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Concetti Chiave

  • Friedrich Engels nacque in una famiglia imprenditoriale tessile nel 1820 e sviluppò un interesse per la politica durante il suo lavoro commerciale.
  • Incontrò Karl Marx a Parigi nel 1844, formando un'amicizia che portò alla collaborazione sul "Manifesto del partito comunista".
  • Il "Manifesto del partito comunista" postulava che la storia umana è caratterizzata da lotte di classe e criticava il capitalismo per le disuguaglianze sociali.
  • Marx ed Engels immaginavano un sistema economico in cui i mezzi di produzione fossero di proprietà comune, superando la proprietà privata.
  • Il Manifesto incoraggiava l'unità internazionale del proletariato, concludendo con l'appello "Proletari di tutti i paesi unitevi!".

Nell’appunto che segue viene illustrata con un elenco puntato la biografia del filosofo e politico tedesco Friedrich Engels, con un approfondimento riguardo il “Manifesto del partito comunista”, da lui scritto insieme ad un altro importante intellettuale tedesco: Karl Marx.

Indice

  1. Biografia di Friedrich Engels
  2. Il Manifesto del Partito Comunista

Biografia di Friedrich Engels

Friedrich Engels nasce il 28 novembre del 1820 a Barmen, in Germania.

Il padre è un agiato imprenditore tessile e possiede delle filande di cotone. Engels non conclude il percorso del liceo e lo lascia nel 1837, in quanto il padre sostiene la dottrina religiosa pietista e dunque contraria alla vita mondana e alla diffusione della cultura. storia del socialismoEgli inizia a lavorare presso l’ufficio del padre e successivamente in una ditta di proprietà di Heinrich Leupold, che si occupa di esportazioni.
In questo periodo, in cui si dedica al commercio, si appassiona alla politica e scopre anche di aderire alle idee della corrente della sinistra hegeliana: durante la sua vita scrive infatti degli articoli sul pensiero politico di Hegel, in cui ritiene che il filosofo stesso si sia avviato partendo da considerazioni politiche progressiste, per poi giungere alla predisposizione di principi conservatori.
Nel 1841 Engels si trasferisce a Berlino, dove svolge il servizio di leva militare, interessandosi così alle strategie di guerra.
Nell’anno successivo poi si trasferisce a Manchester, per occuparsi dell’azienda tessile Ermen & Engels, di cui il padre è socio: questo è un periodo in cui sperimenta le condizioni più che difficili degli operai molto poveri.
Nel 1844, nel tornare verso la Germania, conosce Karl Marx a Parigi, con cui stringerà una forte amicizia. Marx precedentemente era stato a Londra, per completare i suoi studi, ma dato che non era riuscito a trovare un’occupazione stabile, finì per dipendere dal sostegno economico Engels.
Il 21 febbraio del 1848 a Londra si verifica un evento a suo modo rivoluzionario: viene pubblicato il “Manifesto del partito comunista” dagli stessi Karl Marx e Friedrich Engels.
La rivoluzione, a cui la pubblicazione della loro opera aveva dato inizio, spinge Engels a tornare in patria, dove, insieme a Marx, inizia a dirigere “La gazzetta renana”.
Successivamente Engels ritorna a vivere a Manchester e dal 1870 fino al 1895, anno della sua morte, a Londra, mentre Marx a Parigi.
Quando nel 1883 Marx muore, Engels continua il suo percorso nell’attività politica e ricopre importanti incarichi in diversi movimenti socialisti europei.
Due anni dopo, nel 1885 termina il secondo volume de “Il Capitale”, iniziato tempo addietro con Marx: si trattava di un’opera che presentava la sintesi più organica del loro pensiero.
Il 5 agosto del 1895 Engels muore per cancro all’esofago all’età di settantaquattro anni.

