
A qualche giorno di distanza dal compleanno del cellulare, la stragrande maggioranza degli studenti confessa a Skuola.net di non poterne fare a meno nemmeno durante l’orario scolastico. Stando a quanto risposto da 9 ragazzi su 10 al sondaggio di Skuola.net “Cellulare in classe”, il dispositivo si porterebbe a scuola, e per la maggioranza di loro non per farlo restare negli zaini o in qualche astuccio, ma proprio per utilizzarlo. Inutile dire che tra gli scopi dell’uso del cellulare in classe non c’è solo lo studio, ma anche il divertimento.
CELLULARE PER SOCIALIZZARE - Sappiamo bene che l’età della scuola corrisponde ad una fase della vita in cui si cerca e si sviluppa la socialità. L’evoluzione tecnologica del telefonino prima e della rete poi hanno modificato profondamente il modo di stare a scuola. Se sul finire degli anni ’90 erano relativamente pochi gli studenti possessori di cellulare, già a metà del 2000 il telefonino era diventato un fenomeno di massa tanto da costringere il Ministero ad emanare una direttiva – conosciuta come Circolare Fioroni - per proibirne l’uso durante le attività didattiche anche sulla scia degli episodi di bullismo ripresi con i primi videofonini e poi postati in rete.
COME PASSA IL TEMPO - Nel tempo è cambiato anche il modo stesso di usare il cellulare e a dimostrarlo sono le risposte stesse date dai ragazzi ai sondaggi di Skuola.net riguardanti l’utilizzo del dispositivo in classe nel 2011 ed oggi. Infatti, appena un paio di anni fa gli studenti che portavano il cellulare a scuola per adoperarlo erano in minoranza. Su di loro vinceva il 38% di coloro che lo portavano per tenerlo nello zaino e magari usarlo dopo il suono dell’ultima campanella per comunicare con i genitori. Ad oggi la situazione sembra essersi ribaltata. I ragazzi non possono fare a meno dei loro smartphone nemmeno durante le ore di lezione e li portano con loro con lo scopo di utilizzarli. Questo perché non si può fare a meno di notare che con il passare degli anni sono i cellulari stessi ad essere cambiati. Infatti, se fino a qualche anno si utilizzavano solo per comunicare via voce o tramite messaggi con la persona dall’altra parte del telefono, ora si utilizzano anche per rimanere sintonizzati con il resto del mondo.
TRA FACEBOOK ED HARLEM SHAKE - Inoltre, ad oggi il 45% degli studenti dichiara di usare abitualmente il proprio cellulare anche per postare su Facebook mentre è a scuola. Trasgredisce la circolare Fioroni? Non necessariamente. Infatti il divieto è relativo solo alle attività didattiche, anche se poi foto e filmati di quello che si fa a scuola non possono comunque essere postati su Facebook, stando alle disposizioni del garante della Privacy, se non con il consenso di tutti i presenti. Si tratta di un fenomeno in continua evoluzione: le centinaia di Harlem Shake realizzati nelle scuole italiane nell’ultimo periodo, sono per la maggior parte ripresi con telefoni cellulari durante la ricreazione o altri momenti in assenza di lezioni.
CELL PER STUDIARE - Ma lo smartphone rappresenta anche un ausilio per lo studio. Viene infatti impiegato per ripassare la lezione mentre si va a scuola, oppure tra un’ora e l’altra. A sostegno di questa tesi il fatto che se nell'a.s. 2010/2011 solo l'1% degli utenti usava Skuola.net nelle ore mattutine da smartphone, nel 2011/2012 la percentuale è salita al 3% e nel 2012/2013 ha toccato il 15%. Quando poi ci sono notizie di vitale importanza, come ad esempio l’ufficializzazione da parte del Ministero delle materie di seconda prova e dei commissari esterni per la Maturità, tutti si riversano dai loro smartphone in rete per saperne di più.
L’APP DI SKUOLA.NET, MA NON SOLO - La rete, accortasi di questo fenomeno è subito corsa incontro alle necessità degli studenti, prima fra tutti Skuola.net con la sua App dove i ragazzi possono trovare migliaia di appunti tutte le notizie riguardanti il mondo della scuola e dell’università. Proprio qualche giorno fa, un ragazzo di 17 anni, Michel, ha scritto: “Ho scaricato l'app per caso e devo dire che quando ho provato a cercare appunti o altro che mi aiutasse a studiare ho sempre, e dico sempre, trovato quello che mi serviva! Sono al terzo anno di liceo ed è dura, ma grazie a voi posso studiare/ ripassare ovunque senza dovermi portare 1000 libri dietro! Complimenti! Fate venir voglia di studiare anche a me”. Ma questa non rappresenta l’unico ausilio web per gli studenti. Infatti, esistono diversi siti dedicati all’argomento tra cui Apps2study che, mettendosi nei panni dei ragazzi, ogni giorno effettua una selezione completa ed accurata delle migliori App Android per il mondo della scuola.