Concetti Chiave
- Ernest Hemingway, nato il 21 luglio 1899 a Oak Park, Illinois, sviluppa fin da giovane un amore per la natura, influenzato dal padre, un medico amante della caccia e pesca.
- Durante la Prima guerra mondiale, Hemingway si arruola come volontario e viene ferito sul fronte italiano; queste esperienze ispirano il suo romanzo "Addio alle armi".
- Negli anni '20 e '30, Hemingway lavora come corrispondente di guerra in Europa, vivendo a Parigi e partecipando alla guerra civile spagnola, eventi che influenzano i suoi lavori letterari.
- Nonostante il successo internazionale e il Premio Nobel per la Letteratura nel 1954, Hemingway lotta con problemi di salute e depressione, culminando nel suo suicidio nel 1961.
- Lo stile di Hemingway in "Addio alle armi" è caratterizzato da semplicità e dialoghi incisivi, con narrazione in prima persona che coinvolge il lettore negli eventi e nelle emozioni del protagonista.
In questo appunto di letteratura inglese ai appronondirà il profilo dello scrittore americano Enrest Hemingway dal punto di vista della vita, trattata nella maggior parte del testo, e un due brevi paragrafi relativi all'analisi dei contenuti e dello stile del romanzo "Addio alle armi".
Indice
- Tra vita familiare all’aperto e la scoperta di un talento precoce
- Prima guerra mondiale tra onori, dolori e ferite
- Le sue peregrinazioni in Europa e il suo mestiere di corrispondente di guerra
- Nuove pubblicazioni contro la sua ostilità della scrittura
- Il pessimismo prende il sopravvento sulla sua vita
- La sua concezione della guerra in “Addio alle Armi”
- Lo stile in “Addio alle Armi” come archetipo dello stile di Hemingway
Tra vita familiare all’aperto e la scoperta di un talento precoce
Ernest Hemingway, secondogenito di una numerosa famiglia dalla salda fede cristiana, nasce a Oak Park, un sobborgo nell’Illinois poco lontano da Chicago, il 21 luglio 1899. In compagnia del padre, un medico che amava la vita all’aria aperta, viene introdotto fin dall’infanzia all’amore per la caccia e la pesca, che rimarranno le sue grandi passioni per tutta la vita. Sono esperienze di un rapporto formativo e quasi iniziatico con la natura che troveranno poi espressioni in alcuni dei suoi migliori racconti.
Notando il precoce talento gli insegnanti lo incoraggiano a scrivere e dopo il diploma viene assunto come cronista dal Kansas City Star. Hemingway inizia così una professione che non abbandonerà mai e che influenzerà profondamente la sua carriera di scrittore.
per maggiori informazioni sulla vita vedi anche qui
Prima guerra mondiale tra onori, dolori e ferite
Nel 1918 Hemingway si arruola come volontario della Croce rossa e, in particolare, ricoprirà il ruolo di autista. In questo contesto viene inviato sul fronte italiano. Ferito a Fossalta di Piave, dopo un periodo di cure a Milano, nell’ospedale della Croce rossa, ritorna in breve tempo al fronte ma non prima di essersi innamorato di una giovane infermiera americana, Agnes vin Kurowsky.
Questo amore terminò in amarezza perché la donna rifiutò la proposta di matrimonio di Hemingway.
L’orrore della guerra in trincea e il fallimento della sua passione amorosa lasceranno un segno indelebile nello sviluppo della sua personalità tanto che andranno a costituire la base di uno dei suoi più celebri romanzi, Addio alle armi pubblicato poi nel 1929. Rientrato negli USA, e festeggiato nella cittadina natale come un eroe con una medaglia al coraggio dimostrato in Italia, riprende l’attività di giornalista, e comincia a lavorare ad alcuni racconti, ma non riesce a riadattarsi.
per maggiori informazioni su "Addio alle armi" vedi anche qui
Le sue peregrinazioni in Europa e il suo mestiere di corrispondente di guerra
Nel 1920 sbarca in Europa come corrispondente del Toronto Star.
L’anno dopo va, invece, a Parigi dove incontra intellettuali del calibro di Ezra Pound, Gertrude Stein e James Joyce. È stato un periodo abbastanza fruttifero in quanto scrisse e pubblicò poesie e racconti brevi.
Parte alla volta della Spagna nel 1937 con l’incarico di corrispondente di guerra durante il conflitto civile che si stava verificando in quegli anni schierandosi anche dalla parte dei repubblicani. Questa sua esperienza influenzerà il suo romanzo del 1940, “Per chi suona la campana”.
Hemingway torna negli USA stabilendosi a Key West, in Florida.