Il Manifesto del Partito Comunista

Il “Manifesto del partito comunista” fu scritto dietro l’incarico della Lega dei comunisti, un movimento internazionale che postulava l’uguaglianza sociale e nel quale si riconoscevano sia democratici e comunisti tedeschi e belgi, sia cartisti inglesi.
Questo muoveva delle tesi secondo cui la storia umana doveva essere interpretata in termini di lotte sociali. Marx ed Engels sostenevano infatti che tutte le epoche della storia fossero caratterizzate dal conflitto tra classi sociali e che un conflitto di questo tipo si stesse riproponendo anche nella società a loro contemporanea, in cui era presente un sistema economico di stampo capitalista.
Nel Manifesto viene posto l’accento sull’azione rivoluzionaria della borghesia che, facendo leva sulla propria forza economica, aveva trasformato la vita dei lavoratori, la società e anche i rapporti fra gli Stati. Inoltre via via che consolidava il proprio potere economico, la borghesia diventava sempre più influente anche politicamente, fino a trasformarsi in una vera e propria classe egemone. Così facendo, si creava anche però il suo antagonista, ovvero il proletariato, composto dai lavoratori salariati il cui numero era in continuo aumento.
Il capitalismo aveva prodotto una profonda disuguaglianza sociale e per sconfiggerla, secondo Marx ed Engels era necessario che i proletari si coalizzassero per superarla.
Nello specifico, immaginavano un sistema economico e sociale in cui i mezzi di produzione sarebbero stati sottratti alla proprietà privata e trasformati in una proprietà comune; la loro gestione e distribuzione sarebbe stata esercitata collettivamente.
Con il Manifesto Marx ed Engels hanno gettato le basi per una nuova concezione del socialismo (in particolare di socialismo scientifico, perché basato in questo caos su un’accurata analisi della realtà sociale e dei meccanismi di produzione economica).
Avevano inoltre indicato al proletariato un programma rivoluzionario che ritenevano potesse portare a risultati concreti in un arco di tempo relativamente breve. Tuttavia, il fatto che, negli anni immediatamente successivi, le lotte sociali conobbero una battuta d’arresto, spinse Marx a rivedere le proprie conclusioni e a elaborare nuove proposte per il superamento del capitalismo.
La formazione di una coscienza di classe doveva portare anche alla comprensione del carattere internazionale della lotta. Il marxismo si caratterizza per l’orientamento apertamente internazionalistico: i proletari non devono lottare insieme ai borghesi loro connazionali contro i proletari e i borghesi delle altre nazioni, ma cooperare fra loro in una lotta comune contro la borghesia. È la classe sociale che accomuna gli individui non la nazionalità. “Proletari di tutti i paesi unitevi!”: questa è la frase significativa con cui si conclude il Manifesto.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i principali eventi della vita di Friedrich Engels?
  2. Friedrich Engels nacque nel 1820 a Barmen, Germania, e lavorò nell'azienda tessile del padre. Si appassionò alla politica e aderì alla sinistra hegeliana. Conobbe Karl Marx a Parigi nel 1844 e insieme pubblicarono il "Manifesto del partito comunista" nel 1848. Engels continuò il suo impegno politico fino alla sua morte nel 1895.

  3. Qual è il significato del "Manifesto del partito comunista"?
  4. Il "Manifesto del partito comunista", scritto da Marx ed Engels, interpreta la storia umana come una serie di lotte sociali tra classi. Sostiene che il capitalismo ha creato disuguaglianze sociali e propone che i proletari si uniscano per superarle, immaginando un sistema economico basato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione.

  5. Come si è sviluppata la collaborazione tra Engels e Marx?
  6. Engels e Marx si incontrarono a Parigi nel 1844 e svilupparono una forte amicizia. Collaborarono alla stesura del "Manifesto del partito comunista" e Engels sostenne economicamente Marx. Dopo la morte di Marx nel 1883, Engels continuò a lavorare su progetti comuni, come il completamento del secondo volume de "Il Capitale".

  7. Quali erano le idee principali sostenute nel "Manifesto del partito comunista"?
  8. Il Manifesto sostiene che la storia è caratterizzata da conflitti di classe e che il capitalismo ha creato una profonda disuguaglianza sociale. Propone che i proletari si uniscano per superare il capitalismo, promuovendo un sistema in cui i mezzi di produzione siano di proprietà comune e gestiti collettivamente.

  9. Qual è l'importanza dell'internazionalismo nel marxismo secondo il Manifesto?
  10. Il marxismo, come descritto nel Manifesto, promuove un orientamento internazionalistico, sostenendo che i proletari di tutte le nazioni devono unirsi nella lotta comune contro la borghesia, piuttosto che combattere al fianco dei borghesi connazionali. La frase "Proletari di tutti i paesi unitevi!" riassume questo concetto.

Domande e risposte

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