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Concetti Chiave

  • Il Marchese de Sade è noto per le sue posizioni radicali e opere giudicate scandalose, caratterizzate da elementi grotteschi e horror gotico.
  • Il termine "sadismo" deriva dal suo nome, rappresentando una condizione psicologica di piacere nel provocare dolore, e collega anche al concetto di sadomasochismo.
  • La sua infanzia e giovinezza furono influenzate da ambienti nobili e accademici, alimentando la sua passione per le lettere e la filosofia.
  • Iniziò la sua vita da nobile con il matrimonio per motivi economici, frequentando ambienti mondani e dissipando ricchezze.
  • La sua vita fu segnata da frequenti arresti e scandali, culminando nella prigionia che ispirò molte delle sue opere letterarie più celebri.

In questo appunto di letteratura francese viene presentata dettagliatamente la figura dell'intellettuale francese noto a tutti come il Marchese de Sade. Marchese de Sade - Presentazione generale ed esposizione della sua vita articolo

Indice

  1. Il Marchese de Sade: presentazione generale di un personaggio famigerato
  2. Il Marchese de Sade: origine del sadismo
  3. Il Marchese de Sade: infanzia e giovinezza
  4. Il Marchese de Sade: primi anni di vita da nobile
  5. Il Marchese de Sade: tra divertimenti e vari arresti
  6. Il Marchese de Sade: ultimi incarceramenti e ultimi anni di vita

Il Marchese de Sade: presentazione generale di un personaggio famigerato

Il Marchese de Sade è conosciuto per essere un nobile francese dalle posizioni radicali, libertine, anticlericali, materialiste che si inseriscono pienamente nello spirito illuminista dell’epoca.
Ancor prima di sé, però, ciò che lo precede sono le sue opere in qualità di filosofo, drammaturgo, saggista e scrittore che sono state giudicate come malefiche per il fatto di avere nel loro contenuto scene di sesso e in particolar modo perversioni sessuali, la messa in luce di pratiche svolte nel segreto, deviazioni che toccano toni del grottesco, dell’orripilante, del surreale fino all’ horror gotico.

Quello che, però, è singolare è che se ciò di cui il Marchese de Sade fosse effettivamente del tutto falso una così dura repressione e critica delle sue opere non sarebbe scaturita.

Il Marchese de Sade: origine del sadismo

L’estro del Marchese de Sade lo si vede anche dal suo nome da cui lo psichiatra Richard von Kraff-Ebing fa derivare il termine sadismo il quale rappresenta una condizione psicologica patologica per cui si cerca di ottenere piacere dal provocarsi dolore fisico o far scatenare umiliazioni nei confronti degli altri. Questo perché spesso il personaggio sadico scritto dal Marchese è cosciente di compiere delle azioni che portano all’immoralità, studiandole razionalmente, con l'unica giustificazione di dover fare qualsiasi cosa pur di trovare il proprio piacere.
Dal nome del Marchese de Sade in unione a quello di Leopold von Sacher-Masoch deriva il più di accezione generale termine sadomasochismo per definire tutte quelle pratiche di violenza su di sé o su di altri per perseguire la ricerca di piacere.

Il Marchese de Sade: infanzia e giovinezza

Il Marchese de Sade, il cui nome completo è Donatien-Alphonse-Francois, nasce a Parigi il 2 giugno 1740 da Jean-Baptiste François Joseph de Sade e dalla nipote del cardinal Richelieu Marie Elénore de Maillé de Carman.
Nei primi anni di vita abita nel palazzo dei Condé ma nel 1744 è costretto ad allontanarsi dal suo luogo natio perché la madre seguire il padre per un viaggio diplomatico a nome del principe elettore di Colonia. D’dapprima, quindi, il piccolo marchese andrà a vivere con la nonna paterna ad Avignone e in un secondo momento con lo zio paterno, Jacques-François-Paul-Alphonse de Sade, un erudito abate di Ébreuil dagli ideali libertini e amico di Voltaire.
Nel 1750 ritorna a Parigi per frequentare per la durata di quattro anni il rinomato collegio gestito dai gesuiti Lycée Louis-le-Grand. Sarà in questo contesto che la passione per le lettere, la filosofia, la storia e i resoconti di viaggi saranno alimentati nel Marchese de Sade oltre alla manifestazione di certe doti artistiche. Secondo i documenti del collegio, però, egli non sarà mai premiato come migliore studente.

per ulteriori approfondimenti sul Marchese de Sade vedi anche qui

Il Marchese de Sade: primi anni di vita da nobile

Il 24 maggio 1754 riceve ufficialmente il titolo nobiliare e quindi ha diritto di entrare nella rispettabile scuola di cavalleria annessa alla reggia di Versailles per cui riesce a scalare i reggimenti dell’esercito fino ad entrare a far parte dei ranghi più alti. Gli sarà favorevole a ciò anche il valore dimostrato durante la guerra dei sette anni contro la Prussia.
Il 16 marzo 1763 viene congedato dall’esercito e il Marchese de Sade può finalmente dedicare come meglio vorrebbe le sue occupazioni ai piaceri mondani e abitare in tranquillità nel castello di La Coste. Questa nuova situazione fa preoccupare non poco il padre soprattutto per motivi economici e per questo viene indetto un matrimonio tra il Marchese de Sade e Renée-Pelagie Cordierde Launay de Montreuil di modo da rimpinguare le sue ricchezze.
Ovviamente il giovane non è davvero innamorato della sua nuova moglie bensì di una giovincella chiamata Laure-Victoire-Adeline de Lauris a cui dedica numerose lettere e poesie.
La sua fama, inoltre, non è delle migliori visto che sperpera tutti i suoi guadagni nel gioco ed è un assiduo frequentatore di prostitute e camerini di attrici.