La professione svolta in Spagna verrà svolta anche nel corso della Seconda guerra mondiale tra i vari paesi europei. Decise prima di stabilirsi a Venezia e poi si traferirà a Cuba nella sua residenza invernale. Vicino Havana acquistò una fattoria chiamata Finca Vigia in cui visse poi fino agli anni Sessanta. Sembrerebbe, infatti, che a causa dei disordini politici dovuti alla rivoluzione, l’ambasciatore americano lo avrebbe esiliato.
per maggiori informazioni su "Per chi suona la campana" vedi anche qui
Nuove pubblicazioni contro la sua ostilità della scrittura
Nel 1950 pubblica “Di là dal fiume e tra gli alberi” mentre nel 1952 “Il vecchio e il mare” ispirato al suo soggiorno cubano e rielaborato dal pescatore Santiago, due dei suoi romanzi più riusciti e di successo. Con il secondo romanzo, infatti, Hemingway vinse l’anno successivo il “Pulitzer Prize”.
Un riconoscimento ancora più onorevole sarà il premio Nobel per la letteratura nel 1954.
per maggiori informazioni su "Il vecchio e il mare" vedi anche qui
Il pessimismo prende il sopravvento sulla sua vita
Nonostante i successi e la fama internazionale, scrivere gli resta sempre più difficile.
Una volta ritornato negli Stati Uniti gli vengono diagnosticati diversi problemi di salute.
Il suo pessimismo intanto cresce e l’immagine del vecchio e virile Hemingway crolla improvvisamente. Indebolito nel fisico è soggetto per lunghi periodi a una depressione nervosa che, nonostante le cure degli amici e della moglie, il 2 luglio del 1961, lo condurrà al suicidio attraverso un colpo di pistola.
per maggiori informazioni su Hemingway vedi anche qui
La sua concezione della guerra in “Addio alle Armi”
Una caratteristica tipica di Hemingway è che non dà mai una risposta precisa o una risoluzione, in generale, alle domande che vengono poste, i dubbi rimangono irrisolti. In questo caso ci si chiede come combattere la solitudine che affligge da una parte il protagonista, Frederick, dall’altra egli stesso. Questa è una condizione che si ritrova ontologicamente nell’uomo e di conseguenza non ha cura né rimedio né tanto meno può essere alleviata con ideali romantici quale ad esempio il patriottismo perché, in certi casi, può essere violento, come quando si vive in tempo di guerra. In effetti, quindi, questo valore non viene condannato perché non c’è niente di più giusto che amare la propria patria ma, d’altro canto, non si conosce ancora il modo di applicarlo, nella sua purezza, durante un conflitto mondiale, spesso definito nel romanzo come “the thing”.
Lo stile in “Addio alle Armi” come archetipo dello stile di Hemingway
La prosa dei romanzi di questo scrittore è caratterizzata da semplicità e largo uso dei dialoghi. La narrazione avviene in prima persona e inizia in medias res con il preciso motivo di catapultare il lettore nella piena narrazione dei fatti e nel pieno svolgimento degli eventi creando un senso di smarrimento e incertezza in modo tale che egli partecipi allo stato d’animo del protagonista, il cui nome e temperamento saranno svelati più in avanti e gradualmente, e allo stesso tempo dello scrittore. Non è, infatti, in prevalenza Frederick che racconta bensì una continua reazione al mondo esterno e alle iterazioni l’elemento chiave del romanzo. Ciò fa sì che il romanzo si avvicini alla scrittura utilizzata per i copinioni teatrali.
per maggiori informazioni sullo stile vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Quali esperienze formative hanno influenzato la giovinezza di Ernest Hemingway?
- Come ha influenzato la Prima guerra mondiale la vita e la carriera di Hemingway?
- Quali sono stati i principali spostamenti di Hemingway in Europa e come hanno influenzato la sua carriera?
- Quali riconoscimenti ha ricevuto Hemingway per le sue opere letterarie?
- Come viene descritto lo stile narrativo di Hemingway in "Addio alle armi"?
Hemingway è stato influenzato dalla vita all'aria aperta grazie al padre, un medico appassionato di caccia e pesca, e dal precoce talento per la scrittura, incoraggiato dai suoi insegnanti.
La guerra ha lasciato un segno indelebile su Hemingway, influenzando il suo romanzo "Addio alle armi" e contribuendo al suo sviluppo personale e professionale.
Hemingway ha lavorato come corrispondente di guerra in Europa, incontrando intellettuali a Parigi e partecipando alla guerra civile spagnola, esperienze che hanno influenzato opere come "Per chi suona la campana".
Hemingway ha vinto il "Pulitzer Prize" per "Il vecchio e il mare" e il premio Nobel per la letteratura nel 1954.
Lo stile di Hemingway è caratterizzato da semplicità, uso di dialoghi, narrazione in prima persona e inizio in medias res, creando un senso di smarrimento e partecipazione emotiva nel lettore.