
La Maturità 2025 è ormai dietro l'angolo, e con essa arriva anche la domanda che attanaglia tanti studenti dell'ultimo anno: cosa serve per essere ammessi all’esame di Stato?
Se pensate che basti la presenza in aula e un po' di impegno, beh, è meglio rivedere le proprie aspettative.
Con l’ordinanza del Ministero dell'Istruzione e del Merito del 31 marzo 2025, sono stati introdotti alcuni aggiornamenti che modificano leggermente le regole per l’ammissione. Ma non preoccupatevi: non è il momento di entrare nel panico, basta seguire le nuove linee guida!Indice
Requisiti di ammissione Maturità 2025: prima di tutto la presenza
La frequenza scolastica, proprio come gli anni precedenti, resta uno dei principali criteri per essere ammessi alla Maturità 2025. Per ottenere l’ammissione all’esame di Stato, lo studente dovrà aver frequentato almeno il 75% delle ore previste per l’ultimo anno, limitando le assenze non giustificate al massimo al 25%.
Ma parlando di numeri: di preciso, quante assenze si possono fare?
PCTO obbligatori
Attenzione, poi, a un altro aspetto legato in qualche modo alla frequenza: non basta, infatti, solo esserci fisicamente, bisogna anche partecipare attivamente alle attività scolastiche, tra cui i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento), che quest'anno sono obbligatori per poter accedere all'esame. Ogni indirizzo ha il suo numero minimo di ore, che variano da 90 ore per i licei, a 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali.
Voti: condotta decisiva per la Maturità 2025
Una delle principali novità per la Maturità 2025 riguarda la valutazione del comportamento. Se fino a qualche anno fa bastava un comportamento "sufficientemente positivo", senza tante conseguenze, ora il voto in condotta gioca un ruolo fondamentale. Un voto di 6/10 in comportamento obbliga lo studente a preparare un elaborato critico su un tema di cittadinanza attiva e solidale, che sarà discusso durante il colloquio orale. Se invece il comportamento è inferiore alla sufficienza, l’ammissione all’esame è negata.
Inoltre, il voto di condotta influenzerà direttamente il credito scolastico accumulato: soltanto chi avrà ottenuto una votazione pari a superiore a 9 potrà infatti ambire al massimo dei crediti scolastici per ogni anno. Altrimenti, si rischia un "taglio" di un punto per ogni annualità in cui ci si è fermati al massimo all'8.
Per il resto, la valutazione delle discipline non cambia rispetto agli anni precedenti. Questo significa che è necessario aver ottenuto almeno un 6/10 in tutte le materie per accedere all’esame. Le eccezioni sono rare e riguardano solo i casi in cui il Consiglio di Classe decida, con annessa motivazione, di ammettere uno studente pur con una o più insufficienze lievi.
Le prove INVALSI: partecipazione obbligatoria
Ultimo aspetto fondamentale per l’ammissione riguarda le prove INVALSI, che quest’anno sono state già svolte a marzo. Per essere ammessi all’esame non è necessario raggiungere un punteggio specifico, ma è comunque obbligatorio partecipare.
Chi non ha potuto sostenere le prove INVALSI durante la sessione ordinaria, ha ancora la possibilità di farlo durante la sessione suppletiva, che si terrà dal 26 maggio al 6 giugno 2025.