
Skuola.net ha seguito minuto per minuto la simulazione di prima prova maturità 2019 del 26 marzo. I nostri tutor hanno iniziato a lavorare sulle tracce fin dalle prime ore della mattina e ora siamo pronti a fornirvi tutte gli svolgimenti e ler soluzioni delle simulazioni di prima prova 2019.
Tutte le tracce PRIMA PROVA 26 Marzo
Tutte le soluzioni della simulazione maturità del 26 marzo
- Soluzione Analisi del testo (prima traccia): L'algave sullo scoglio di Montale
- Soluzione Analisi del testo (seconda traccia): Il fu Mattia Pascal di Pirandello
- Soluzione Tipologia B (prima traccia): Made in Italy
- Soluzione Tipologia B (seconda traccia): Vita domotica
- Soluzione Tipologia B (terza traccia): Trieste e 4 novembre
- Soluzione Tipologia C (prima traccia): Racconto e viaggio
- Soluzione Tipologia C (seconda traccia): Nostalgia
Soluzione simulazioni prima prova 2019: Analisi del testo L'algave sullo scoglio di Montale
Traccia svolta a cura di Simona Pani, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"Partendo dallo stesso titolo del componimento: “L’agave sullo scoglio” (scirocco) possiamo notare come Montale voglia esprimere tramite un paesaggio e determinati elementi della natura che lo contraddistinguono (la pianta dell’agave) il proprio stato d’animo. Il tema principale del componimento è infatti la condizione della vita dell’uomo; la condizione espressa nella lirica però non è una sola ma sono due e contrapposte tra loro: la prima espressa tramite la metafora del vento, in particolare lo scirocco, vento caldo, che brucia e fa diventare il terreno gialloverde (è infatti caratteristico perché l’unico che porta la sabbia del deserto), e l’acqua che non può essere afferrata dalle dita del poeta, è la condizione della fuggevolezza della vita. Il poeta esprime questa condizione dichiarando proprio che la vita fugge ed è colma di eventi inafferrati e tutte le cose della terra sono malferme. Dal verso sedici però tutto cambia, il tema del componimento viene rovesciato dall’autore, è proprio qui che entra in scena l’agave, pianta diffusa nel mediterraneo, tipica delle zone costiere. Tramite la descrizione di questa pianta Montale riesce a esprimere pienamente la seconda condizione della vita dell’uomo; l’agave infatti è particolare poiché nonostante si trovi in condizioni climatiche spesso avverse, date dai venti, dall’acqua che si scaglia contro gli scogli in cui la pianta si insedia e la salsedine, persiste e resta sempre saldato allo scoglio. Proprio tramite questa immagine nel componimento viene espressa l’immobilità della vita, la vita resta infatti ferma non sfugge al mare (in questo caso il mare viene utilizzato per esprimere qualcosa di ignoto) ma “s’abbarbica al crepaccio dello scoglio”. In questo caso il poeta si sente pervaso da questa condizione, nonostante questo possa sembrare contradditorio. Ma è proprio con questo concetto contradditorio che possiamo scorgere il tormento e l’inquietudine profonda che il poeta vuole trasmetterci."
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Soluzione simulazioni prima prova maturità 2019: Analisi del testo Il fu Mattia Pascal di Pirandello
Traccia svolta a cura di Suzy90, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello. Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente, impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di casa e vaga per le strade di Roma....."
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Soluzione simulazioni maturità 2019: Tipologia B testo argomentativo sul Made in Italy (prima traccia)
Traccia svolta a cura di Elvira Anna Tenaglia, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"L’italianità nel mondo è da sempre sinonimo di eccellenza. Ma il made in Italy non è la garanzia principale richiesta, anche perché consideriamo che al giorno d’oggi, i costi produttivi spingono le aziende a realizzare i propri prodotti all’estero. Quindi l’essere realizzato sul suolo italiano da mani italiane non sembra essere vincolante. Un aspetto decisivo sembrerebbe essere il pensare il prodotto dalle geniali e brillanti menti italiane, figlie di secoli di tradizione di eccellenza di arte e cultura.
Basta questo per attirare il consumatore? Forse no. Pensiamo alla Cina, dove l’arte della contraffazione regna sovrana. Basta apporre un nome che rimandi all’Italia e il gioco è fatto. Ma allora bisogna considerare anche altre variabili, se una semplice ma oculata strategia di marketing può trarre in inganno il consumatore. Ed ecco che prende luogo la variabile del “comportamento”. Non occorre quindi che sia realizzato o pensato in Italia. Per far passare l’italianità basta che segua uno stile un atteggiamento legato al modo di essere italiani.
Ma com’è possibile che questo basti? Torniamo al discorso di come fa il consumatore ad essere fuorviato e convinto all’acquisto di un prodotto che di italiano a ben guardare ha molto poco.
La spiegazione ce la fornisce l’ultima variabile, ovvero che il consumatore razionale non esiste: esso ha lasciato spazio al consumatore emotivo."
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Soluzione simulazioni maturità 2019: prima prova Tipologia B testo argomentativo sulla vita domotica (seconda traccia)
Traccia svolta a cura di Sara De Leonardis, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"Il brano, tratto da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello: La vita domotica. Basta la parola, mette in luce alcune delle ambiguità che si celano dietro lo sfavillante mondo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale.
