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Concetti Chiave

  • Il Rinascimento, tra il 1400 e il 1500, segna in Italia un periodo di rinascita culturale e artistica, con Firenze come centro propulsore grazie ai De’ Medici.
  • La prospettiva diventa un elemento rivoluzionario nell'arte rinascimentale, con Leon Battista Alberti che teorizza un approccio basato su leggi matematiche.
  • Gli artisti rinascimentali si ispirano all'antichità classica, dando grande importanza alla rappresentazione umana e all'anatomia come simbolo di perfezione.
  • La proporzione, concetto chiave del Rinascimento, è applicata in architettura per creare armonia, seguendo le teorie di Vitruvio e rappresentata dall'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
  • Importanti figure del Rinascimento includono architetti come Brunelleschi e Bramante, scultori come Donatello, e pittori come Masaccio e Botticelli.

In questo appunto viene descritto il Rinascimento. Con il termine Rinascimento si indica quel periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento in cui in Italia c’è un rifiorire di arte, letteratura e filosofia. Primo Rinascimento: caratteristiche principali, prospettiva e proporzione articolo

Indice

  1. Mappa concettuale del primo Rinascimento
  2. La prospettiva: la grande rivoluzione dell’arte rinascimentale
  3. La proporzione e l’uomo vitruviano

Mappa concettuale del primo Rinascimento

Il primo Rinascimento si sviluppa tra il 1400 e il 1500 in particolare a Firenze, dove la famiglia De’ Medici che governava la città si fa promotrice del fiorire di cultura e arti. In poco tempo il nuovo sentire artistico si espande anche in altre città come Urbino, Mantova, Ferrara, Padova e Milano.
Le opere più importanti prodotte in questo periodo sono per lo più edifici religiosi e civili, palazzi e ville ma anche sculture a rilievo o a tutto tondo (opera osservabile a trecentosessanta gradi), pitture su muro o su tavola e cicli di affreschi.
Sia nella pittura che nell’architettura e nella scultura, gli artisti tornano a guardare alle opere dell'antichità classica della civiltà greca e romana, la cui bellezza e armonia li affascina.
La rappresentazione della figura umana assume un ruolo di primaria importanza poiché si pensa che l’uomo sia al centro dell'universo. Lo studio dell’anatomia conferma l’essere umano poi come una figura perfetta nelle sue proporzioni, nei suoi movimenti e nei volumi. Questa idea influenza molto l'arte perché usa la perfezione umana come unità di misura del mondo: “homo mensura mundi”. L'artista non è più un artigiano che fa parte di una bottega, ma un uomo di vasta cultura che studia la natura e le opere degli antichi, conosce la matematica, la filosofia e la scienza e usa la prospettiva per rappresentare in modo veritiero la realtà.
Artisti importanti del primo Rinascimento sono Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti e Donato Bramante per quanto riguarda l’architettura, Donatello per le arti scultoree e Masaccio, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Giovanni Bellini e Botticelli nella pittura.

Per ulteriori approfondimenti sul Rinascimento vedi qui

La prospettiva: la grande rivoluzione dell’arte rinascimentale

Come abbiamo visto, una delle principali caratteristiche dell’arte del primo rinascimento è il nuovo uso che gli artisti fanno dello spazio, servendosi della prospettiva.
Il termine “prospettiva” viene dal latino perspìcere, che significa “vedere distintamente”. La difficoltà che gli artisti, specialmente in pittura, incontrano quando provano a rappresentare uno spazio è legata al dover riportare una visione tridimensionale su un piano bidimensionale. Per far fronte a questo problema nel primo Rinascimento i pittori iniziano ad utilizzare espedienti grafici. Grazie allo studio dello spazio capiscono che è necessario comporre l’immagine seguendo un punto di vista, quello dell’osservatore, e capire come questo si posiziona rispetto all’oggetto osservato e rappresentato. Considerando ciò, si suppone allora che dall’occhio dell’osservatore partano dei raggi che vanno a formare una piramide visiva che circonda l’oggetto. L’intersezione di tutti questi raggi è chiamato “punto di fuga”. La prospettiva, tramite questi accorgimenti e basandosi su leggi matematiche, consente così una perfetta rappresentazione delle cose, facilitando e velocizzando il lavoro compositivo. A farsi portavoce e promotore di queste regole matematiche fu proprio il teorico, umanista e architetto Leon Battista Alberti che teorizzò il procedimento prospettico della “costruzione abbreviata” e scrisse un vero e proprio trattato di prospettiva intitolato “De pictura”.

Per ulteriori approfondimenti sulla prospettiva vedi qui

La proporzione e l’uomo vitruviano

Come già accennato, il Rinascimento è caratterizzato da una riscoperta del mondo classico. In questa tendenza rientra anche lo studio dei trattati di architettura di Vitruvio, un architetto e scrittore romano del I secolo a.C. che fornì importantissime teorie architettoniche studiate fino alla fine del XIX secolo. La proporzione quindi, anch’essa derivante dal latino e che significa “secondo la porzione” indica la relazione di due o più parti tra loro e la loro dipendenza in fatto di misura. Nel Rinascimento la proporzione viene utilizzata soprattutto in architettura e si basa su un principio fondamentale: gli edifici dovranno essere realizzati secondo le proporzioni armoniose del corpo umano.

Primo Rinascimento: caratteristiche principali, prospettiva e proporzione articolo

Così lo stesso Vitruvio aveva suggerito nel suo trattato: “Il centro del corpo umano è naturalmente l’ombelico. Se infatti un uomo si disponesse supino con mani e piedi distesi, puntando il compasso sull’ombelico, si potrebbe descrivere una circonferenza che toccherebbe esattamente le punte delle dita di entrambe le mani e dei piedi. Inoltre, misurando la distanza dall’estremo dei piedi al sommo della testa e confrontandola con quella fra l’una e l’altra mano aperta, si troverebbe che altezza e larghezza coincidono, come in un’area quadrata. Se dunque la natura ha creato il corpo umano in modo che le singole membra rispondano proporzionalmente all’insieme della figura, sembra che giustamente gli antichi abbiano stabilito che anche le loro opere dovessero avere una esatta corrispondenza fra le misure delle parti e quelle dell’insieme”.
Tale descrizione colpì molto gli artisti rinascimentali, in particolare Leonardo da Vinci ne diede una perfetta rappresentazione nel suo famosissimo disegno dell’Uomo vitruviano, misura di tutte le cose.

Per ulteriori approfondimenti sull’uomo vitruviano vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo storico indicato con il termine Rinascimento?
  2. Il Rinascimento si riferisce al periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento in Italia, caratterizzato da un rifiorire di arte, letteratura e filosofia.

  3. Quali città italiane furono centri importanti del primo Rinascimento?
  4. Firenze fu il centro principale, ma il nuovo sentire artistico si espanse anche a Urbino, Mantova, Ferrara, Padova e Milano.

  5. Qual è stata la grande rivoluzione nell'arte rinascimentale?
  6. La prospettiva è stata la grande rivoluzione, permettendo una rappresentazione tridimensionale su un piano bidimensionale, grazie a regole matematiche.

  7. Chi furono alcuni degli artisti più importanti del primo Rinascimento?
  8. Tra gli artisti importanti ci sono Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Donato Bramante, Donatello, Masaccio, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Giovanni Bellini e Botticelli.

  9. Cosa rappresenta l'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci?
  10. L'Uomo vitruviano rappresenta la proporzione armoniosa del corpo umano, basata sulle teorie di Vitruvio, e simboleggia l'idea che l'uomo sia la misura di tutte le cose.

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