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Concetti Chiave

  • Napoleone Bonaparte, nato in Corsica nel 1769, è noto come uno dei più grandi geni militari, riuscendo a estendere l'influenza francese sull'Europa come imperatore.
  • La sua formazione militare cominciò a Brienne e Parigi, e durante la Rivoluzione francese si distinse nel comando dell'artiglieria, guadagnandosi rapidamente i gradi di generale.
  • Le campagne d'Italia e d'Egitto furono cruciali per il suo consolidamento politico, con successi militari e diplomatici che rafforzarono il suo potere.
  • Proclamato imperatore nel 1804, Napoleone instaurò una corte nobiliare e cercò di consolidare il suo impero attraverso alleanze familiari con le principali dinastie europee.
  • Il periodo dei "Cento giorni" nel 1815 segnò il suo ritorno al potere dopo l'esilio all'Elba, culminato con la sconfitta a Waterloo e il definitivo esilio a Sant'Elena, dove morì nel 1821.
In questo appunto di storia viene descritta la biografia di Napoleone Bonaparte. Si riporta in primo luogo la biografia di Napoleone, le sue gesta più famose, la campagna d’Italia e d’Egitto, l’incoronazione da imperatore, i famosi “cento giorni” e l’ultima parte della sua vita.
La vita e le imprese di Napoleone Bonaparte: un genio militare articolo

Indice

  1. Chi è Napoleone Bonaparte
  2. Cenni biografici del militare
  3. Altri eventi e gesta notevoli di Napoleone
  4. Campagne d'Italia e d'Egitto
  5. Napoleone Bonaparte Imperatore
  6. I “Cento giorni” e la morte

Chi è Napoleone Bonaparte

Napoleone Bonaparte nacque a Ajaccio nel 1769 e morì a Sant'Elena nel 1821.

È ricordato per essere stato imperatore dei francesi col nome di Napoleone I, definito quasi come il più grande genio militare della storia. Ottenuto il comando delle forze armate della Francia rivoluzionaria, s'impadronì del potere politico come primo console nel 1799 e si proclamò imperatore nel 1804. Nelle guerre di coalizione antifrancesi riportò una serie continua di vittorie che gli consentirono di estendere l'influenza della Francia su gran parte d'Europa. Fu sconfitto definitivamente nel 1814-15.
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Cenni biografici del militare

Napoleone nacque in Corsica da Carlo e Letizia Ramorino. Frequentò la scuola militare di Brienne dove, in quanto straniero, trovò un ambiente sfavorevole. Pertanto, si dedicò totalmente alla sua formazione, classificandosi quarantaduesimo su 58 allievi. Frequentò quindi per un anno l'Accademia militare di Parigi prima di essere nominato sottotenente d'artiglieria (1785).
Napoleone vide positivamente lo scoppio della Rivoluzione francese. Infatti, nel settembre 1793 assunse il comando di una brigata d'artiglieria nell'assedio di Tolone, dove i capi dei realisti avevano accolto di buon grado l'arrivo di una flotta britannica e di truppe nemiche. Ricacciati gli inglesi il 17 dicembre 1793, fu compensato con la promozione a generale di brigata e nel febbraio 1794 fu designato al comando dell'artiglieria dell'armata d'Italia.
Nel luglio 1794, in seguito alla caduta del capo rivoluzionario Massimiliano Robespierre, Napoleone fu arrestato perché ritenuto giacobino; rilasciato a settembre, ricevette l'incarico di soffocare una rivolta nella Vandea, ma si rifiutò di eseguire l'ordine, iniziando a lavorare nella sezione topografica dell'esercito: fu pertanto radiato dal corpo degli ufficiali (15 settembre 1795).
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Altri eventi e gesta notevoli di Napoleone

Il 5 ottobre 1795 scoppiò a Parigi una rivolta contro le modalità di attuazione della nuova Costituzione, introdotta dalla Convenzione nazionale. Paul Barras, cui erano stati conferiti i pieni poteri militari, ordinò a Napoleone di difendere la Convenzione, e questi, aiutato dall'artiglieria di Gioacchino Murat, riuscì a soffocare la rivolta nel giro di quattro mesi. Il Direttorio, che costituì il nuovo governo, compensò Napoleone con la nomina (marzo 1796) a comandante dell'esercito. Prima di entrare in servizio, sposò (9 marzo) Giuseppina Beauharnais, vedova trentatreenne di un generale repubblicano ed ex amante di diversi uomini, tra cui Barras.
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Campagne d'Italia e d'Egitto