I due autori mostrano come la tecnologia si sia pian piano conquistata spazi sempre maggiori nelle nostre vite; dall’essere rappresentata da una semplice icona sul nostro desktop è passata con l’essere padrona delle nostre abitazioni. Si pensi, per esempio, ai robot di nuova tecnologia (lavatrici, televisioni, condizionatori) che abitano le nostre case. Essi parlano la nostra lingua ed è possibile avere con loro delle vere e proprie interazioni.
Questa questione pone il problema della perdita della privacy. Come viene giustamente notato nell’articolo, la necessità da parte di questi strumenti artificiali di essere continuamente vigili (pronti a captare qualsiasi nostra richiesta), li rende al contempo più invadenti. La rivista americana Forbes, a questo proposito, pone l’accento sul pericolo di un “annebbiamento del concetto di privacy”. Occorre, pertanto, far attenzione al ruolo da attribuire a questi nuovi strumenti sempre presenti nelle nostre vite quotidiane..."
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Soluzione simulazioni maturità 2019: Tipologia B prima prova testo argomentativo su Trieste 4 novembre (terza traccia)
Traccia svolta a cura di Angela Giuliano, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"Il cambiamento della toponomastica che racconta di un’Unità specificamente italiana è il primo gesto di forza con cui viene tracciata un’idea di Nazione che non tiene conto della pluralità etnica rimuovendola e relegandola ai confini storici e geografici. La carica di questa forzatura prende forma anche nella lingua al punto che durante il periodo fascista centinaia di migliaia di famiglie si videro cambiati i cognomi per decreto, poiché il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite..."
Soluzione simulazioni prima prova 2019: Tipologia C tema attualità su racconto e viaggio (prima traccia)
Traccia svolta a cura di Laura Pisano, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"Esiste un solo modo per evadere dalla realtà? Quando si pensa all’evasione dalla quotidianità il primo pensiero è sicuramente rivolto a un viaggio. È nota ai più la sensazione di liberazione e di spensieratezza che si prova nel preparare la valigia per un viaggio, breve o lungo che sia. Ma se ci fermassimo un attimo a pensare salterebbero fuori miliardi di modi per fuggire dai problemi quotidiani, tra i più diffusi vi sono sicuramente questi: ascoltare musica, fare delle lunghe passeggiate, guardare un film e, infine, leggere un libro. La lettura di un buon libro può davvero aiutare ad allontanare i cattivi pensieri? Questa domanda può, e anzi deve, essere rivolta a tutti, sia agli appassionati e ai divoratori di libri che ai più restii; è solo attraverso il confronto con persone diverse che si può davvero capire se lo scrittore ha raggiunto gli obbiettivi, o forse il suo unico obbiettivo, infatti, secondo Tim Parks “l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi”..."
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Soluzione simulazioni maturità 2019: prima prova Tipologia C tema attualità sulla nostalgia (seconda traccia)
Traccia svolta a cura di Eleonora Gilardengo, Insegnante di Italiano su Skuola.net Ripetizioni
"Le riflessioni del Dottor Eugenio Borgna, psichiatra, primario emerito dell’Ospedale psichiatrico di Novara e docente di “Clinica delle malattie nervose e mentali” presso l’Università degli studi di Milano propongono un impegnativo viaggio introspettivo nel percorso, spesso doloroso, sterrato e pieno di ostacoli da scansare, del nostro “io” interiore.
Il brano proposto scandaglia l’epidemiologia della nostalgia, proponendocela non come una malattia, come del resto l’occhio critico di ogni medico della psiche saprebbe fare attribuendole il ruolo di causa e manifestazione latente di una probabile malattia mentale, disturbo, regressione o sindrome da curare farmacologicamente, ma come un sentimento da esternare al pari di qualsiasi altro, da non reprimere con le cure. Non necessariamente la sofferenza che spesso essa inevitabilmente e naturalmente fa riaffiorare dal nostro passato è nociva al nostro essere, al contrario essa può far superare i disagi sociali e dare risposta ai più attanaglianti interrogativi che insistenti si presentano in ogni momento della nostra permanenza in questo mondo così ambiguo, complesso e poco accogliente.
Ferma è in me la convinzione che tali riflessioni, mutuate dal filone della “psichiatria fenomenologica” di cui condivido pienamente approcci e ideali, siano la chiave per comprendere molti dei comportamenti, dei gesti, dei problemi e per provare a fornire una soluzione, o per lo meno per tentare di prevenire un gesto irreparabile o l’impasse in cui qualsiasi individuo potrebbe cadere senza più trovare il filo di Arianna per uscire da un labirinto infinito di intricati pensieri.
Il contributo di studiosi di tale calibro è di grande rilievo sociale poiché grazie a questo nuovo approccio medico si apre uno spiraglio verso una nuova accezione del termine “malattia mentale”: con un sorprendente ribaltamento di prospettiva si può arrivare ad una psicologia svolta in seconda persona, dove l’oggetto dell’analisi non è più un paziente schedato attraverso una cartella clinica e una terapia farmacologica, non è più l’ “egli”, ma finalmente il “tu”, un essere umano in carne ed ossa con emozioni, sentimenti, ricordi, memoria, rimpianti, occasioni perse, e una voce da ascoltare e comprendere..."
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