
A Mondovì, una cittadina del Piemonte, una studentessa iscritta nel Liceo Linguistico Vasco-Beccaria-Govone, in seguito ad un ricorso vinto al Collegio di Stato, venerdì 15 novembre ha potuto sostenere di nuovo la prova orale dell’esame di Stato.
Qui abbiamo raccontato tutta la storia.
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Un ricorso vanificato: la seconda bocciatura
In seguito alla bocciatura ufficiale decretata dalla commissione lo scorso luglio durante la maturità 2019, l’allieva, insieme ad altri 37 studenti del liceo, aveva firmato una lettera aperta in cui si accusava la commissione esaminatrice di non aver rispettato le direttive ministeriali per ciò che riguarda lo svolgimento della prova orale.In seguito alla bocciatura, la studentessa ha deciso di ricorrere a vie legali presentando e vincendo un ricorso che gli ha procurato la possibilità di poter nuovamente sostenere la prova di esame orale. A giudicare la prova, è stata predisposta una commissione vera e propria a cui ha presieduto il preside della scuola Bruno Gabetti.
Ma come si è svolta questa seconda prova orale e che punteggio ha ottenuto? Le parole del dirigente scolastico non lasciano spazio a fraintendimenti: “La prova orale di venerdì è durata un po' di più del normale, al fine di verificare con accuratezza le competenze in ciascuna disciplina e quelle interdisciplinari. Il punteggio finale? È un dato che non viene pubblicato per i non ammessi, potrebbe soltanto richiederlo la candidata formulando un'istanza di accesso agli atti”.
Un esame di maturità ripetuto tre volte
Nonostante l’ottenimento di questa seconda e nuova possibilità, l’epilogo di questa storia si è riconfermato lo stesso, restituendo alla studentessa una nuova bocciatura. Dopo la riconferma del giudizio già espresso a luglio scorso, l’allieva a giugno prossimo dovrà sostenere per la terza volta nel giro di soli 12 mesi l’esame di maturità, nella speranza stavolta di un esito diverso.