Il Marchese de Sade: tra divertimenti e vari arresti

Dal momento che una prostituta denuncia il Marchese de Sade per uno dei suoi atti d’amore eccessivamente duraturi e sfrenati, egli viene arrestato su mandato del re nella sua garçonniere di rue Mouffetard e imprigionato per quindici giorni a Vincennes con conseguente confinamento che verrà tolto solo un anno dopo. Nel frattempo si dedica ad attività teatrali nel castello di Évry. Ritornato, poi, a Parigi continuerà a condurre una vita sfrenata e piena di amanti che spesso non riuscirà a mantenere.
Il 27 agosto 1767 nasce il suo primogenito Louis-Marie.
Il 3 aprile 1768, giorno in cui viene celebrata la Pasqua, incontra una prostituta, Rose Keller, viene rinchiusa in una stanza di una casa ad Arcueil per essere fustigata. Ella riesce poi a fuggire e denunciare il Marchese de Sade dicendo di essere anche stata accoltellata e torturata mentre l’uomo si difende accusando la donna di essere scappata ancor prima che il suo lavoro da prostituta venisse pagato e inutile è stato lo sforzo del suo servo di inseguirla. Fino al 16 dicembre il Marchese è stato tenuto in prigione vicino a Lione e viene poi liberato visto che alla Keller è stata offerta una somma considerevole di denaro.
La sua vita, poi, scorre tranquilla in famiglia a Parigi dove nascono altri due figli.
Mentre si trova a Marsiglia il 25 giugno 1772 offre a cinque ragazze dei confetti afrodisiaci e esse dichiarano di essersi sentite male dopo averli mangiati. Si sospetta, inoltre, che in quel contesto si siano compiuti degli atti di sodomia per la presenza del valletto del marchese.
Per evitare la condanna a morte fugge in Italia ma verrà poi arrestato su comando del re di Sardegna e imprigionato nel castello di Miolans. Dopo aver sollevato moltissimi scandali e fughe rocambolesche alla fine riesce ad affrontare anche questo problema con la giustizia.

Marchese de Sade - Presentazione generale ed esposizione della sua vita articolo

Il Marchese de Sade: ultimi incarceramenti e ultimi anni di vita

La prigionia più dura e lunga da affrontare avrà, però, inizio il 13 febbraio 1777 a causa di una lettera che vede il sigillo del re. Per cinque anni e mezzo rimane a Vincennes e ciò gli darà l’ispirazione per alcune delle sue più note opere letterarie: Le 120 giornate di Sodoma, Dialogo tra un prete e un moribondo e Aline e Valcour e la prima versione di Justine o le disavventure della virtù.
Visti i suoi svariati tentativi di fuga il 29 febbraio 1784 viene trasferito nella Bastiglia. Qui le sue opere rischiano di essere sequestrate per il loro contenuto scabroso.
Il 2 luglio 1789 riesce ad incitare da una finestra ancor di più la folla già di per sé in fermento e viene, quindi, mandato nel manicomio di Charenton ed è costretto ad abbandonare tutti i suoi scritti e volumi.
Allo scoppio della rivoluzione francese viene affrancato e ritorna a vivere con la moglie che, però, lo lascia mentre i figli se ne vanno all’estero.
Viene di nuovo arrestato per le sue origini nobili e sarebbe stato condannato a morte se non fosse stato per un errore amministrativo per cui l’anno dopo viene liberato.
A seguito della pubblicazione di “La nuova Justine e "Juliette” è costretto a ritornare nel manicomio di Charenton dove rimane fino alla sua morte il 2 dicembre 1814.

Domande da interrogazione

  1. Chi era il Marchese de Sade e perché è considerato un personaggio famigerato?
  2. Il Marchese de Sade era un nobile francese noto per le sue posizioni radicali e le sue opere letterarie che contenevano scene di perversioni sessuali e pratiche deviate, giudicate malefiche e criticate duramente.

  3. Qual è l'origine del termine "sadismo"?
  4. Il termine "sadismo" deriva dal nome del Marchese de Sade, coniato dallo psichiatra Richard von Kraff-Ebing, per descrivere una condizione psicologica in cui si ottiene piacere dal provocare dolore fisico o umiliazioni agli altri.

  5. Come si è sviluppata la giovinezza del Marchese de Sade?
  6. Nato a Parigi nel 1740, il Marchese de Sade trascorse parte della sua infanzia con la nonna e lo zio paterno, un abate libertino. Frequentò il collegio dei gesuiti Lycée Louis-le-Grand, dove sviluppò un interesse per le lettere e la filosofia.

  7. Quali furono le conseguenze delle azioni del Marchese de Sade nella sua vita adulta?
  8. Le azioni del Marchese de Sade, tra cui relazioni con prostitute e atti di sodomia, portarono a vari arresti e scandali. Fu imprigionato più volte e le sue opere furono spesso censurate per il loro contenuto controverso.

  9. Come trascorse gli ultimi anni della sua vita il Marchese de Sade?
  10. Negli ultimi anni, il Marchese de Sade fu incarcerato più volte, ispirando alcune delle sue opere più note. Dopo la Rivoluzione Francese, fu liberato ma poi nuovamente arrestato e internato in un manicomio, dove rimase fino alla sua morte nel 1814.

Domande e risposte