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Concetti Chiave

  • Le costituzioni scritte segnano una cesura col passato, trovando una nuova fonte di legittimità nel potere costituente, che rappresenta una decisione sovrana del popolo.
  • In America, il potere costituente fu messo in pratica con convenzioni e referendum, culminando nella Costituzione del Massachusetts e degli Stati Uniti, ratificate da convenzioni statali.
  • Thomas Paine definì il concetto fondamentale del costituzionalismo: una costituzione è l'atto di un popolo che crea un governo, e non il contrario.
  • In Francia, le costituzioni prevedono procedure di revisione complesse, mentre il contributo teorico al potere costituente è stato dato da Sieyès e Condorcet, distinguendo tra potere costituente e poteri costituiti.
  • Condorcet ha enfatizzato i diritti del popolo, come il diritto di veto e di revisione costituzionale, sostenendo la necessità di ratificare ogni costituzione tramite referendum popolare.

Indice

  1. Le leggi prima della rivoluzione
  2. L'esperienza americana e francese
  3. Thomas Paine e il costituzionalismo
  4. Le costituzioni francesi e la loro rigidità
  5. Il contributo teorico della Francia
  6. Il pensiero di Condorcet

Le leggi prima della rivoluzione

Prima della rivoluzione democratica, le leggi fondamentali non erano ancora codificate e consistevano in norme consuetudinarie, che avevano la loro legittimità proprio perché affondavano in un passato immemoriale ed erano state "approvate" dall' uso comune.

Le nuove costituzioni scritte, dato che volevano segnare una cesura col passato, dovevano trovare una nuova fonte di legittimità.

Come nasce una costituzione? --> nuovo potere cosituente

Solo esso può esprimere una volontà più alta e più duratura di quella delle normali assemblee legislative. inoltre per modificare la costituzione bisogna avere l'esplicito mandato di farla. Essa è il frutto di una decisione sovrana del popolo.

L'esperienza americana e francese

Gli Americani realizzarono la pratica del potere costituente, ma non ne ebbero la teoria, mentre i Francesi elaborarono la teoria, ma non la realizzarono in pratica. I diversi Stati americani, nello stendere le loro costituzioni, conobbero un progressivo affinamento giuridico, che culminò con la Costituzione del Massachusetts, che ebbe, per la stesura, una Convenzione ad hoc (cioè distinta dalla normale Assemblea legislativa) e poi un referendum popolare per la sua definitiva approvazione. La stessa Costituzione degli Stati Uniti d'America, stesa a Filadelfia, venne ratificata da convenzioni statali appositamente elette.

Thomas Paine e il costituzionalismo

Chi ha meglio sintetizzato e definito questa esperienza è un radicale inglese, che partecipò prima alla Rivoluzione americana, poi a quella francese, Thomas Paine (1737-1809). Nei Rights of man (1791) il Paine chiarì il grande principio del costituzionalismo: "Una costituzione non è l'atto di un governo, ma l'atto di un popolo che crea un governo: un governo senza costituzione è un potere senza diritto"; "una costituzione è antecedente a un governo: e il governo è solo la creatura della costituzione". La Costituzione degli Stati Uniti prevede una maggioranza qualificata dei due terzi di entrambe le Camere per procedere a emendamenti; ma il principio era già stato posto nelle Costituzioni dei singoli Stati:

la Pennsylvania prevede un'apposita convenzione;

New York i due terzi delle Camere;

il Massachusetts i due terzi degli elettori;

Le costituzioni francesi e la loro rigidità

Anche le Costituzioni francesi prevedono procedure di revisione assai complesse, forse troppo, per un eccessivo garantismo. La caratteristica delle Costituzioni francesi non è tanto un'assemblea di revisione, ma la lentezza della procedura: la richiesta di ben tre legislature. Questo, proprio perché in queste procedure di revisione risiede il carattere essenziale delle moderne costituzioni, quello di essere 'rigide' e non 'flessibili'.

