa alla classifica insieme ai tecnici programmatori e agli ingegneri energetici e meccanici. Restano quindi gli informatici e ingegneri i più ricercati, che vede una richiesta di quasi sessantamila figure professionali, in cui la difficoltà di reperimento supera il 50%.
I diplomati più richiesti dalle aziende
L’industria richiede il 22% dei diplomati, e i primi cinque settori da soli coprono il 71% delle richieste, con circa 250mila entrate.
La domanda più elevata è però nel settore dei servizi, che prevede l’ingresso di oltre 1.100mila diplomati, e il comparto di punta, i servizi turistici, di alloggio e ristorazione, ne richiede da solo oltre 208mila, seguito dal commercio al dettaglio con 204mila. Seguono i servizi di supporto alle persone e alle imprese, i trasporti e la logistica; al quinto posto, con distacco, il commercio all’ingrosso.
Gli indirizzi di diploma che fanno trovare lavoro
l’indirizzo più richiesto è quello amministrazione, finanza e marketing, che prepara persone che possono trovare impiego in molti settori. Seguono l’indirizzo meccanico, meccatronico e dell’energia e quello di turismo, enogastronomia e ospitalità, e poi tutti gli altri con valori inferiori. Alcuni diplomi relativamente meno richiesti, per esempio quelli di informatici e programmatori, offrono ottime prospettive di impiego, perché sono difficili da trovare.
Professioni per cui sono richiesti i diplomati
Se siete in possesso di un diploma, è interessante capire quali sono le professioni specifiche più domandate: per esempio, gli addetti all’amministrazione e back-office, che figurano al secondo posto, possono lavorare in uno qualsiasi dei settori che abbiamo appena visto. Al primo posto, ci sono gli assistenti alla vendita in esercizi commerciali, con 166mila posti domandati.
Diplomati più richiesti perché introvabili
Ma le richieste delle aziende non riguardano sono i laureati; c'è anche una buona percentuale di coloro che possiedono semplicemente il diploma di scuola superiore. In particolare si tratta dei diplomati provenienti dagli istituti tecnici e professionali. Se esaminiamo più da vicino i vari indirizzi, vediamo che i diplomati più difficilida trovare sono quelli in informatica e telecomunicazioni (quasi uno su due, 45,7%), ma valori superiori al 40% si hanno anche in elettronica e elettrotecnica e in meccanica, meccatronica ed energia. Le imprese stentano a trovare un diplomato su tre anche per gli indirizzi produzioni e manutenzioni industriali e per il sistema moda. Agli indirizzi di diploma difficili da trovare corrispondono in linea di massima le professioni difficili da trovare per i
diplomati.
Vediamo ora quali sono le principali professioni in cui il titolo di studio preferito dalle imprese è il diploma (almeno il 50% delle entrate previste) e che offrono maggiori possibilità di lavoro perché le imprese fanno fatica a trovare candidati.
In cima alla classifica troviamo gli agenti assicurativi. Le compagnie assicurative negli ultimi anni sono sempre più orientate verso prodotti altamente digitalizzati e non trovano personale adeguatamente preparato. Seguono gli elettrotecnici, i tecnici elettronici e i periti e agenti immobiliari, professioni difficili da reperire per oltre il 50% delle imprese. Se però si considerano i valori assoluti emergono due figure tecniche: i tecnici esperti inapplicazioni informatiche e i disegnatori industriali.
Fonte dati: “Il lavoro dopo gli studi. La domanda e l'offerta di laureati e diplomati nel 2018”, Sistema informativo Excelsior