La Bastiglia: simbolo della Rivoluzione Francese e della libertà

In questo appunto viene descritto il celebre monumento francese della Bastiglia che è stato il simbolo della Rivoluzione francese. Si descrive la storia dell'edificio, la sua struttura, la prigione, la presa della Bastiglia nel corso della Rivoluzione francese il 14 luglio 1789.

La storia della Bastiglia

Il monumento della Bastiglia iniziò ad esser costruito nel 1370, sotto ordine di Carlo V, e venne concluso nel 1382. Nasce dopo la guerra dei 100 anni contro l’Inghilterra per la necessità di proteggere la città di Parigi da probabili attacchi nemici. Per questo motivo la Bastiglia nasce con una funzione precisa, quella di essere la fortezza inespugnabile della città di Parigi. Però la sua funzione cambiò sotto ordine del cardinale Richelieu che cominciò ad usarla per imprigionare i nemici del re e come luogo di tortura per i condannati a morte. Quindi divenne una vera e propria prigione.

La struttura della Bastiglia

Il monumento della Bastiglia era alto 22 metri ed aveva una pianta rettangolare di 66 metri per 34. Agli angoli erano state erette quattro torri alte 22 metri (altre quattro furono aggiunte successivamente) e all’interno c’erano due cortili, il cortile grande e il cortile del pozzo. Però vi si poteva accedere solo tramite un ponte levatoio, poiché era circondata da un fossato attraversato dal fiume Senna che adesso è stato trasformato in un piccolo porto.

La prigione

Divennero famose le lettere che il re firmava per ordinare di rendere prigioniero qualcuno immediatamente, senza alcun diritto di difesa in tribunale, le lettres de cachet. All’interno della Bastiglia vennero imprigionati anche personaggi illustri come Voltaire, Brissot e Linguet, perché vittime della censura. In più c’erano due parti differenti in cui smistare i prigionieri. Una parte con gli appartamenti migliori riservati ai nobili e ai borghesi e l’altra parte formata da celle per i prigionieri normali.

La Bastiglia durante la Rivoluzione francese

La Bastiglia durante gli ultimi anni del 1700, divenne il simbolo del governo assolutista e del potere supremo del re. Proprio per questo fu la protagonista di un evento principale per la rivoluzione francese, la presa della Bastiglia.

La presa della Bastiglia

La presa della Bastiglia avvenne il 14 Luglio del 1789 quando, la parte più povera del popolo francese seguita dalla Guardia Nazionale, iniziarono ad assaltare la Bastiglia. Seguirono più di quattro ore di scontri in cui vennero uccisi circa 100 cittadini francesi. Quindi il popolo entrò all’interno della struttura, liberò i prigionieri (che erano solo sette) e riuscì a ridurre in macerie la Bastiglia. Questo episodio passò alla storia per la sua importanza politica e sociale nei confronti della rivoluzione francese. Infatti abbattendo la Bastiglia, simbolicamente il popolo francese distrusse il potere assoluto del re.

Il Terzo Stato

Il Terzo Stato era il più povero tra gli Stati Generali in quanto era formato da tutti coloro che non erano nobili o facevano parte del clero (gli altri due Stati Generali). Però la crisi finanziaria unita alla mancanza di cibo e allo squilibrio tra le diverse classi sociali, fece si che il Terzo Stato cominciasse a ribellarsi al potere monarchico del re. Infatti il Luigi XIV non aveva mai provveduto alle necessità del popolo, ma anzi aveva continuato ad ignorare ogni sua proposta credendo che non potesse rivoltarsi al sovrano e così riuscire a contrastare l’ancien regim.

La festa nazionale francese

La festa nazionale francese, istituita nel 1880, si festeggia nella data del 14 Luglio proprio per ricordare l’importanza che ha avuto la presa della Bastiglia.

La struttura dopo la presa della Bastiglia

Nel 1803, per sostituire la Bastiglia, venne fatta costruire una piazza con una fontana che successivamente venne tolta. L’unica parte della Bastiglia che non è stata distrutta è la Colonne de Juillet, una colonna commemorativa dedicata ai morti della Rivoluzione francese. Alta 52 metri, sulla sua sommità troviamo una figura dorata realizzata da August Dumont che rappresenta lo spirito della libertà. Adesso esiste Place de la Bastille che per gli attuali cittadini francesi è il simbolo di libertà e democrazia. Inoltre è stato inaugurato dal presidente Mitterrand il teatro dell’opera della Bastiglia (progetto di Carlos Pott), particolare per le sue facciate trasparenti.

Il prigioniero Voltaire

Persino il celebre illuminista Voltaire ebbe a che fare con la figura della Bastiglia. Egli infatti fu imprigionato per un anno (nel 1717) a causa di ciò che aveva scritto all’interno di una satira dissacrante nei confronti di Filippo D’Orleans. Nel 1726 Voltaire fu nuovamente imprigionato nella Bastiglia a causa di un litigio con il Cavaliere di Rohan con cui aveva scambiato una delle sue battute di spirito.

Il dialogo con il re Luigi XIV

Questo dialogo ebbe luogo subito dopo aver ricevuto la notizia della presa della Bastiglia tra il Re Luigi XIV e il duca di Liancourt.
– Re Luigi XIV: È una rivolta?
– Liancourt: No, Sire, è una rivoluzione.
Tramite questo dialogo che evidenzia la grossa differenza tra rivolta e rivoluzione, riusciamo a capire perfettamente la portata rivoluzionaria che ebbe la presa della Bastiglia. Di fatto l’avvenimento poteva essere scambiato per una semplice rivolta per l’unicità dell’episodio, ma rappresentava anche l’inizio di una vera e propria Rivoluzione che avrebbe cambiato l’intera situazione di un popolo.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.