Concetti Chiave
- La Costituzione Italiana del 1948 istituisce una forma di governo parlamentare, basata su un sistema di controllo e bilanciamento tra Parlamento e Governo.
- Il Parlamento, eletto direttamente dal popolo, non solo legifera ma esprime e controlla il Governo, che deve mantenere la fiducia parlamentare per operare.
- Il Presidente della Repubblica ha il ruolo di garante della Costituzione e può sciogliere il Parlamento se non esprime una maggioranza stabile.
- In Italia, il Governo spesso si dimette per contrasti interni alla coalizione, mentre in Germania esiste il meccanismo della sfiducia costruttiva per evitare crisi di governo senza soluzione.
- Il sistema parlamentare italiano è caratterizzato da un rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento, con la possibilità per il Parlamento di sfiduciare il Governo.
Il primo Gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione Italiana che delinea una forma di governo Parlamentare c.d. “razionalizzata”.
Per “forma di governo” si intende i rapporti che esistono tra i vari organi costituzionali dello Stato, vale a dire in che modo il potere politico è ripartito tra gli organi stessi.
Indice
- Forma di governo parlamentare
- Scelta della forma di governo in Italia
- Ruolo del parlamento e del governo
- Maggioranza parlamentare e sovranità popolare
- Elezione del presidente della repubblica
- Rottura del rapporto fiduciario
- Compiti del presidente della repubblica
- Differenze con altri sistemi parlamentari
Forma di governo parlamentare
Tale forma di Governo può essere adottata sia da stati monarchici, laddove la funzione di Capo dello Stato è assunta da un Re, designato per via ereditaria e dinastica (Monarchie Parlamentari), sia da Stati Repubblicani, dove la carica di Capo dello Stato spetta invece a un Presidente della Repubblica eletto, con un mandato temporaneo, dal parlamento (Repubbliche Parlamentari).
Scelta della forma di governo in Italia
In Italia, durante i lavori dell’assemblea costituente, fu scelta la forma di governo parlamentare perché provenendo da una dittatura, non si volle dare troppo potere ad una singola persona posta a capo del governo, infatti, il precedente regime monarchico parlamentare fu praticamente svuotato di significato dall’accentramento di tutti i poteri nelle mani del Duce Benito Mussolini, che grazie ad una Costituzione flessibile (modificabile con legge ordinaria), riuscì a rendere la forma di governo monarchica parlamentare in una terribile dittatura.
Ruolo del parlamento e del governo
Nella forma di Governo parlamentare alla base dello Stato e, quindi, al centro del sistema, vi è un unico potere, quello del Parlamento, che è eletto direttamente dal popolo, ed al quale non compete soltanto la Funzione Legislativa (far approvare le leggi), ma anche il compito di esprimere il Governo e di controllarne l’operato.
La Forma di Governo Parlamentare si caratterizza per l’esistenza di un rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento.
Il Governo che detiene il Potere Esecutivo (dare esecuzione alle leggi), costituisce emanazione permanente del Parlamento e deve ottenere, e soprattutto mantenere per tutto il suo mandato, la fiducia da parte di quest’ultimo.
Quando tale fiducia viene a mancare, il Governo è costretto a dimettersi.
Al potere del Parlamento di dare la sfiducia al governo, fa normalmente da contrappeso il potere, attribuito di norma al Capo dello Stato, di sciogliere anticipatamente il Parlamento e di indire elezioni anticipate.
Maggioranza parlamentare e sovranità popolare
Nella Forma di Governo Parlamentare assume un ruolo decisivo la maggioranza parlamentare costituita dal partito o dalla coalizione di partiti che ha vinto le elezioni, conquistando così la maggioranza dei seggi in Parlamento.
In Italia il popolo, al quale appartiene la sovranità, come definito dall’art. 1 della Costituzione “La sovranità appartiene al popolo …”, elegge soltanto il Parlamento, titolare della funzione legislativa.
Dalla maggioranza politica formatasi in Parlamento si forma, quindi, il Governo, espressione del partito politico – o della coalizione - che ha vinto le elezioni.
Elezione del presidente della repubblica
Oltre alla funzione legislativa, il Parlamento, in seduta comune ed integrato di 58 delegati regionale, elegge il Presidente della Repubblica, il quale non detiene alcun potere esecutivo, se non quello di essere il Garante della Costituzione, che ha il compito di vigilare sul corretto funzionamento della Forma di Governo.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri, sulla base della maggioranza espressa dal Parlamento, ed il Governo così formato deve ottenere la fiducia delle Camere e mantenerla per tutta la sua durata.
Rottura del rapporto fiduciario
La rottura del rapporto fiduciario tra Parlamento e Governo comporta l’obbligo, per quest’ultimo di dimettersi, nel nostro Paese spesso il Governo si dimette per contrasti all’interno della coalizione di partiti che lo sorregge, però in 2 occasioni il Governo ha terminato il suo mandato in seguito ad un voto contrario su una mozione di fiducia da parte del Parlamento.
Compiti del presidente della repubblica
Ma il Presidente della Repubblica possiede un altro compito, delicato e fondamentale: ha il potere di sciogliere le Camere quando si rende conto che le stesse non esprimano più una maggioranza che consenta la formazione del Governo ed una sua stabilità.
Negli ultimi tempi, anche in virtù del cambiamento del sistema elettorale, quando si vota ci sono 2 coalizioni che indicano il futuro capo del governo.
Differenze con altri sistemi parlamentari
Non tutte le forme di governo parlamentari sono uguali, infatti, in Germania il capo del governo è eletto dal Parlamento e di conseguenza non vi è una votazione iniziale sulla fiducia al Governo, inoltre, vige il sistema della cosiddetta sfiducia costruttiva, vale a dire che il Parlamento può far cadere il Governo ma già deve aver scelto un nuovo capo del governo, con una nuova maggioranza parlamentare che sostituisca quella precedente, in modo fa evitare le c.d. “crisi al buio”, cioè crisi dalle quali non si possa formare un nuovo governo se non con una nuova elezione parlamentare.
Domande da interrogazione
- Qual è la forma di governo delineata dalla Costituzione Italiana del 1948?
- Qual è il ruolo del Presidente della Repubblica nel sistema parlamentare italiano?
- Come si forma il Governo in un sistema parlamentare italiano?
- Cosa succede se il Governo perde la fiducia del Parlamento?
- Quali differenze esistono tra il sistema parlamentare italiano e quello tedesco?
La Costituzione Italiana del 1948 delinea una forma di governo parlamentare "razionalizzata", dove il Parlamento, eletto direttamente dal popolo, è al centro del sistema politico.
Il Presidente della Repubblica in Italia è il garante della Costituzione, nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e ha il potere di sciogliere le Camere se non esiste una maggioranza stabile.
Il Governo si forma dalla maggioranza politica in Parlamento, espressione del partito o coalizione che ha vinto le elezioni, e deve ottenere e mantenere la fiducia delle Camere.
Se il Governo perde la fiducia del Parlamento, è obbligato a dimettersi. In Italia, questo è avvenuto in due occasioni a seguito di un voto contrario su una mozione di fiducia.
In Germania, il capo del governo è eletto dal Parlamento senza una votazione iniziale sulla fiducia, e vige la sfiducia costruttiva, che richiede al Parlamento di scegliere un nuovo capo del governo prima di far cadere quello attuale, evitando crisi senza soluzione.