Giulia.Onofri
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prova orale soglia minima di sufficienza

Mentre la maturità 2019 si avvicina, l’ansia dei maturandi è sempre più palpabile e comprensibile.
Il 19 giugno infatti avrà inizio l’Esame di Stato con la prima prova scritta, a cui seguirà il giorno dopo 20 giugno la seconda prova scritta, mentre quella orale si svolgerà tra fine giugno e metà luglio.
Tra le tante riforme che hanno cambiato in modo sostanziale questa nuova maturità, quelle apportate alla prova orale sono tra le più rilevanti, prima fra tutte quella che prevede il sorteggio delle tre buste.

Come funziona il voto del colloquio: non c'è una soglia minima per la sufficienza

Per ciò che riguarda l’attribuzione del voto dell’orale, le direttive del Miur lasciano ampia autonomia alle commissioni, stabilendo un equilibrio tra principi fissi e variabili. Da notare che non è stato indicato un punteggio che equivalga alla soglia della sufficienza:
    Non c’è una griglia nazionale per l’impossibilità di assegnare parametri universali e oggettivi a situazioni particolari e diversificate caso per caso;
    • La griglia sarà costruita in base alla cooperazione delle competenze e dell’esperienza di tutti i commissari;
    La griglia deve essere 'integrata', ovvero non divisa in sezioni con diversi punteggi, poiché gli obiettivi sono gli stessi mentre differiscono solo gli strumenti;
    Gli indicatori della griglia si riferiscono agli obiettivi di apprendimento integrando competenze, abilità e conoscenze;
    Non è prevista una soglia di sufficienza.

Come è strutturato il nuovo orale maturità 2019

Prima di affrontare il giorno dell’orale è bene conoscere alcuni parametri cardine in base a cui sarà impostato il colloquio:
    • Durata: dai 50 ai 60 minuti in tutto;
    • Durante l’orale la commissione farà visionare al candidato le prove scritte corrette;
    • Lo svolgimento del colloquio avverrà senza interruzioni davanti a tutta la commissione;
    • La tesina tradizionale è stata eliminata;
    • Viene richiesta una relazione sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro;
    • Il punto di partenza sarà la scelta da parte del candidato di una delle tre buste e dal contenuto di quella sorteggiata inizierà il discorso in direzione interdisciplinare per rendere chiaro alla commissione il livello di padronanza della lingua, dei contenuti e delle conoscenze generali dello studente.

Buste orale maturità 2019, come funzionano

Le commissioni prima dell’inizio dell’Esame, nel corso di un’apposita sessione, saranno impegnate nella preparazione dei materiali da inserire nelle buste che, dovranno corrispondere al numero degli studenti della classe aumentato di due, in modo da poter dare le stesse possibilità di sorteggio anche all’ultimo candidato.
I materiali e i documenti all’interno saranno comunque selezionati in base ai programmi effettivamente svolti durante l’anno scolastico, siglati prima della consegna da parte dei docenti e dei rappresentanti di classe, e inseriti nel documento del 15 maggio.
Uno dei miti da sfatare a tal proposito è quello secondo cui i contenuti delle buste devono essere pronti e citati nel documento del 15 maggio, o peggio, diffusi in via preliminare agli studenti.
Il contenuto delle buste deve rimanere segreto e sconosciuto per gli studenti, in quanto i docenti hanno l’obbligo della riservatezza in merito. Solo così infatti si può effettivamente conoscere e valutare il grado di preparazione dei candidati in tutte le discipline.
Il presidente di commissione si assicurerà che tutte le buste saranno chiuse ermeticamente e il giorno del colloquio spetterà proprio a lui il compito di prendere tre buste e porgerle allo studente il quale dovrà sceglierne una e argomentarla in base agli spunti contenuti in essa.
Ogni busta avrà materiali diversi e nel momento in cui verrà scelta, aperta e svelata non potrà essere più riproposta nei successivi colloqui.
Le buste che invece non vengono scelte e che quindi rimangono chiuse, vengono riproposte.

Orale maturità: e se non riesco a collegare tutte le materie?

È ovvio che non tutte le discipline e gli argomenti sono collegabili tra loro, e questo i docenti stessi lo sanno bene. Le buste quindi non conterranno per forza documenti attinenti a tutte le materie oggetto di esame poiché è normale che alcune, soprattutto quelle meno discorsive come quelle scientifiche, sono difficili da armonizzare in un discorso interdisciplinare.
Questo significa quindi che i commissari, piuttosto che ostinarsi a collegamenti artificiosi e forzati, possono invece esaminare il candidato con domande estranee alle buste chiedendo argomenti indipendenti, sempre comunque sulla base dei programmi svolti durante l’anno.
Data pubblicazione 15 Aprile 2019, Ore 11:50
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