Concetti Chiave
- I diritti umani sono prioritari e comprendono sia i diritti civili e politici che i diritti sociali, riconosciuti come diritti di cittadinanza.
- Il riconoscimento di diritti e doveri si basa sulla cittadinanza e sulla condizione umana, non su appartenenze a classi sociali, corporazioni o religioni.
- Il principio di eguaglianza è garantito, con la sovranità che risiede nel popolo, distinto dalla concezione ottocentesca della Nazione.
- Le decisioni politiche si basano sul principio di maggioranza, mentre il principio di unanimità e il criterio della sanior pars rimangono marginali.
- Lo stato è laico, separato dalle confessioni religiose, rispettando ugualmente tutte senza privilegiarne alcuna.
I caratteri del costituziona lismo liberaldemocratico
La Costituzione italiana è caratterizzata da valori, principi e tecniche che, parimenti, la che accomunano, con maggiore o minore accentuazione, la grande parte degli stati dell’Occidente dopo il crollo di vari regimi autoritari (Grecia, Portogallo, Spagna negli anni Settanta; Argentina e Cile negli anni Ottanta) e le «rivoluzioni pacifiche» del 1989 nei regimi comunisti dell’Europa centro-orientale.
Tali valori, principi e tecniche sono:si possono così riassumere:• i diritti dell’uomo hanno il primato su ogni altro valore; alla tutela dei diritti civili e politici si aggiunge la tutela dei diritti sociali quale strumento di coesione della comunità statale, qualificati come diritti di cittadinanza; • i titoli che legittimano il riconoscimento di diritti e doveri sono appunto la cittadinanza e, in molti casi, la condizione stessa di persona umana, non l’appartenenza a una corporazione (come nell’ancien régime) o a una classe (come l’aristocrazia negli ordinamenti della Restaurazione dopo il 1815; gli operai e i contadini negli ordinamenti socialisti dello scorso secolo) o a una religione (come negli stati confessionali);
• è garantito il rispetto del principio di eguaglianza; il diritto e lo stato trovano il loro fondamento nella volontà dei consociati; la sovranità appartiene al popolo, non più alla Nazione come nello stato liberale ottocentesco;
• la principale tecnica di adozione delle decisioni politiche è il principio di maggioranza; restano marginali sia il principio di unanimità, proprio degli ordinamenti feudali e privatistici, sia il criterio della sanior pars (decidono i più degni), proprio degli ordinamenti aristocratici ed ecclesiastici;
• la sfera politica è autonoma dalla sfera religiosa; stato e confessioni religiose sono separati e lo stato, in base al principio di laicità, non privilegia alcuna confessione, tutte ugualmente rispettandole;
• l’ordinamento si fonda su una costituzione scritta e rigida; la legge è fonte di norme generali e astratte; il potere legislativo è attribuito ad assemblee rappresentative, dunque elettive;
• lo stesso potere sovrano è sottoposto alla «legge» («lex facit regem», e non «rex facit legem», come si iniziava a dire già in epoca medievale);
. è perseguita la separazione dei poteri o comunque la loro limitazione, secondo la tecnica del governo misto (nessun organo assomma tutte le funzioni o, all’interno della stessa funzione, tutto il potere);
• i diritti dei cittadini sono garantiti ad opera di giudici indipendenti e, quando occorre, anche nei confronti del potere pubblico;
• è previsto il controllo di costituzionalità delle leggi ad opera dei giudici ordinari (controllo diffuso) o di appositi tribunali costituzionali (controllo accentrato).
Domande da interrogazione
- Quali sono i valori fondamentali della Costituzione italiana?
- Come viene garantito il principio di eguaglianza nella Costituzione italiana?
- Qual è il ruolo della religione nella sfera politica secondo la Costituzione italiana?
- Come viene assicurata la separazione dei poteri nella Costituzione italiana?
La Costituzione italiana si basa sul primato dei diritti dell'uomo, includendo la tutela dei diritti civili, politici e sociali come diritti di cittadinanza.
Il principio di eguaglianza è garantito attraverso il fondamento del diritto e dello stato nella volontà dei consociati, con la sovranità che appartiene al popolo.
La sfera politica è autonoma dalla sfera religiosa, con lo stato che rispetta tutte le confessioni religiose senza privilegiarne alcuna, in base al principio di laicità.
La separazione dei poteri è perseguita attraverso la limitazione delle funzioni, con nessun organo che assomma tutte le funzioni, e i diritti dei cittadini sono garantiti da giudici indipendenti.