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Requisiti di ammissione Maturità

La Maturità 2025 si avvicina a grandi passi e, tra ansie, programmi da finire e ripassoni generali, una domanda comincia a girare con insistenza nei corridoi delle scuole: Cosa serve davvero per essere ammessi all’esame di Stato?”. L’Ordinanza Ministeriale ha finalmente fissato i paletti ufficiali e, come sempre, ci sono alcuni punti da tenere d’occhio.

Niente di impossibile, ma è meglio essere chiari: non basta “tirare a campare” fino a giugno.

Per essere ammessi, infatti, non è sufficiente frequentare l’ultimo anno: ci sono quattro requisiti fondamentali da rispettare, alcuni dei quali già noti agli studenti delle scorse edizioni, altri aggiornati in base alle ultime novità normative. In particolare, chi ha un comportamento borderline (ovvero una valutazione pari a sei decimi) dovrà affrontare un elaborato aggiuntivo da discutere all’orale. E occhio anche ai PCTO, che da quest’anno diventano obbligatori.

Insomma, se ti stai chiedendo se puoi tirare un sospiro di sollievo o se è il caso di rimetterti in carreggiata, qui trovi spiegato punto per punto cosa serve per sedersi tra i banchi della Maturità.

Indice

  1. Maturità 2025: le date da segnare in rosso sul calendario
  2. Presenza a scuola: il 75% delle ore è obbligatorio
  3. Prove INVALSI: partecipare è un dovere
  4. PCTO: requisito obbligatorio per l'esame di Stato 2025
  5. Voti: niente insufficienze, soprattutto un condotta

Maturità 2025: le date da segnare in rosso sul calendario

Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato da tempo le date delle prove scritte della Maturità 2025. Si parte mercoledì 18 giugno alle 8:30 con la prima prova di Italiano, uguale per tutti gli indirizzi. Il giorno dopo, giovedì 19 giugno, sempre alle 8:30, sarà la volta della seconda prova, diversa da scuola a scuola in base al percorso di studi.

Una volta archiviate le due prove scritte, si passa al colloquio orale, che in molte scuole prende il via già a partire dal lunedì successivo, 23 giugno. Si tratta della fase finale dell’esame, quella in cui si mettono in gioco conoscenze, capacità di collegamento e, per chi ha ricevuto l’assegnazione, anche l’elaborato sulla cittadinanza attiva.

Presenza a scuola: il 75% delle ore è obbligatorio

Non è una formalità: per essere ammessi alla Maturità serve aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale. In pratica, significa che non puoi superare il 25% di assenze, salvo i casi giustificati previsti dal regolamento interno di ciascuna scuola. Quindi sì, i ponti strategici e le “assenze tattiche” hanno un limite.

Vuoi indicazioni precise sul numero di assenze consentite? Allora dài uno sguardo al nostro articolo:

Prove INVALSI: partecipare è un dovere

Un altro requisito chiave è la partecipazione alle prove INVALSI, che sono andate in scena nel mese di marzo. Non importa il risultato: ciò che conta è la presenza. Le prove INVALSI, infatti, non influenzeranno in alcun modo né la tua media scolastica né il voto che troverai impresso sul diploma. 

Maturità: cosa serve per essere ammessi?

Non eri presente alla sessione ordinaria? Beh, non disperare: puoi ancora sostenere le prove INVALSI 2025 nella sessione suppletiva, pensata proprio per venire incontro agli assenti. Segna quindi sul calendario: la sessione suppletiva va dal 26 maggio al 6 giugno 2025.

PCTO: requisito obbligatorio per l'esame di Stato 2025

Da quest'anno cambia musica: conosciuti ancora da molti come “alternanza scuola-lavoro”, i PCTO sono obbligatori per l'ammissione alla Maturità 2025. Ogni indirizzo ha le sue specifiche, ma il principio è uno: senza PCTO completati, niente esame.

Le Linee Guida del Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) stabiliscono che il numero di ore minime di PCTO varia a seconda dell'indirizzo scolastico:

  • 90 ore per i licei;

  • 150 ore per gli istituti tecnici;

  • 210 ore per gli istituti professionali.

L’elenco fa riferimento alla soglia minima per poter essere ammessi all'esame di Stato 2025 come candidati interni.

Voti: niente insufficienze, soprattutto in condotta

Per essere ammessi serve una votazione non inferiore a sei decimi in tutte le materie, salvo eccezioni considerate e valutate in sede di Consiglio di Classe. Ma attenzione: anche il voto di comportamento deve essere almeno pari a sei. E qui si aggiunge la novità più interessante della Maturità 2025.

Se il voto di condotta è esattamente sei, il Consiglio di Classe assegna allo studente un elaborato critico su un tema di cittadinanza attiva e solidale, da discutere durante il colloquio orale. Il tema viene deciso durante lo scrutinio finale, e comunicato entro il giorno successivo tramite il registro elettronico.

Nel caso invece il voto di comportamento sia inferiore a sei, l’ammissione all’esame viene negata. Niente elaborati, niente prove: l’esame non si sostiene proprio.

In breve: la Maturità si conquista prima di tutto con presenza, partecipazione e responsabilità. Poi, ovviamente, con lo studio.

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