Nel 1796, Napoleone iniziò una serie di azioni con lo scopo di sconfiggere le truppe austro-piemontesi in Italia. Con una sequenza di movimenti e battaglie, espugnò la Lombardia togliendola agli austriaci. Oltre a dirigere le operazioni militari, Napoleone Bonaparte svolse in Italia un'intensa opera politica. Riorganizzò l'Italia settentrionale fondando la Repubblica cisalpina (1797), e negoziò una serie di trattati con diversi principi italiani. S'impadronì, tra l'altro, di preziosi capolavori dell'arte italiana e di una grande quantità di denaro, destinati rispettivamente ad arricchire i musei parigini e a risanare le finanze francesi.
Dopo le conquiste Malta, il 1° luglio, dopo aver eluso la vigilanza dell'ammiraglio inglese Horatio Nelson, raggiunse l'Egitto. Qui occupò Alessandria e Il Cairo, assicurò l'applicazione della legge islamica e iniziò a riorganizzare il governo. Il 1° agosto, tuttavia, Nelson attaccò e distrusse la flotta francese nella baia di Abukir. Tagliato fuori dalla Francia, Napoleone continuò la riorganizzazione amministrativa del paese e contribuì alla creazione dell'Istituto d'Egitto, un'associazione culturale che intraprese lo studio metodico dell'antica civiltà egizia. I risultati di tali ricerche furono raccolti nella monumentale Descrizione dell'Egitto (18 voll., 1808-25).
Nel febbraio 1799 Napoleone apprese che l'impero ottomano aveva dichiarato guerra alla Francia: per prevenire un attacco turco contro l'Egitto, invase la Siria, ma a San Giovanni d'Acri le truppe turche, al comando di un ufficiale britannico, arrestarono la sua avanzata. A giugno, colpito dalla peste, l'esercito francese ritornò al Cairo; contemporaneamente le armate francesi in Europa subivano una clamorosa sconfitta da parte delle truppe della Seconda coalizione. Napoleone, pertanto, decise di tornare in Francia: salpò il 24 agosto 1799.
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Napoleone Bonaparte Imperatore

Nel febbraio 1804 una congiura ordita per assassinare Napoleone e finanziata dalla Gran Bretagna fu scoperta dall'ex ministro di polizia Joseph Fouché: dei capi della congiura, Jean Charles Pichegru morì in prigione, Jean Victor Moreau abbandonò il paese e Georges Cadoudal fu giustiziato. Altra vittima fu il duca d'Enghien, un principe Borbone-Condé rapito nello Stato tedesco del Baden e giustiziato in Francia.
Il 2 dicembre 1804, Napoleone si autoincoronò imperatore. Creò inoltre una corte nobiliare, di cui entrarono a far parte molti dei suoi statisti e generali, come anche numerosi ex realisti. Nella convinzione che i legami familiari fossero più stabili dei trattati, in pochi anni Napoleone assegnò ai membri della sua famiglia i troni di diversi stati satelliti - Napoli, Olanda, Vestfalia e Spagna - e, attraverso un'abile politica matrimoniale, s'imparentò con alcune delle più prestigiose famiglie europee.
Per ragioni dinastiche, nel 1809 Napoleone divorziò da Giuseppina, dalla quale non aveva avuto figli, e passò a nuove nozze con Maria Luisa, figlia dell'imperatore austriaco Francesco I: dopo un anno nasceva un figlio, cui veniva conferito il titolo di re di Roma.
Napoleone il 23-24 giugno 1812 invase la Russia, principalmente a causa del reiterato rifiuto di questo paese di aderire al Blocco continentale. Attirato sempre più all'interno dalle truppe russe, l'esercito francese riportò una grande vittoria a Borodino il 7 settembre 1812 e, una settimana dopo, raggiunse Mosca. Qui Napoleone attese invano la resa dello zar Alessandro I, mentre i russi incendiavano la città. Sotto i colpi del rinforzato esercito russo e con l'inverno ormai alle porte, a ottobre l'armata francese iniziò la ritirata. Nonostante i gravi disagi patiti dalle sue truppe, il clima particolarmente rigido e il continuo inseguimento del nemico, Napoleone riuscì a tenere riunita la parte principale del suo esercito e a sottrarsi all'accerchiamento russo. Attraversato il fiume Beresina, lasciò le sue truppe, ormai ridotte agli estremi, per rientrare precipitosamente a Parigi, avendo avuto notizia del fallito colpo di Stato del folle generale Claude Malet.
Dopo la disastrosa campagna di Russia, i prussiani ruppero la loro alleanza con la Francia e, nel 1813, si formò la Sesta coalizione tra Prussia, Russia, Gran Bretagna e Svezia (governata da Bernadotte, ex generale al servizio di Napoleone e futuro re Carlo XIV). Organizzata una nuova armata, Napoleone sconfisse gli alleati a Lützen (2 maggio) e a Bautzen (20-21 maggio), ma, dopo un breve armistizio, le ostilità furono riprese ad agosto, quando l'Austria aderì alla coalizione. Nel 1814 la Francia fu invasa, e ancora una volta Napoleone diede prova del suo genio militare sconfiggendo separatamente gli eserciti avversari che avanzavano su Parigi. Di fronte alla superiorità numerica del nemico, che sembrava vanificare la speranza di una vittoria decisiva, tentò di avviare delle trattative, ma gli alleati continuarono ad avanzare, impadronendosi di Parigi il 31 marzo.
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La vita e le imprese di Napoleone Bonaparte: un genio militare articolo

