
Gli alunni con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) costituiscono circa il 3% della popolazione scolastica in Italia, secondo le stime degli ultimi anni ad opera del Ministero dell'Istruzione. Insieme agli studenti con disabilità e a quelli con svantaggio sociale, culturale o determinato dalla non conoscenza della lingua e cultura italiana, costituiscono la più ampia categoria dei BES (bisogni educativi speciali). Vediamo insieme quali sono le caratteristiche dell’esame finale di maturità 2021 per i candidati con DSA.
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Ammissione studenti con DSA
Gli studenti con disturbi specifici d’apprendimento sono ammessi a sostenere l’esame di Stato di II grado sulla base del PDP, piano didattico personalizzato, oltre ad avere naturalmente i requisiti previsti dall’ordinanza ministeriale.
Esame di Stato 2020/21: voto e punteggio
L’ordinanza ministeriale numero 53/2021 ci comunica che la maturità 2021 è composto da una sola prova orale. A conclusione del colloquio viene assegnato a ciascun candidato un punteggio finale complessivo in centesimi: esso è il risultato della somma dei punti attribuiti alla prova, per un massimo di quaranta punti, e dei punti acquisiti per il credito scolastico da ciascun candidato, per un massimo di sessanta punti.
L’esame è superato conseguendo il punteggio minimo di sessanta centesimi (60/100).
Le sottocommissioni adattano, ove necessario, al PDP la griglia di valutazione della prova orale di cui all’allegato B e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma.
In cosa consiste la prova d’esame
Il colloquio d'esame ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente.
L’esame è così articolato:
Cosa fare in questi prima dell'esame di maturità 2021? Ecco tutti i consigli
Il PDP e gli strumenti compensativi
Per gli alunni con DSA, sottocommissione, sulla base del PDP e di tutti gli elementi conoscitivi forniti dal consiglio di classe, individua le modalità di svolgimento della prova d’esame. Nello svolgimento della prova d’esame, i candidati con DSA possono utilizzare, ove necessario, gli strumenti compensativi previsti dal PDP.
Va da sé che l’utilizzo di tali strumenti non compromette in alcun modo la validità della prova. Tra l’altro nel diploma finale non vi è alcun riferimento all’impiego di essi. A titolo esemplificativo stiamo parlando di software informatici, mappe, tabelle, formulari, dispositivi per l’ascolto o anche se necessario, la presenza di un docente a supporto dell’alunno DSA con l’intento di favorire il suo benessere psicologico durante la prova, garantendogli inoltre maggiore tempo per elaborare quanto richiestogli nell’ambito del colloquio.
Diploma e attestato di credito formativo, a chi vengono rilasciati
Il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione viene rilasciato agli studenti DSA che hanno svolto un percorso didattico ordinario e sostengono con esito positivo l’esame, pur con l’utilizzo di strumenti compensativi. Viene rilasciato inoltre anche agli studenti con DSA, che hanno seguito un percorso didattico ordinario con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua straniera e sostengono l’esame con esito positivo.
Al contrario, il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione non viene rilasciato ai candidati DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato con l’esonero dall’insegnamento della lingua/e straniera/e. Tali studenti, in sede di esame di Stato, sostengono una prova differenziata coerente con il percorso svolto, non equipollente a quelle ordinarie, e ad essi verrà rilasciato l’attestato di credito formativo di cui all’articolo 20, comma 5, del Dlgs 62/2017.
Antonio Marchetta