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Concetti Chiave

  • Il Medioevo ha reso l'uomo schiavo delle ideologie religiose, superate nel '500 con la laicizzazione della società.
  • L'uomo è considerato capace di dominare la natura e costruire il proprio destino, come affermato da Pico della Mirandola.
  • Il possesso della ragione permette all'uomo di spiegare i fenomeni dell'universo e prevederne le conseguenze.
  • L'uomo dell'Umanesimo è visto come un individuo dalle ampie vedute, attivo in molti campi e non più isolato.
  • Nel '500 inizia il cammino verso la libertà, limitato dalla religione che spesso ha bloccato le potenzialità umane.
L’uomo è libero di interpretarsi
L'età dei pregiudizi, delle superstizioni, il Medioevo, aveva reso l'uomo schiavo delle ideologie religiose, succube delle Sacre Scritture.
Nel '500 tale visione teocentrica dell'universo viene superata con la laicizzazione della società, in quanto l'uomo rivaluta la vita partendo proprio da se stesso.
Si ritiene capace di dominare la realtà, la natura, di costruire da sé il proprio destino, egli è il centro del mondo, come affermò Pico della Mirandola ne “La dignità dell'uomo”.
Esso è un essere tra cielo e terra o come sostiene Finico, partecipa della natura divina, in quanto capace di governare il proprio “io”.
Il possesso della ragione è un dono della natura di inestimabile valore, grazie ai ragionamenti logici riusciamo a spiegare i fenomeni dell'universo, a risalire alle cause primarie, a prevedere le conseguenze che questi comportano.
L'uomo è un animale che si distingue dalle bestie poiché sa usare le mani ma soprattutto in quanto ha la capacità di esprimere ciò che pensa e di decidere l'ordine delle parole da usare più adatto, così come leggiamo in un passo dell'opera “Ho trovato Quintiliano” di Poggio Bracciolini.
Se l'uomo ha in sé una virtù così grande, ovvero di controllare il mondo mediante l'uso dell'intelletto, come far divenire atto ciò che è in potenza così eccezionale?
Immagino l'intellettuale dell'Umanesimo come un individuo dalle ampie vedute,sempre impegnato a cimentarsi in ogni campo, dalla scienza alla politica; non più chiuso nel suo mondo, lontano dalla vita pubblica, amante dell'individualismo.
Coluccio Salutati esorta gli uomini a trascorrere una vita attiva, frequentando i luoghi pubblici, abbandonando la solitudine dell'interiorità.
A parer mio è nel '500 che inizia a concretizzarsi il lungo cammino dell'uomo verso la libertà, che ancora oggi è così irto.
La religione ha da sempre svolto un ruolo fondamentale nella vita umana, ponendosi troppo spesso come unica guida alla quale l'uomo deve obbedire, limitando in tal modo le potenzialità che l'uomo possiede, bloccando il processo di evoluzione.
Apprezzo gli uomini dell'Umanesimo poiché sono riusciti ad esaltare la dignità dell'intera umanità, a vivere amando se stessi e la natura, nel rispetto di Dio, della Chiesa che da troppo tempo si è posta come autorità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'uomo secondo la visione umanistica del '500?
  2. Nel '500, l'uomo è visto come il centro del mondo, capace di dominare la realtà e costruire il proprio destino, superando la visione teocentrica del Medioevo.

  3. Come viene descritta la capacità intellettuale dell'uomo nel testo?
  4. L'uomo possiede la ragione, un dono inestimabile che gli permette di spiegare i fenomeni dell'universo e di esprimere i propri pensieri, distinguendosi così dagli animali.

  5. Qual è l'invito di Coluccio Salutati agli uomini del suo tempo?
  6. Coluccio Salutati esorta gli uomini a vivere una vita attiva, frequentando i luoghi pubblici e abbandonando la solitudine, per esaltare la dignità umana e rispettare la natura e Dio.

Domande e risposte

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