Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I diritti civili, detti anche "libertà negative", rappresentano spazi di autonomia individuale in cui lo Stato non può intervenire, come la proprietà e la libertà di espressione.
  • Questi diritti sono storicamente emersi come reazione alla repressione statale, e sono sanciti dagli articoli della Costituzione italiana per tutelare la libertà personale.
  • I diritti sociali richiedono un intervento attivo dello Stato, noto come "libertà attraverso lo Stato", essenziale per garantire il benessere sociale.
  • Lo Stato deve investire risorse significative per garantire diritti sociali come salute, istruzione e assistenza, secondo il dettato costituzionale.
  • La creazione di enti assistenziali tra Ottocento e Novecento in Italia è stata fondamentale per l'attuazione dei diritti sociali.

Indice

  1. Definizione di diritti civili
  2. Autonomia e libertà individuale
  3. Ruolo dello Stato nei diritti sociali
  4. Tutela dei diritti sociali

Definizione di diritti civili

I diritti civili vengono anche definiti «libertà negative». L’aggettivo «negative» evoca l’idea che lo stato non possa intervenire per limitare tali diritti. I diritti civili, infatti, si configurano come sfere di autonomia e libertà dell’individuo in cui lo stato non può in alcun caso intervenire.

Tali diritti sono definiti «libertà negative» perché è come se essi, nel passaggio da stato assoluto a stato liberal-democratico, si fossero affermati in risposta all’eccessiva repressione di qualsiasi forma di diritto personale.

Autonomia e libertà individuale

Con la formulazione dei diritti civili, dunque, si esortò lo Stato a non intervenire in specifici ambiti, lasciando autonomia e individualità a tutti gli esseri umani in relazione alla loro libertà personale. Tali diritti tutelano gli interessi del ceto medio (classe borghese), preservando in primo luogo il diritto di proprietà (concezione espressa dall’articolo 832 del Codice civile italiano), accanto, ovviamente, al diritto alla libertà di manifestazione di pensieri e opinioni, di stampa, di domicilio, ecc. Le suddette libertà, costruite sul modello di «libertà negative», sono manifestate e garantite dalla Costituzione italiana (come ad esempio dagli articolo 13 e 16).

Ruolo dello Stato nei diritti sociali

Mentre l’attuazione dei diritti civili richiede l’assenza di intervento da parte dello Stato, per garantire i diritti sociali l’intervento dello Stato è fondamentale. La garanzia di tali diritti richiede necessariamente l’intervento dello Stato. Tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, infatti, in Italia si assistette alla creazione di enti assistenziali ancora oggi vigenti. Lo Stato, dunque, deve svolgere un ruolo attivo al fine di garantire i diritti sociali. Essi, infatti, sono anche definiti «libertà attraverso lo Stato». Lo Stato, pertanto, non può limitarsi a definire i diritti sociali sul piano prescrittivo: esso deve intervenire a livello fattuale tramite l’impiego di ingenti risorse finanziarie.

Tutela dei diritti sociali

La nostra Costituzione tutela il diritto alla salute, all’istruzione, all’assistenza, ecc. Per tutelare tali bisogni, lo Stato è costretto a investire ingenti somme di denaro, soprattutto in ambito sanitario.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra diritti civili e diritti sociali?
  2. I diritti civili richiedono l'assenza di intervento statale, mentre i diritti sociali necessitano di un intervento attivo dello Stato per essere garantiti.

  3. Perché i diritti civili sono definiti come «libertà negative»?
  4. Sono definiti «libertà negative» perché lo Stato non può intervenire per limitarli, garantendo così l'autonomia e la libertà individuale.

  5. Qual è il ruolo dello Stato nella tutela dei diritti sociali secondo la Costituzione italiana?
  6. Lo Stato deve intervenire attivamente e investire risorse finanziarie per garantire diritti sociali come la salute, l'istruzione e l'assistenza.

Domande e risposte

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