Concetti Chiave
- La storia della donna è caratterizzata da una lunga lotta per il riconoscimento dei diritti, come il diritto di voto, che in Italia è stato ottenuto solo nel 1946.
- Nonostante i progressi, la parità di genere nel mondo del lavoro non è ancora raggiunta, con le donne che spesso guadagnano meno e ricoprono ruoli meno rilevanti.
- Il femminicidio rimane un problema globale, con molte donne uccise da partner o ex partner, evidenziando la persistenza della misoginia.
- Recenti decisioni, come l'abolizione della legalizzazione dell'aborto negli Stati Uniti, mostrano come i diritti delle donne possano subire battute d'arresto.
- In molte parti del mondo, le donne continuano a subire gravi limitazioni nei diritti fondamentali, come l'accesso all'istruzione e l'autonomia nelle scelte familiari.
In questo tema si parla della donna. Da sempre emarginata, sottomessa e considerata inferiore all’uomo, nel corso della storia la donna ha dovuto lottare per vedersi riconosciuti alcuni diritti dai quali era esclusa, il diritto al voto ad esempio. Sebbene tante siano state le conquiste, la strada sembra essere ancora lunga e oggi la donna, in alcune zone del mondo e in alcuni ambiti della vita quotidiana (prendiamo ad esempio il lavoro, o la stessa famiglia.
Indice
La plurisecolare corsa alla conquista dei diritti
Anche in Europa, fin dall’antichità, la donna è stata vista come un “oggetto”, per di più debole e inutile: un vero e proprio peso per l’uomo e per l’intera società.
È stata ridotta al ruolo di moglie o madre, sottomessa al marito, considerata zero al di fuori della famiglia. A volte perseguitata, e usata come capro espiatorio, accusata di causare disgrazie carestie, e addirittura di manipolare con il suo fascino e con magici sortilegi, l’integro uomo. Si pensi alla caccia alle streghe di cui l’Europa si è vista colpevole tra medioevo ed età moderna. E ancora, esclusa dalle scelte politiche e sociali. È incredibile pensare che in Italia le donne hanno potuto votare per la prima volta solo nel 1946, nel referendum tra monarchia e repubblica. Questo vuol dire che fino a quel momento erano totalmente invisibili politicamente. Per molto tempo alla donna è inoltre stata impedita una indipendenza economica, limitando il suo diritto alla libertà e alla realizzazione personale, al lavoro (ancora oggi purtroppo la parità di genere nel mondo del lavoro non è garantita. Le donne guadagnano meno, lavorano di più, e ricoprono ruoli meno rilevanti degli uomini).
Tuttavia, rispetto agli inizi, soprattutto negli ultimi due secoli, la considerazione femminile nel mondo occidentale, anche grazie alle lotte portate avanti dalle ideologie femministe, sembra aver compiuto passi da gigante verso una maggiore consapevolezza (sia individuale che sociale) dei diritti della donna. Per secoli, infatti, le donne hanno lottato duramente per ottenere, o quantomeno avvicinarsi, ad un riconoscimento pari a quello degli uomini. In tante hanno perso la vita. Si pensi alle proteste delle suffragette, il movimento di emancipazione femminile nato proprio per chiedere riconosciuto il diritto di voto alle donne. Queste donne hanno combattuto per tramandare una realtà diversa da quella nella quale erano costrette a vivere. Sono state coraggiose eroine di un mondo troppo ignorante e incapace di capire che le persone, indipendentemente dal sesso, sono tutte uguali. Se oggi le donne sono parte fondamentale della nostra società, sono istruite e concorrono alle elezioni come presidente è proprio grazie a chi ha lottato per questo.
Per ulteriori approfondimenti sui diritti delle donne vedi qui
Misoginia e femminicidio: esempi di una lotta ancora in fieri
Tuttavia, al giorno d’oggi purtroppo sempre più si sente parlare di “femminicidio”. Un termine che è stato coniato proprio per identificare un omicidio commesso da uomini nei confronti di donne, proprio perché donne. Ancora forte è purtroppo il sentimento di misoginia di alcuni uomini, ed è doloroso, dopo tutti questi secoli di lotte, sentir parlare ancora di violenza di genere. Il fenomeno, infatti, è ancora e troppo diffuso a livello mondiale. Si pensi che in Italia nella maggior parte dei casi, le donne che vengono assassinate sono state uccise da conoscenti, familiari, ma soprattutto da ex fidanzati, che mal sopportano il loro essere donne (con diritti e libertà). Le percentuali di donne uccise da un ex compagno vanno dal 40,9% (2005) al 57,8% (2020), per gli uomini invece, i numeri affermano il contrario: dal 4,5% (2005) al 2,9% (2020). Tutto questo è assurdo e inconcepibile in una società che si dice civilizzata e moderna.
