1. Università, le facoltà in cui la tesi di laurea "costa" più tempo (e forse fatica)

    Il XIX Rapporto Almalaurea sulla condizione dei laureati ha osservato quanto ci si mette a scrivere la tesi nella varie facoltà. A Medicina si superano gli 8 mesi, a Economia e Statistica ne bastano meno della metà. Tesi magistrali molto più impegnative.
    Marcello G.

    di Marcello G.

  2. I corsi di laurea "parcheggio": ecco dove i fuori corso sono di più

    Per laurearsi in Giurisprudenza occorre in media la metà del tempo in più rispetto alla durata ‘legale’ del corso. Discorso simile per Architettura e Lettere. Tempi rispettati a Medicina e nelle Professioni sanitarie.
    Marcello G.

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  3. Solai e tetti traballanti: aiuto, le scuole ci crollano addosso

    Il recente crollo del solaio del liceo Virgilio di Roma riapre la discussione sul tema dell'edilizia scolastica. Secondo i dati di Cittadinanzattiva, negli ultimi 4 anni si sono verificati ben 156 crolli. In alcuni casi, eventi annunciati e prevedibili.
    Marcello G.

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  4. Alternanza scuola lavoro, 1 su 5 non fa corsi sulla sicurezza

    L'infortunio di un 17enne di La Spezia durante l'alternanza riaccende le polemiche. Secondo una rilevazione di Skuola.net, il 19% non riceve una formazione specifica prima di intraprendere il tirocinio. A 1 su 7 non viene assegnato un tutor aziendale.
    Marcello G.

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  5. Fuori sede, ricchi o poveri? Dipende dalla città. Ma tanto pagano mamma e papà

    Milano, Roma, Firenze le città più care. In Sicilia, invece, l'affitto costa poco. Ma, secondo Skuola.net, nel 42% dei casi le spese di sistemazione non sono un problema da studente: a saldare a fine mese ci pensano i genitori.
    Marcello G.

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  6. Registro elettronico: prof affezionati alla carta, soprattutto al Sud

    Tanti professori ancora non abbandonano il cartaceo e affiancano la tecnologia alla tradizione. Spesso, poi, sono gli stessi studenti a metterci le mani. È quanto emerge da una web survey di Skuola.net su 7mila studenti delle scuole medie e superiori.
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  7. Smartphone in classe, dov'è la novità? Lo usiamo già (anche per chattare)

    Lo smartphone in classe è ormai sdoganato. Ma non sempre solo per motivi didattici. Circa la metà degli intervistati usa il telefono per chattare o giocare durante le lezioni. La maggioranza, però, lo accende (a intermittenza) su sollecitazione dei profes
    Marcello G.

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