
Si torna quindi alle origini. Nella serata del 26 gennaio, puntuali come un orologio svizzero, sono state comunicate le prime coordinate: le materie della seconda prova 2023, cioè lo scritto di indirizzo (di nuovo su base nazionale, come da normativa di riferimento), e le discipline che saranno affidate ai commissari esterni, ovvero quei membri in commissione che provengono da altre scuole e che tanto spaventano gli studenti.
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Tutto sommato, il Ministero non ha voluto mettere in difficoltà i maturandi. Niente impediva al numero uno di Viale Trastevere di assegnare la doppia materia in seconda prova, possibilità prevista dalla legge. E anche sulla scelta delle discipline, in generale, non ci sono state grandi sorprese. Ad esempio, al Classico ci sarà Latino, Matematica allo Scientifico, per grande giubilo di queste categorie di maturandi. Per di più, la correzione della seconda prova, praticamente per tutti gli indirizzi, sarà affidata al professore interno, che meglio conosce i propri alunni e che, magari, può mettersi una mano sul cuore nel momento di usare la matita rossa (o, almeno, questo sperano i ragazzi). Anche la scelta delle materie esterne, per moltissimi indirizzi, è stata più che generosa.
Sondaggio Skuola.net: 6 maturandi su 10 soddisfatti
Anche i risultati di un sondaggio effettuato a caldo dal portale Skuola.net subito dopo l’uscita delle materie sembrano confermano un tendenziale apprezzamento per le decisioni del MIM. Tra i maturandi intercettati, più di 6 su 10 si dicono soddisfatti dal fatto che per la prova d’indirizzo sia stata selezionata una sola materia e, altrettanti (attorno al 60%), hanno apprezzato la materia caratterizzante il proprio indirizzo di studi su cui è ricaduta la scelta. Ancora maggiore, il plauso per aver affidato - praticamente in tutti i percorsi liceali e tecnici - la materia (e quindi la correzione del secondo scritto) a un commissario interno: a ringraziare sentitamente sono stati ben 7 su 10.Fortunatamente il ministro Valditara ha usato il buonsenso nelle scelte delle materie di seconda prova. Infatti secondo Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net “si è evitato lo spauracchio di prove bi-disciplinari laddove la normativa lo consentirebbe e, in molti indirizzi, la scelta della materia di seconda prova è stata più nel segno della tradizione che dell’innovazione, come ad esempio avvenuto allo scientifico dove matematica è sicuramente meno temuta di fisica alla Maturità. Lo stesso approccio buonista speriamo sia mantenuto nelle tracce d’esame, come avvenuto lo scorso anno”.
Allo Scientifico gli studenti esultano
Il sospiro di sollievo dei maturandi, in particolare di quelli del Liceo Scientifico, non si è fatto attendere neanche sui social network. Una ricognizione - fatta sempre da Skuola.net - ha raccolto i commenti più interessati affidati a Twitter. Una studentessa, per esempio, ha pubblicato una divertente gif (immagine animata) con giovani gioiosi in altalena, descrivendo così la situazione: “Noi dello Scientifico che vediamo quelli degli altri istituti lamentarsi per cosa è capitato alla maturità mentre noi non ci siamo trovati fisica alla seconda prova e come esterni abbiamo solo arte, italiano e scienze”. Un altro le fa eco: “Pov: fai lo Scientifico e stai festeggiando perché fisica non è uscita allo scritto”. Un altro ancora pubblica il video di una standing ovation con una dedica esplicita: “Matematica interna allo Scientifico. C’è poco da dire, stiamo godendo”.Insomma, questo è il tenore delle reazioni degli studenti dello Scientifico. Per loro, Maturità da 5 stelle, o è forse più appropriato dire da 100 e lode. Valditara si è fatto degli amici.