Un altro esempio di misoginia e diritti negati alle donne ci arriva proprio recentemente dall’America, proprio nel 2022 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha abolito la sentenza con cui nel 1973 era stato legalizzato l’aborto negli Usa. E questo segna un altro grande passo indietro della società odierna, rispetto alle lotte del passato.
Per ulteriori approfondimenti sul tema del femminicidio vedi qui
Tutto il mondo è paese: la donna nel mondo
Sebbene in Europa e in America molti siano ancora i passi da compiere per raggiungere la parità di genere, nel mondo ci sono donne che si trovano, purtroppo, ancora molto indietro nella corsa verso il riconoscimento dei propri diritti. In alcuni paesi del mondo, ad esempio, alle donne viene negata l’istruzione (si pensi al regresso a cui è stata sottoposta la società afgana nell’ultimo anno, che ha impedito alle donne di frequentare l’università). E si pensi che, in tutto il mondo, sono oltre trentamila le bambine che ogni giorno vengono “date in sposa” a persone molto più grandi di loro, senza potersi opporre. La mancanza di potere decisionale anche nelle decisioni/scelte familiari porta la donna ad essere sminuita e costretta ad ubbidire.
Nei paesi sviluppati come abbiamo visto, ancora esistono delle disuguaglianze di genere: nel campo del lavoro, ad esempio, ma anche nella vita di tutti i giorni, dove spesso la donna è considerata un oggetto sessuale o come mezzo subliminale per stimolare i consumi.
Il vero problema è allora quello di liberare la società dagli antichi stereotipi riguardanti i ruoli femminili e maschili. Nella nostra cultura civilizzata (o presunta tale) e tecnologica, la donna sta riuscendo, spesso tra forti resistenze, ad ottenere sempre più spazi all’interno della società, soprattutto in un mondo del lavoro decisamente competitivo. Tutto questo continuando a svolgere regolarmente le “tradizionali” faccende familiari. Insomma, la strada da percorrere è ancora lunga, e come ci dimostra la storia ogni giorno, anche ottenere dei diritti non assicura che essi siano per sempre. Per questo occorre continuare a sensibilizzare, uomini e donne sul tema, e lottare per garantire un’esistenza equa a tutti gli individui, indipendentemente dal sesso di appartenenza.
Per ulteriori approfondimenti sul tema della donna nel mondo vedi qui
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali ostacoli storici che le donne hanno dovuto affrontare per ottenere i loro diritti?
- Cosa rappresenta il termine "femminicidio" e qual è la sua rilevanza oggi?
- Quali sono le recenti sfide affrontate dalle donne in termini di diritti negli Stati Uniti?
- Quali sono le condizioni delle donne in alcune parti del mondo rispetto ai loro diritti fondamentali?
- Qual è il problema principale che la società deve affrontare per migliorare la condizione delle donne?
Le donne sono state storicamente viste come oggetti deboli e inutili, sottomesse agli uomini e escluse dalle decisioni politiche e sociali. Hanno dovuto lottare per ottenere diritti fondamentali come il voto e l'indipendenza economica.
Il termine "femminicidio" identifica l'omicidio di donne da parte di uomini, motivato dal loro essere donne. È un fenomeno ancora diffuso, con molte donne uccise da conoscenti o ex partner, evidenziando la persistenza della misoginia.
Nel 2022, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha abolito la sentenza del 1973 che legalizzava l'aborto, segnando un passo indietro nei diritti delle donne e dimostrando che le conquiste passate non sono garantite per sempre.
In alcuni paesi, le donne sono ancora private di diritti fondamentali come l'istruzione e il potere decisionale. Ad esempio, in Afghanistan, alle donne è stato impedito di frequentare l'università, e molte bambine vengono date in sposa senza il loro consenso.
La società deve liberarsi dagli stereotipi di genere e garantire che i diritti acquisiti siano mantenuti. È essenziale sensibilizzare e lottare per un'esistenza equa per tutti, indipendentemente dal sesso.