
A raccontare la notizia è ‘La Repubblica’.
La storia di Maria inizia 22 anni fa a Sant’Antonio Abate, piccolo comune periferico della provincia di Napoli. Ma ora il suo futuro è nella capitale: già firmato il contratto con la pubblica amministrazione.- Leggi anche:
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Maria D'Antuono, funzionaria dell'Agenzia delle entrate a soli 22 anni
Maria D’Antuono è riuscita nell’impresa del concorso pubblico, a soli 22 anni. Un risultato davvero sorprendente, anche in considerazione del fatto che, alla partenza, i candidati ammontavano a 100mila. L’orgoglio è obbligato e comprensibile: “Sono la dipendente più giovane d’Italia di uno degli enti strategici per il Paese”, ha dichiarato la ragazza, come riportato da ‘La Repubblica’.All’indomani della firma del contratto di assunzione a tempo indeterminato, racconta Maria, è subito diventata la mascotte dell’ufficio. “Chi l’avrebbe detto”, ha commentato. “Ho sempre pensato che lavorare nella pubblica amministrazione fosse una meta a cui tendere. Anche per non dovere essere ostaggio di precariato e sfruttamento. Nel posto in cui sono cresciuta il posto fisso è una meta”.
E pensare che, dopo essersi laureata in Economia all’Università di Salerno, Maria aveva deciso di partecipare al concorso più che altro per temprarsi. “Non pensavo di riuscire. C’erano candidati che aveva già provato molte volte. Piuttosto l’ho vissuto come un allenamento, come quando si va in palestra”.
"Io sono fiera delle mie umili origini"
Ma il risultato ottenuto da Maria non è certo dovuto alla fortuna. Lavoratrice e studiosa fin da piccola, la 22enne non è nuova a imprese del genere: nel 2021, ad appena vennt’anni, ha festeggiato la laurea triennale in Economia e commercio. “Provengo da una famiglia che conosce il peso di sacrifici e sudore, ho sempre dato una mano ai miei nel loro vivaio di piante. Io sono fiera delle mie umili origini”.
Il messaggio di Maria: "Dimostriamo che al sud siamo capaci"
Una storia tutta italiana, che parla di rivalsa, impegno e lotta agli stereotipi che riguardano il Mezzogiorno. “Bisogna sfatare falsi miti e tabù, soprattutto se si è una donna. Chi si impegna riesce”, ha affermato Maria, che ha voluto condividere la sua esperienza proprio con lo scopo di lanciare un messaggio agli altri ragazzi: “Io non ho avuto mai nessuno alle spalle. Solo la conoscenza acquisita sui libri. E vorrei che altri giovani del Sud sapessero dove può portare l’impegno, quando è accompagnato da coraggio e determinazione”. Poi ha continuato, forte della sua caparbietà e dei suoi risultati: “Non è vero che valgono solo le raccomandazioni. Io ho potuto contare solo sulla mia famiglia e mi è bastato”.Ma il traguardo raggiunto non è ancora la tappa di arrivo. Maria D’Antuono andrà avanti con i suoi amati libri ben aperti sulla scrivania. L’intenzione è infatti quella di continuare con gli studi e portare a compimento anche la magistrale in Economia. Anche perché, ha ribadito, nei suoi programmi non era affatto prevista l’assunzione: “Ho partecipato per fare un’esperienza. Poi quando ho superato le prime prove, arrivando all'ultima insieme ad altri settemila ho cominciato a crederci”.
Questo il suo messaggio: “Dimostriamo che al Sud siamo capaci”.