Blanc
Genius
9 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il poema epico è una narrazione in versi che racconta le gesta eroiche di personaggi e popoli, mescolando mito e realtà, spesso legata a eventi storici specifici.
  • L'Iliade, composta da Omero, descrive la guerra di Troia e i conflitti tra gli Achei e i Troiani, con eroi come Achille ed Ettore e il coinvolgimento degli dei.
  • L'Odissea segue il viaggio di ritorno di Ulisse a Itaca dopo la guerra di Troia, ostacolato dal dio Poseidone e sostenuto da Zeus e Atena, con eventi che si svolgono in trentaquattro giorni.
  • L'Eneide, scritta da Virgilio, narra il viaggio di Enea, eroe troiano, attraverso il Mediterraneo fino al Lazio, prefigurando la nascita della stirpe romana e coinvolgendo vari dei.
  • In tutti i poemi epici, gli dei giocano un ruolo cruciale, influenzando gli eventi e il destino degli eroi, riflettendo la cultura e le credenze dell'epoca.

In questo appunto si descrive il poema epico che è un componimento letterario composto in versi, che narra le vicende e le gesta eroiche di personaggi e popoli a metà tra il mito e la realtà. Può riferirsi a un periodo storico e a degli eventi circoscritti nello spazio e nel tempo, come per l’Iliade, che narra le vicende legate alla guerra di Troia, oppure girare intorno a un personaggio, come l’Odissea o l’Eneide che raccontano le avventure e le peripezie di due eroi dell’antichità, Ulisse ed Enea.

Sebbene spesso i tre poemi siano accomunati, essi presentano precise e differenti caratteristiche, a partire, appunto, dai temi trattati.
Iliade, Odissea, Eneide: differenze e somiglianze articolo

Indice

  1. Iliade: struttura trama e personaggi
  2. Odissea: il viaggio di Ulisse
  3. Eneide: il poema epico latino

Iliade: struttura trama e personaggi

L’Iliade è un poema epico composto da venticinquemila esametri dattilici, suddivisi in ventiquattro libri. Il racconto è il frutto di una tradizione orale che ad un certo punto venne messa per iscritto da Omero, a cui è riconosciuto il merito dell’opera ma di cui in realtà non è accertata l’esistenza (si pensi alla questione omerica). Nell’Iliade (che deve il suo nome a Ilion, il nome della città di Troia in greco) si narrano i cinquantuno giorni dell’ultimo anno della guerra di Troia, una guerra che venne combattuta tra gli Achei e la città di Troia intorno al 1250 a.C. circa (o tra il 1194 a.C. e il 1184 a.C). A scatenare la guerra, come noto, fu il rapimento di Elena, regina di Sparta e donna bellissima e molto ambita, da parte di Paride, figlio di Priamo, re di Troia. A seguito di tale vicenda, Menelao, marito di Elena, e Agamennone, decidono di radunare un esercito per muovere guerra alla città dell’Asia Minore. La guerra, che durava ormai da dieci anni, viene narrata nell’Iliade dal momento in cui Agamennone, re di Micene, che aveva rapito Criseide (Troiana), figlia del sacerdote di Apollo, come preda di guerra, si rifiuta di restituirla. Nelle vicende narrate emergono molte personalità di eroi sia da una parte che dall’altra:

  • Achille, figlio di Peleo la cui ira è elemento costante di tutta la narrazione e con cui si apre l’opera: “Canta, Musa divina, l'ira del Pelide Achille, / l'ira rovinosa che portò ai Greci infiniti dolori, / e mandò sottoterra all'Ade molte anime forti”. Egli combatte per gli Achei ma è furioso con Agamennone e finisce per ritirarsi dalla guerra. Ha proposto di far restituire Criseide al padre e Agamennone, come risposta, ha rapito la sua schiava Briseide;
  • Patroclo, amico da una vita di Achille, decide di combattere con l’armatura dell’amico finché non viene ucciso da Ettore, figlio primogenito del re di Troia;
  • Ettore, eroe vittorioso e marito di Andromaca, con la cui morte si conclude il poema. Venne ucciso da Achille che aveva deciso di tornare in guerra per vendicare la morte dell’amico Patroclo. Achille, dopo averlo ucciso, ne straziò il corpo per dodici giorni, prima di restituirlo, per volere di Zeus, al padre Priamo.

Molto interessante all’interno dell’Iliade è vedere come le divinità siano presenti e partecipino in prima persona nelle vicende terrene. Dall’Olimpo infatti, alcune intervengono a favore degli Achei, come Atena, Poseidone, Era, altre in favore dei Troiani, come Afrodite, Apollo, Artemide. Altre ancora invece rimangono neutrali, come Zeus, il re degli dei.
Per ulteriori approfondimenti sull’Iliade vedi qui

Odissea: il viaggio di Ulisse

L’Odissea, un poema epico anch’esso attribuito ad Omero e ritenuto successivo all’Iliade, narra il viaggio di Ulisse (o Odisseo). Dopo aver combattuto nella guerra di Troia insieme agli Achei, egli prova a far ritorno a Itaca, sua terra natale e regno, ma viene ostacolato dal dio Poseidone, suo nemico. Come l’Iliade, anche l’Odissea è nata come un racconto orale, tramandato dagli aedi, poi messo per iscritto in esametri dattilici, ed è suddivisa in ventiquattro libri, indicati con le lettere dell’alfabeto greco. Nel poema si possono individuare cinque nuclei tematici principali in successione:

  • la Telemachia (libri I-IV), nel quale si descrive la situazione a Itaca in assenza di Ulisse e il viaggio di Telemaco, suo figlio;
  • Feacide (libri V-VII), l’arrivo e la permanenza di Ulisse presso il re dei Feaci, Alcinoo;
  • gli Apologhi presso Alcinoo (libri VIII-XII) nei quali, tra i Feaci, Ulisse racconta i giorni del suo viaggio precedenti al suo arrivo;
  • Il ritorno a Itaca (libri XIII-XXIII) e la vendetta sui proci, nobili di Itaca che aspiravano al trono e alla conquista di Penelope, moglie di Ulisse con cui egli si ricongiunge al suo arrivo.
  • Libro XXIV, con cui si conclude la vicenda e si riassumono le avventure di Ulisse.

Anche nell’Odissea, come nell’Iliade, l’intervento divino è determinante a cambiare le sorti della vicenda. Poseidone, come già visto, è l’antagonista di Ulisse, colui che ne ostacola ogni volta il rientro ad Itaca. Rientro per cui l’eroe impiegherà dieci anni (ma i fatti narrati nel poema si sviluppano in trentaquattro giorni). L’odio del dio si accentua inoltre quando Ulisse ne acceca il figlio Polifemo. Zeus invece aiuta il re di Itaca o direttamente o tramite l’intervento di Atena.
Per ulteriori approfondimenti sull’Odissea vedi qui
Iliade, Odissea, Eneide: differenze e somiglianze articolo

Eneide: il poema epico latino

Di tutt’altro periodo è invece l’Eneide, poema epico latino anch’esso in esametri dattilici e composto da dodici libri, scritto tra il 29 a.C. e il 19 a.C. da Publio Virgilio Marone. Protagonista dell’opera però è un altro eroe della guerra di Troia, il troiano Enea, figlio di Anchise, principe di Dardania, e della dea Venere. Nel poema si narra il suo viaggio successivo alla guerra attraverso il Mediterraneo, e il suo arrivo sulle coste del Lazio, in Italia, dove la leggenda vuole che diede il via alla stirpe del popolo romano. Questo il famoso incipit dell’opera: “Canto l'armi e l'eroe, che primo dai lidi di Troia, profugo per fato, giunse in Italia alle spiagge di Lavinio, vessato alquanto attraverso terre e in aperto mare da ira divina”. Come nell’Iliade e nell’Odissea, anche nell’Eneide il tempo narrativo non coincide con il susseguirsi delle vicende. Come i poemi greci, l’opera virgiliana infatti presenta i fatti attraverso delle analessi, come succede nel libro II, nel quale Enea, ospite dalla regina di Cartagine, Didone, racconta la distruzione di Troia (tramite l’inganno del cavallo), che lo costrinse a fuggire. Nei capitoli successivi verrà narrato il seguito del viaggio di Enea, dall’amore per Didone, alla partenza verso Erice, in Sicilia, dove si trova la tomba del padre. Giunge poi a Cuma, presso la Sibilla, la profetessa che gli rivela le avventure future e la via per l’oltretomba, nella quale l’eroe troiano scenderà per incontrare il padre Anchise che gli mostrerà il futuro di Alba e di Roma. Dopo questo incontro Enea sbarca alla foce del Tevere, dove l’intervento divino di Giunone (anche qui abbiamo la presenza di divinità che intervengono nelle vicende terrene) farà scoppiare una guerra. Sarà Vulcano, altro dio, a forgiare lo scudo di Enea, sulle quali sono scolpite le sorti e il futuro di Roma: dalla fondazione di Romolo 753 a.C. alla battaglia di Azio, 31 a.C. Scoppia la guerra tra i Troiani di Enea e i Rutuli, abitanti del Lazio, sostenuti da Giunone, guerra che finirà con la vittoria dell’eroe troiano.
Per ulteriori approfondimenti sull’Eneide vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del poema epico?
  2. Il poema epico è un componimento letterario in versi che narra le gesta eroiche di personaggi e popoli, mescolando mito e realtà, e può riferirsi a eventi storici specifici o ruotare attorno a un personaggio centrale.

  3. Qual è la struttura dell'Iliade e quali sono i suoi temi principali?
  4. L'Iliade è composta da ventiquattro libri di esametri dattilici e narra i cinquantuno giorni dell'ultimo anno della guerra di Troia, concentrandosi su eroi come Achille, Patroclo ed Ettore, e sull'intervento delle divinità.

  5. Come si sviluppa il viaggio di Ulisse nell'Odissea?
  6. L'Odissea, suddivisa in ventiquattro libri, racconta il viaggio di Ulisse di ritorno a Itaca dopo la guerra di Troia, ostacolato da Poseidone, e include temi come la Telemachia, il soggiorno presso i Feaci e la vendetta sui proci.

  7. Quali sono le differenze tra l'Eneide e i poemi omerici?
  8. L'Eneide, scritta da Virgilio, è un poema epico latino composto da dodici libri che narra il viaggio di Enea dopo la guerra di Troia, con un focus sulla fondazione della stirpe romana, e presenta analessi simili ai poemi greci.

  9. Qual è il ruolo delle divinità nei poemi epici descritti?
  10. Nei poemi epici come l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide, le divinità intervengono attivamente nelle vicende umane, influenzando il corso degli eventi e sostenendo o ostacolando gli eroi protagonisti.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community