
Ti sei mai chiesto cosa succederebbe se superassi tutti gli esami universitari sempre e solo con 18? Potresti laurearti? La risposta è sì, ma ovviamente prenderesti il punteggio minimo. Il voto di laurea, infatti, dipende in gran parte dalle valutazioni conseguite ad ogni singolo esame.
Qualsiasi corso di laurea prevede una prova finale, che consiste nella realizzazione di una tesi, che nella maggior parte dei corsi di laurea richiede di essere discussa di fronte ad una commissione.
Il voto finale, quindi, è condizionato anche dalla tesi e dalla sua discussione. Ma qual è il voto minimo con cui è possibile laurearsi?Il voto minimo da prendere agli esami
Che tu stia frequentando un corso di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico, il percorso per ottenere la tanto desiderata laurea è sempre lo stesso: superare tutti gli esami presenti nel corso con una valutazione sufficiente e concludere con la prova finale, che nella maggior parte dei casi riguarda la redazione di una tesi scritta. Per quanto riguarda gli esami universitari il voto massimo a cui aspirare è 30. Il voto minimo, che segna la sufficienza, invece, è 18. Anche con questo voto l’esame è considerato superato e i relativi CFU (crediti formativi universitari) acquisiti. Se non si ottiene la sufficienza in tutti gli esami previsti dal corso di laurea non si potrà fare domanda per la prova finale e richiedere la tesi.
Il punteggio della tesi di laurea
Ovviamente anche alla prova finale ti verrà assegnato un punteggio che influirà sul voto di laurea. La valutazione della tesi dipende innanzitutto dalla correttezza, dalla completezza e dalla qualità del lavoro in generale. Correttezza formale, originalità, il grado di approfondimento, il potenziale impatto della tesi sulla società sono tutti criteri che contribuiscono alla decisione del punteggio finale. Ma quant’è il punteggio massimo e minimo che è possibile ottenere grazie alla prova finale? Il numero di punti assegnabili alla tesi di laurea varia in base al titolo di studio che stai per ottenere. Se si tratta di una laurea magistrale i punti che potrai accumulare con la tesi saranno molti di più rispetto a quelli conseguibili ad una laurea triennale. Questo perché, durante la magistrale, gli studenti dedicano molto più tempo alla realizzazione della tesi, che quindi risulta essere un lavoro più impegnativo e completo.
In linea di massima, però, alla tesi vengono attribuiti fino ad un massimo di 6-7 punti. Solo in casi rari (soprattutto per lauree magistrali) la tesi può arrivare a valere anche 10 punti.
Come si calcola il voto di laurea
Quindi, anche se la valutazione della prova finale incide su quella finale, gran parte del risultato è determinato dai singoli esami. Per capire quale sia il voto di partenza, a cui andrà poi aggiunto il punteggio della tesi, bisogna individuare la media ponderata. Ma come si calcola esattamente? Oltre al voto conseguito in ogni esame, questo calcolo tiene conto anche del numero di cfu relativi ad ognuno di essi. Per calcolare la media ponderata, dovrai quindi svolgere la seguente operazione:
(voto esame 1 x cfu esame 1 + voto esame 2 x cfu esame 2 + voto esame 3 x cfu esame 3 + …) / il numero di cfu totali = media ponderata.
Una volta calcolata la media ponderata, basterà moltiplicarla per 110 e poi dividerla per 30, per ottenere il voto di laurea. A questo andranno poi aggiunti i punti della tesi ed eventuali bonus. Questi sono specifici per ogni ateneo e per ogni facoltà. Possono riguardare periodi di studio all’estero, il numero di lodi conseguite, lo svolgimento di attività o laboratori extra e così via.
Il voto minimo di laurea
Il voto di laurea si calcola in centesimi e il massimo conseguibile è 110 e lode. Ma quant’è il minimo? Abbiamo detto che per laurearsi basta superare gli esami, anche solo con 18. Perciò, prendendo il minimo a tutti gli esami, il calcolo della media ponderata, e quindi il voto di partenza per laurearsi, sarebbe pari a 66 centesimi, ovvero la sufficienza e il punteggio minimo a partire dal quale è possibile conseguire la laurea.