
Durante la pandemia che stiamo vivendo, e nella quale siamo perennemente connessi, o tramite internet - con giornali online e social network - o tramite televisione - tramite i Tg e i Tgr - è più importante che mai non farsi prendere dal panico a causa delle notizie che leggiamo: non sempre sono vere o sono state impostate sulla base di fonti verificate. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato la realizzazione di un’edizione speciale dell’Osservatorio sulla disinformazione online dedicata al tema del coronavirus, secondo il quale arriva fino al 7% la percentuale di notizie fake prodotte quotidianamente rispetto al totale di News sul Coronavirus.
Secondo il rapporto, quelle che seguono sono le 10 bufale più diffuse in rete sul Coronavirus, smascherate attraverso il fact-checking di importanti testate giornalistiche.
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10. L’ibuprofene peggiora il Coronavirus
Questa è una delle prime fake news che vi segnaliamo. Infatti non esistono alcun tipo di prove scientifiche a sostegno del fatto che l’assunzione di ibuprofene possa provocare un peggioramento nella malattia causata da Covid-19.
9. Pensioni ridotte del 50%
E’ falsa anche l’immagine che ha fatto il giro del web, dove era immortalata una finta circolare firmata apparentemente dall’INPS che comunicava un abbassamento del 50% sulle pensioni ad aprile e maggio a causa dell’emergenza da Coronavirus.
8. La vitamina C aiuta a guarire dal Covid-19
Come per l’ibuprofene, ci troviamo davanti a un’altra fake news. Infatti la vitamina C potrebbe aiutare nel miglioramento, tuttavia anche in questo caso non ci sono evidenze scientifiche che supportano questa tesi.
7. L’audio sulle teorie complottiste
E’ finto anche l’audio di un presunto italiano rimasto bloccato in Cina che espone tramite un messaggio vocale su Whatsapp la sua teoria complottista riguardo il Governo Cinese e la pandemia ora in atto.
6. La foto delle bare in fila
La foto che sicuramente avrete visto online, o inoltrata su Whatsapp da qualche altro contatto, che raffigura una lunga fila di bare e che si afferma fosse stata scattata a Bergamo in realtà è un falso. Infatti la foto in questione non è stata scattata nel 2020 a Bergamo, bensì nel 2013 a Lampedusa.
5. La delibera sullo Stato di Emergenza tenuta nascosta
Ebbene, se vi è arrivata questa notizia, non credeteci. Infatti la delibera sullo Stato d’Emergenza in Italia del 31/01/20 era nota a tutti, e moltissimi media in quei giorni hanno ripreso e trattato questa news.
4. Bere più acqua per “affogare” il virus
Bere moltissima acqua, addirittura si parlava di un bicchiere d’acqua ogni 15 minuti, non aiuta a combattere il virus, o almeno, non c’è nessuna prova che lo dimostra, quindi possiamo bollare come fake news anche questo rimedio della nonna.
3. Il servizio del TgR Leonardo sul virus creato in laboratorio
Il servizio in questione, del TgR Leonardo, mandato in onda per la prima volta nel 2015, parlava sì di un virus creato in laboratorio, ma non si riferiva in aclun modo al Covid-19, né ne aveva previsto la diffusione. E’ stato rilanciato ultimamente solamente per creare diffusione e alimentare il panico.
2. Stipendi ridotti per le alte cariche dello Stato
Anche qui siamo di fronte a una fake news: infatti non esiste nessun decreto, obbligo, o legge che vede la riduzione degli stipendi delle cariche Statali in caso di Stato di Emergenza.