Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'ordinamento giuridico italiano tutela la proprietà privata, sancito dall'articolo 832 del Codice civile che ne regola l'acquisto, il godimento e i limiti.
  • La Costituzione italiana del 1948 rafforza la libertà del diritto di proprietà, bilanciando con la sua funzione economico-sociale, prevedendo anche l'espropriazione in determinati casi.
  • Il riconoscimento giuridico del diritto di proprietà è legato alla Rivoluzione francese, con la Dichiarazione dei diritti del 1789 che lo definisce come "diritto inalienabile e sacro".
  • Il diritto di proprietà è visto come un'estensione del diritto del lavoro e della libertà personale, basandosi su ciò che l'individuo produce con il proprio ingegno.
  • John Locke ha distinto tra proprietà della terra e delle creature inferiori e la proprietà della singola persona, affermando che ciascuno possiede la proprietà della sua persona.

Tutela giuridica della proprietà

L’ordinamento giuridico italiano riconosce e tutela la proprietà privata. Il dettato normativo preposto a garantire il rispetto di questa affermazione consta di numerose disposizioni, delle quali la più nota e importante è l’articolo 832 del Codice civile italiano del 1942, il quale sancisce che «la legge determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti».
Conformemente e coerentemente a tale principio, la Costituzione italiana del 1948 ha nuovamente consolidato la tutela offerta dall’ordinamento alla proprietà: da un lato la Costituzione ha rimarcato l’assoluta libertà del diritto di proprietà privata; dall’altro ha contemperato la suddetta prerogativa con la funzione economico-sociale cui essa deve ricondurre, prevedendo in determinati casi l’espropriazione.
Il riconoscimento e la tutela giuridica del diritto di proprietà hanno origini relativamente recenti: sono il frutto delle conquiste ottenute durante la Rivoluzione francese.

Il primo riferimento esplicito alla proprietà come diritto inviolabile, infatti, è contenuto nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata in Francia agli albori della Rivoluzione, nel 1789.

L’articolo 17 della suddetta dichiarazione declina tale prerogativa come «diritto inalienabile e sacro». Tale concezione è scaturita dal convincimento secondo cui, mentre ciò che offre la natura appartiene a tutti (res communes omnium) la proprietà inerisce solo a ciò che è di acquisizione propria, cioè che appartiene al singolo. Della proprietà fa parte anche ciò che l’individuo produce servendosi del proprio ingegno e, quindi, sfruttando il proprio lavoro manuale e intellettuale.
In definitiva, è possibile asserire che il diritto di proprietà poggia le proprie basi sul diritto del lavoro e sulla libertà personale, di cui può essere considerato a tutti gli effetti una vera e propria propaggine.
Il primo promotore della nozione giuridica di proprietà intesa come oggi la conosciamo fu il filosofo John Locke: egli fu il primo a distinguere il concetto di proprietà relativo alla terra e alle creature inferiori (animali), su cui tutti possono vantare diritti di acquisizione, dal concetto di proprietà relativo alla singola persona, sostenendo che «ciascuno ha la proprietà della sua persona, sulla quale nessun altro può avanzare pretesa alcuna».

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'articolo 832 del Codice civile italiano nella tutela della proprietà privata?
  2. L'articolo 832 del Codice civile italiano del 1942 stabilisce che la legge determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti della proprietà privata per assicurarne la funzione sociale e renderla accessibile a tutti.

  3. Come la Costituzione italiana del 1948 contribuisce alla tutela della proprietà privata?
  4. La Costituzione italiana del 1948 consolida la tutela della proprietà privata, garantendo la libertà del diritto di proprietà e bilanciandola con la funzione economico-sociale, prevedendo l'espropriazione in determinati casi.

  5. Qual è l'origine storica del riconoscimento giuridico del diritto di proprietà?
  6. Il riconoscimento giuridico del diritto di proprietà ha origini nella Rivoluzione francese, con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, che definisce la proprietà come un diritto inalienabile e sacro.

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