Il contributo teorico della Francia

La Francia, però, diede un contributo all'elaborazione teorica del concetto di potere costituente con l'abate Sieyès e con il marchese di Condorcet. Nel gennaio del 1789 Emmanuel-Joseph Sieyès (1748-1836) pubblicò anonimo il famoso Qu'est-ce que le Tiers État?, dove - nella parte finale - era contenuta la distinzione fra 'potere costituente' e 'poteri costituiti', poi ripresa in tanti altri suoi scritti come la scoperta della scienza giuridica francese. Per Sieyès "la nazione è preesistente a tutto, è l'origine di tutto. La sua volontà è sempre conforme alla legge, è la legge stessa". Tramite la costituzione, che "non è opera del potere costituito, ma del potere costituente", si affida al potere legislativo "l'esercizio della volontà comune", "affinché il potere pubblico delegato non possa mai recare danno ai suoi committenti". La conclusione è simile a quella di Thomas Paine: "Il governo esercita un potere reale solo in quanto è costituzionale; esso è legittimo solo se rimane fedele alle leggi che gli sono state imposte. Alla volontà nazionale basta, invece, soltanto la propria realtà per essere sempre legittima. Essa è la fonte di ogni legalità".

Il pensiero di Condorcet

Sulla stessa linea, cioè sulla distinzione fra sovranità del popolo e poteri costituiti, ma con un accento radicalmente democratico, si muove Marie-Jean marchese di Condorcet (1743-1794), in innumerevoli scritti e discorsi, lettere e inediti, con impagabile coerenza. Infatti egli afferma che "il popolo non delega tutti i suoi poteri, ma si riserva o ritiene tre diritti:

1) un diritto di veto o anche d'iniziativa per tutte le leggi;

2) il diritto di chiedere la revisione della costituzione;

3) il diritto assoluto d'accettare o rifiutare la costituzione" tramite un referendum costituzionale.

Partendo dal potere costituente del popolo, separato dal potere legislativo, Condorcet individua altri due punti.

la necessità di rivedere frequentemente la costituzione attraverso un'apposita convenzione, dato che una costituzione eterna sarebbe soltanto una chimera: Thomas Jefferson (1743-1826) aveva avanzato lo stesso principio.

la necessità che ogni costituzione venga ratificata da un referendum popolare. Questo principio caratterizzerà nel futuro il costituzionalismo francese-

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza tra le leggi fondamentali prima e dopo la rivoluzione democratica?
  2. Prima della rivoluzione democratica, le leggi fondamentali erano norme consuetudinarie non codificate, legittimate dall'uso comune e dal passato immemoriale. Dopo la rivoluzione, le costituzioni scritte cercarono una nuova fonte di legittimità, rappresentando una cesura col passato.

  3. Come si è sviluppato il concetto di potere costituente negli Stati Uniti e in Francia?
  4. Negli Stati Uniti, il potere costituente è stato praticato attraverso convenzioni ad hoc e referendum popolari, mentre in Francia è stato elaborato teoricamente da pensatori come Sieyès e Condorcet, che hanno distinto tra potere costituente e poteri costituiti.

  5. Qual è il principio fondamentale del costituzionalismo secondo Thomas Paine?
  6. Thomas Paine ha affermato che "una costituzione non è l'atto di un governo, ma l'atto di un popolo che crea un governo", sottolineando che un governo senza costituzione è un potere senza diritto e che la costituzione precede il governo.

  7. Quali sono le caratteristiche delle procedure di revisione costituzionale in Francia?
  8. Le costituzioni francesi prevedono procedure di revisione complesse e lente, richiedendo tre legislature, per garantire la rigidità delle costituzioni moderne, a differenza delle costituzioni flessibili.

  9. Quali diritti il popolo si riserva secondo Condorcet?
  10. Secondo Condorcet, il popolo si riserva tre diritti: il diritto di veto o iniziativa per tutte le leggi, il diritto di chiedere la revisione della costituzione e il diritto assoluto di accettare o rifiutare la costituzione tramite un referendum costituzionale.

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