Ragazzo down salva bimba in mare ma sui social viene attaccato dagli haters: ora la storia diventa un docufilm

Valerio Catoia è un giovane atleta affetto da sindrome di down e, dopo aver salvato a Sabaudia una bambina che stava per annegare, invece di essere lodato per il suo gesto è stato preso di mira da una serie di attacchisui social. Da questa storia è nato il docufilm "Haters e piccoli eroi" realizzato dalla Polizia di Stato e dagli studenti dell’Istituto di Cinematografia “Roberto Rossellini” di Roma per portare avanti l'opera di sensibilizzazione contro il cyberbullismo ma, andiamo a scoprirne qualcosa in più.

Il coraggio di Valerio

A volte bastano dei gesti per cambiare una vita ed il caso dell'atto di coraggio di Valerio che non ci ha pensato due volte a tuffarsi in acqua nel momento in cui ha visto che una bambina a Sabaudia stava per annegare. A seguito di questa sua azione però è stato preso di mira da diversi insulti sui social e così, un altro atto di coraggio:Valerio e la sua famiglia hanno deciso di denunciare i vari haters.

Valerio è così diventato il testimonial della campagna educativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni contro l’odio sul web, nel 2017 è stato anche nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l'anno scorso il Capo della Polizia, il prefetto Lamberto Giannini, ha deciso di nominarlo "Poliziotto ad Honorem", un titolo che solitamente è destinato a chi si dedica ad attività che hanno il fine di rafforzare la cultura dei valori civili, l'inclusione sociale e che rappresentano a pieno quei valori ispirati alla cultura della legalità della Polizia di Stato.

Haters e piccoli eroi

Dal coraggio di Valerio è nato il corto "Haters e piccoli eroi" che è stato presentato ieri all'Auditorium Parco della Musica di Roma davanti a 1200 studenti. Lo stesso corto sarà diffuso su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di sensibilizzare i ragazzi, i genitori e i docenti a contrastare tutti quei gesti legati all'uso scorretto della rete.

Questo anche il senso delle parole dello stesso Capo della Polizia che, rivolgendosi agli studenti, ha detto:"Vi siete resi conto di quanto male possono fare dei comportamenti che, in maniera forse un po' affrettata, si giudicano solamente sciocchi o banali. Io penso che oggi voi dovete essere come tante sentinelle, pronte a darci una mano usando le parole giuste quando qualche amico si avvia su una strada sbagliata. Ci toglierete del lavoro perché sarete in grado con la vostra freschezza, con la vostra intelligenza, con la vostra sensibilità di far capire a chi sbaglia quanto possano essere gravi alcuni comportamenti. Poi se non ci si riesce, arriviamo noi".

Guarda il docufilm qui:

Paolo Di Falco