I “Cento giorni” e la morte

Il 6 aprile Napoleone rinunciò alla corona in favore del figlio, ma di fronte al rifiuto opposto dagli alleati, l'11 aprile abdicò senza condizioni. Fu quindi esiliato nell'isola d'Elba dove, investito di poteri sovrani, attuò una serie di riforme amministrative, economiche e politiche.
Consapevole del diffuso malcontento suscitato in Francia dalla restaurazione borbonica, decise di tornare in patria nel 1815, e sbarcato a Cannes il 1° marzo, marciò trionfalmente su Parigi, tra l'entusiasmo delle folle che salutavano il suo ritorno come quello di un eroe. Il re Luigi XVIII abbandonò il paese, mentre Napoleone il 20 marzo occupava Parigi, inaugurando il cosiddetto periodo dei Cento giorni. Benché avesse dichiarato intenzioni pacifiche, le potenze alleate, riunite a Vienna, si affrettarono a iniziare i preparativi di guerra. Conseguite in un primo tempo diverse vittorie, fu infine sconfitto dal duca di Wellington e da Gebhard von Blücher a Waterloo nel 1815.
Tornato a Parigi, abdicò per la seconda volta il 23 giugno; rifugiatosi ad Aix, si arrese al capitano della nave da guerra inglese Bellerophon e fu quindi confinato nell'isola di Sant'Elena in cui morì il 5 maggio 1821.
Nei successivi decenni in cui la Francia fu teatro di gravi disordini politici, si assistette a una mitizzazione delle gesta napoleoniche da parte dei suoi sostenitori. Ciò favorì l'ascesa al potere del nipote, che nel 1852 fondò il Secondo impero col titolo di Napoleone III. La sua tomba, a Les Invalides, a Parigi, è monumento nazionale. Le conquiste di Napoleone sono celebri in tutto il mondo e il suo ruolo fu molto importante per la storia della Francia.
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Domande da interrogazione

  1. Chi era Napoleone Bonaparte e quale fu il suo ruolo nella storia?
  2. Napoleone Bonaparte, nato ad Ajaccio nel 1769 e morto a Sant'Elena nel 1821, fu imperatore dei francesi e uno dei più grandi geni militari della storia. Assunse il potere politico come primo console nel 1799 e si proclamò imperatore nel 1804, estendendo l'influenza della Francia su gran parte d'Europa.

  3. Quali furono le principali campagne militari di Napoleone?
  4. Le principali campagne militari di Napoleone furono la campagna d'Italia, dove sconfisse le truppe austro-piemontesi e fondò la Repubblica cisalpina, e la campagna d'Egitto, dove occupò Alessandria e Il Cairo, ma fu sconfitto nella baia di Abukir.

  5. Come divenne Napoleone imperatore e quali furono le sue politiche dinastiche?
  6. Napoleone si autoincoronò imperatore il 2 dicembre 1804. Creò una corte nobiliare e assegnò troni di stati satelliti ai membri della sua famiglia, utilizzando anche matrimoni strategici per consolidare il suo potere.

  7. Cosa accadde durante i "Cento giorni" di Napoleone?
  8. Durante i "Cento giorni", Napoleone tornò in Francia dall'esilio nell'isola d'Elba, marciò su Parigi e riprese il potere. Tuttavia, fu sconfitto a Waterloo nel 1815 e abdicò nuovamente, venendo esiliato a Sant'Elena.

  9. Qual è l'eredità di Napoleone Bonaparte?
  10. L'eredità di Napoleone include la mitizzazione delle sue gesta, che influenzò l'ascesa al potere del nipote Napoleone III. La sua tomba a Les Invalides è un monumento nazionale, e le sue conquiste sono celebri in tutto il mondo, avendo avuto un ruolo cruciale nella storia della Francia.

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