Al Classico umori contrastanti
Se la maturità scientifica è un sì, quella del Classico è forse un nì. Si gioisce per il Latino in seconda prova ma il commissario esterno di Scienze non permette un'esultanza da campo da calcio. Così, uno studente posta un balletto leggiadro commentando: “Noi del Classico dopo aver saputo che avremo latino alla seconda prova”. E una sua collega, non riuscendo forse a contenere l’entusiasmo, digita a stento “Latino al Classico Latino al Classicooooodkdkdkdjdjdkskdkkdoskwkwlpsdkj£”. Ma, allo stesso tempo, c’è chi sta cercando i responsabili della scelta delle materie esterne: “Comunque vorrei sapere chi ha deciso Scienze esterna al Classico”. O chi sta per prendere decisioni estreme: “Io mi uccido per Scienze esterno, ho deciso”.
Linguistico e Scienze Umane "disperati" per i commissari esterni
Immancabile, poi, il girone infernale. E sembra che quest’anno sia toccato agli studenti del Liceo Linguistico e a quelli del Liceo delle Scienze Umane, con Lucifero impersonato, rispettivamente, dal commissario esterno di Fisica e da quello di Chimica. In fondo, sondaggio alla mano, circa 4 maturandi su 10 non sono stati affatto contenti delle scelte del Ministero e, tra questi, è facile immaginare che ci siano parecchi rappresentanti di questi indirizzi.“Ma quelli del Miur non avevano niente di meglio da fare che mettermi fisica esterna al Linguistico?”, scrive un maturando disperato. “Fisica al massimo posso dire che l’ambiente circostante è bello e che il tempo è sereno”, asserisce un altro, immaginandosi già davanti alla commissione durante il colloquio. “Fisica esterna, se vuole posso calcolare la velocità con cui buttarmi dal balcone”, esagera un’altra studentessa. E poi una cascata di meme, gif e video con immagini di pianti, fallimenti, situazioni incresciose, a descrivere uno stato d’animo tutt’altro che ottimista.
Non ci vanno piano neanche i ragazzi di Scienze Umane, che come anticipato dovranno vedersela con uno prof di Chimica sconosciuto in commissione. “Per scegliere queste materie chist sta frustrat malament. Chimica esterna allo Scienze Umane ma t’appost? Non è che se l’indirizzo ha la parola Scienze in mezzo significa che siamo tutti scienziati, abbiamo 2 ore a settimana”, scherza un colorito commento su Twitter. “Credono davvero che io possa spiccicare parola di Chimica”, ironizza un’altra maturanda. E c’è chi vorrebbe addirittura ricorrere alle “vie legali”: “Allo Scienze Umane sono usciti Inglese e Chimica esterni. Inglese. Chimica. Esterni. Allo Scienze Umane. Dovrebbe essere illegale una cosa del genere”.
L'Unione degli Studenti voleva un esame diverso
In questo scompiglio generale non si è fatto attendere il commento dell’Unione degli Studenti, che davanti alla pubblicazione delle materie non le manda a dire e contesta l’intera impalcatura della Maturità 2023. Per i rappresentanti degli studenti, l’esame avrebbe dovuto essere rinnovato, ma mantenendo una “vecchia conoscenza” che da sempre ha rappresentato la coperta di Linus studentesca: la tesina.“Questa modalità di Esame non tiene conto dell’eredità che ci ha lasciato la pandemia ed è concentrata su una valutazione serrata e meccanica, che tiene conto più dei risultati delle singole prove che del percorso scolastico e formativo svolto nel corso degli anni”, dice Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti secondo cui, inoltre, non si terrebbe conto della necessità di ripensare un nuovo Esame di Stato, “che possa essere un momento realmente formativo e in cui lo studente possa esercitare il suo pensiero critico, innanzitutto attraverso l'inserimento di una tesina multidisciplinare”.
Ma uno dei punti caldi della protesta riguarderebbe anche l’assenza di un confronto tra gli studenti e il Ministro sulle decisioni riguardanti l’esame. “Nonostante avessimo già da tempo presentato al Ministro Valditara la nostra proposta di maturità per quest’anno, il Ministro ha deciso di proseguire per conto proprio, pubblicando un esame costruito senza interloquire con le organizzazioni studentesche - ricorda Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’Unione Degli Studenti - Vogliamo un esame che dia risalto alla capacità critica e all’emancipazione degli studenti e che non sia puramente nozionistico e svolto con metodi frontali, fino a quel momento continueremo a mobilitarci!”.