Bakunin

In questo appunto viene descritta la vita di Michail Bakunin, famoso filosofo e pensatore russo. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano la sua vita, gli anni giovanili, il periodo trascorso a Londra, lo scontro con Marx, fino ad arrivare all’ultimo periodo di vita vissuto in povertà.

Informazioni salienti su Mikhail Bakunin

Mikhail Aleksandrovich Bakunin è nato il 30 maggio del 1814 a Premukhino in Russia ed è morto il 1° luglio del 1876 a Berna in Svizzera. È ricordato per essere stato il capo della divulgazione dell’anarchia nel XIX secolo, oltre che un importante rivoluzionario russo e scrittore politico.

Anni giovanili

Mikhail Bakunin era il figlio di un piccolo proprietario terriero ed abitava insieme ai suoi fratelli nella provincia di Tver. La sua vita rivoluzionaria ebbe inizio quando fu mandato alla Scuola di Artiglieria a San Pietroburgo e poco dopo fu consegnato a un'unità militare alla frontiera con la Polonia. Nel 1835 si è dimesso dalla sua commissione e per tale motivo ha rischiato di essere arrestato per abbandono del corpo militare. Negli anni successivi, Bakunin ha vissuto tra Premukhino, luogo in cui si è appassionato nello studio dei filosofi tedeschi come Johann Fichte e Georg Wilhelm Friedrich Hegel, mentre a Mosca si trasferì nei circoli letterari di Vissarion Grigoryevich Belinsky.
Intorno al 1840 Bakunin si recò a Berlino per completare la sua formazione. Lì venne attratto dai sostenitori di Hegel. Successivamente si trasferì a Dresda e proprio lì nel 1842 pubblicò il suo primo pensiero rivoluzionario su un giornale radicale. Dopo rapidi soggiorni in Svizzera e Belgio, si stabilì a Parigi ed iniziò a frequentare i socialisti francesi e tedeschi, tra cui Pierre-Joseph Proudhon e Karl Marx, ma anche numerosi emigrati di origini polacche che lo ispirarono nel portare avanti le sue idee rivoluzionarie. Nel 1848 ci fu la rivoluzione a Parigi e questa fu la prima occasione che gli fece comprendere cosa fossero i combattimenti di strada, e dopo alcuni giorni di partecipazione, si diresse in Germania e Polonia per guidare la rivoluzione in atto.
Nel 1848 a Praga Bakunin frequentò il Congresso slavo che si concluse quando le truppe austriache colpirono la città. Nello stesso anno, in Germania egli è riuscito a scrivere il suo primo grande manifesto in cui ha denunciato la borghesia, che veniva vista come una forza controrivoluzionaria.
Nel 1849, Stanco dell'inerzia, Bakunin prese parte all'insurrezione di Dresda e fu arrestato. Subito dopo venne consegnato all’Austria, dove fu incarcerato e poi trasferito in Russia. Lì nel 1851, su invito del capo della polizia, scrisse un’enigmatica Confessione, che però non fu pubblicata subito, ma solo nel 1921. Questa confessione consisteva in espressioni di pentimento per crimini, ma includeva anche gesti di sfida contro i tedeschi.
Nonostante ciò, l'opera non permise a Bakunin di ottenere la liberazione, ma continuò a rimanere nella Fortezza di Pietro-Paolo per tre anni per poi essere trasferito in un'altra fortezza per altri tre anni, durante i quali iniziò ad avere seri problemi di salute. Nel 1857 fu rilasciato per andare a vivere in Siberia e in quella occasione si sposò con la figlia di un mercante polacco. Nel 1861, grazie a dei legami di parentela con il governatore della Siberia, egli riuscì ad andare lungo l’Amur. Non appena arrivò, prese una nave americana diretta in Giappone per poi spostarsi fino agli Stati Uniti e la Gran Bretagna.

Periodo di Londra

Nel 1861, Bakunin arrivò a Londra e si ricongiunse a Herzen, il quale era stato nominato redattore di Kolokol. Però, il soggiorno di quasi quattordici mesi di Bakunin a Londra ha portato a una rottura irreparabile con Herzen, che aveva perso parte dell'ardore rivoluzionario della sua giovinezza.
Nel 1863 scoppiò l'insurrezione polacca e Bakunin si imbarcò con un carico di volontari polacchi per il Baltico. L’anno successivo si stabilì in Italia, luogo che divenne la sua residenza per quattro anni. Nel periodo in cui si trovava in Italia, Bakunin inquadrò le linee principali del credo anarchico che predicò con vigore per il resto della sua vita.

Scontro con Marx

Quando Bakunin viveva a Ginevra nel 1868, prese parte al Prima Internazionale che riguarda una federazione di partiti della classe operaia con l’obiettivo di trasformare le società capitaliste in comuni socialisti ed unificarli in una federazione mondiale. La Prima Internazionale non riuscì a contenere entrambe le due personalità così durante un congresso del 1872 all'Aia, Marx, con un intrigo, fece espellere Bakunin e i suoi seguaci dall'Internazionale. Tra gli scritti di Bakunin “L'Empire knouto-germanique et la révolution sociale” e “Statismo e anarchia”, rappresentavano in modo diretto il suo conflitto con Marx. Bakunin era un rivoluzionario severo come Marx però rifiutò il controllo politico, la centralizzazione e la subordinazione all'autorità. Egli accusava quelli che considerava modi di pensare e di organizzazione tipica tedesca e sosteneva lo spirito di rivolta non istruito come faceva il tipico contadino russo.

Ultimi anni di vita

Bakunin ha trascorso gli ultimi anni di vita in povertà in Svizzera. Successivamente si unì agli emigrati russi, polacchi, serbi e rumeni, compilava proclami e pianificava organizzazioni rivoluzionarie. Poi però la sua salute iniziò a peggiorare e le sue possibilità economiche divennero sempre meno tanto da essere costretto a dipendere dalla generosità di alcuni amici italiani e svizzeri. Infine morì il 1° luglio del 1876 a Berna, in Svizzera.